Ecosia e Qwant insieme per un indice di ricerca europeo aperto a tutti
Negli ultimi mesi, complice la recente elezione di Trump e i dazi imposti dal governo americano, il sentimento europeista sta prendendo sempre più piede, anche nel settore informatico.
L’Europa, nel corso degli anni, si è affidata sempre a fornitori di servizi americani ed è rimasta indietro in diversi settori tecnologici. Abbiamo di fatto lasciato il monopolio dell’informatica e della ricerca online nelle mani dei giganti statunitensi, con gravi ripercussioni in termini di sicurezza nazionale e privacy dei nostri utenti.
Fortunatamente negli ultimi anni qualcosa si è mosso e diverse aziende tecnologiche con sede in Europa hanno iniziato ad emergere offrendo servizi di ricerca, browsing, vpn e cloud storage localizzati in Europa e rispettosi delle normative europee sulla privacy come il GDPR.
Fra le aziende europee che si occupano di fornire motori di ricerca spiccano due in particolare ovvero Ecosia (con sede in Germania) e Qwant (con sede in Francia) che hanno deciso di unire le forze per costruire l’European Search Perspective, un indice di ricerca europeo privacy-first, che sarà utilizzato sia da Ecosia che da Qwant, e, a differenza delle soluzioni proprietarie, sarà disponibile ad altri che vorranno adottarlo. Questo indice sarà un fornitore alternativo di risultati per una varietà di motori di ricerca, startup e l’industria europea dei dati / intelligenza artificiale.