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Pardus, futuro incerto e fork probabile

Che la crisi sia ovunque è un dato certo di questo 2012. Accade che Canonical decide di tagliare i fondi a Kubuntu dirottando il lavoro dell’unico programmatore pagato per lo sviluppo di Kubuntu ad un altro progetto (anche se noi sappiamo bene che non è andata proprio così).
Accade ora che un’altra distro inizia ad avere problemi. E’ il caso di Pardus, una distro nata in Turchia e sviluppata nell’ambito della TUBITAK UEKAE (Istituto di Ricerca Elettronica e Criptologica Nazionale) molto diffusia in suol natio (secondo le stime, ha un bacino di utilizzatori pari a circa 200-250 000 utenti) ma anche apprezzata all’estero per le sue doti di stabilità e ottimizzazione.
Stando a quanto riferito da Bahadır Kandemir, uno dei suoi sviluppatori, la distro sta lentamente morendo. I curatori di Pardus, causa crisi, sono stati riassegnati in altri progetti o mandati in pensione. Dei 35 sviluppatori stabili dello scorso anno attualmente ne restano soltanto 5. Capirete bene come un simile taglio si traduca in problemi per chi resta a mantenere viva la distribuzione.
Sempre da Bahadır Kandemir arriva però una buona notizia, a quanto pare è pronto un piano B ovvero la possibilità di far nascere un fork comunitario di Pardus per poter continuare ad esistere la distro anche se lo sviluppatore nutre alcuni dubbi sulla fattibilità del fork.
Via Ostatic.com tramite segnalazione di Gaetano su G+ 🙂

Marco Giannini

Quello del pacco / fondatore di Marco’s Box