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Microsoft Office su Linux nel 2014: Un bene o un male?



Temo i Greci, anche se portano doni.
– Virgilio, L’Eneide
Quest’oggi si è fatto un gran parlare della ventilata possibilità di avere una versione nativa di Microsoft Office su piattaforma Linux nel 2014.
L’indiscrezione è stata riportata da phoronix:
From a source in Brussels, Belgium during the Free Open-Source Developers’ European Meeting (FOSDEM)
this past weekend, I was informed that Microsoft is having a
“meaningful look” at a full Linux port of Office thanks to Linux showing
signs of commercial viability on the desktop. Right now some versions
of Microsoft Office will work under Linux via the use of Wine or
CodeWeavers’ CrossOver to varying extents, but this port being evaluated
internally at Microsoft is a fully native implementation. Evidently
there’s already some port to unknown completion that has been done
internally at the company.

In rete c’è un gran scalpitare, vedo e sento pinguini gioire per la notizia e leccarsi il becco al sol pensiero. Il sentore comune di chi è a favore di ciò sta nella possibilità di avere più libertà di scelta e potenzialmente più utenti che facciano il salto di qualità passando da Windows a Linux.
Il mio pensiero è però diverso. Chi mi conosce sa che sono il primo a lamentarmi delle cappellate di LibreOffice e Apache OpenOffice che spesso e volentieri sminchiano i file senza un valido motivo (io son stato ahimè vittima di uno di questi bug). Però ho sempre tifato per loro, perché a mio avviso GNU/Linux deve esser mantenuto quanto più possibile libero dal software proprietario, specialmente nei riguardi di Microsoft che detiene il monopolio in campo di suite da ufficio, un monopolio che si è concretizzato anche nell’uso del suo standard de facto a discapito di standard aperti.
La comunità GNU/Linux anziché accogliere a braccia aperte la Microsoft dovrebbe interrogarsi su come fare per migliorare il software libero di cui già dispone e dovrebbe impegnarsi nel portare avanti l’adozione di standard aperti. Solo con l’adozione di standard aperti si riuscirà a rendere ininfluente la scelta della suite da ufficio, tanto tutte potranno scrivere e leggere correttamente i file.
Ancora una volta vedo una comunità GNU/Linux non coesa, una comunità che non sa far squadra per migliorarsi e che mette da parte il lato GNU di Linux.
Sarò sognatore, sarò vecchio, ma io temo il giorno in cui Linux diventerà terreno fertile del software commerciale / proprietario a discapito del software libero. Il rischio è quello di veder la fauna locale scomparire a causa dell’arrivo dei nuovi predatori così come accade in natura.

E poi se volevo un sistema Unix based ed usare software proprietario be, sceglievo OS X a questo punto….

Se volete qualche spunto o altro vi lascio il link alla discussione pubblica che ho aperto su Google+ (con il mio profilo privato e non quello della community) https://plus.google.com/u/0/107667249594668994484/posts/XaFYG9N4oX9

Marco Giannini

Quello del pacco / fondatore di Marco’s Box