Per la Francia il Software Libero è una priorità in materia di istruzione
Secondo il Parlamento Francese e il Senato il Software Libero è una priorità in materia di istruzione.
Questo è quanto stabilito dall’Assemblea Nazionale Francese che questo mercoledì, riunitosi in assemblea, ha confermato una proposta da parte del Senato volta a sollecitare la pubblica istruzione a preferire questo tipo di soluzione nelle scuole e nelle università.
Il piano deve ora essere accettato dal Governo Francese ma ci sono alcuni scogli.
Negli ultimi due mesi, i Senatori francesi hanno esercitato pressioni sul Governo per rendere il software libero e open source una priorità in materia di istruzione. Il Governo è disposto a spingere le scuole e le università verso l’uso di software libero e formati di documento aperti, ma per la Camera Alta questo non è sufficiente. Il Senato vuole infatti che l’uso di questo tipo di software sia obbligatorio.
Il mese scorso i senatori hanno invano cercato di aggiungere l’uso del software gratuito nei piani di riorganizzazione delle scuole statali, questa settimana il Senato ha incluso nelle proposte per l’istruzione superiore e la ricerca l’uso di tali software.
La prima proposta è stata annacquata dal Governo quando è stata discussa in Assemblea Nazionale. Secondo il Governo la proposta presentata dal Senato va in conflitto con le regole Europee per gli appalti pubblici. Il Senato ribatte che tale dichiarazione non è vera in quanto la Corte Suprema Amministrativa Francese (Conseil d’Ètat) si è pronunciata a favore in una sentenza del 30 settembre 2011 definendo questa proposta perfettamente legale.
A favore della proposta del Senato è il Ministro Fleur Pellerin, ministro con delega per le piccole e medie imprese che ha ribadito il sostegno verso l’uso di software libero e open source. Il 13 Giungo, durante il discorso pronunciato nell’occasione dell’apertura della sede parigina della Mozilla Foundation, ha definito il software libero “una risorsa economica fondamentale che contribuirà alla creazione di posti di lavoro e spingerà le aziende che operano nel mondo del software ad innovare“.
Sempre Pellerin, secondo una intervista pubblicata su PC World, considera il software libero e quello open source come un modo per garantire la sovranità digitale aggiungendo che questa è l’unica soluzione da considerare.
Immagine via Tux Factory