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Android: per OpenSignal nell’ultimo anno la frammentazione è aumentata

Il problema della frammentazione di Android è ormai cosa nota e risaputa. Per i profani per frammentazione si intende la presenza nel parco device attivi di diverse versioni del sistema operativo Android. I motivi? 
A mio avviso sono principalmente due:
Il primo è da ricondurre ai produttori hardware che, per aumentare il volume di vendita (tipico atteggiamento capitalistico/consumistico) mettono in commercio durante l’anno un gran numero di device caratterizzato ognuno da qualche mancanza lato hardware e con versioni di Android spesso vecchie. Questi device vengono poi subito dopo abbandonati dai produttori che non provvedono ad aggiornarli alla versione di Android successiva in quanto i produttori preferiscono guadagnare immettendo sul mercato altri smartphone. Spesso e volentieri i produttori asseriscono di non poter aggiornare i propri dispositivi alla release successiva di Android a causa di limitazioni hardware, scusa che viene prontamente smentita sia dalla comunità (grazie alle rom cucinate), sia da loro stessi che immettono successivamente dei device di potenza simile ma aggiornati lato software.
Il secondo è da ricondurre alla mancanza di presa di posizione da parte di Google che non “impone” ai vari produttori nessun obbligo a fornire un numero minimo di aggiornamenti. Ognuno in pratica si fa i cavoletti sui e spreme sempre più il consumatore finale.
Ma torniamo alla notizia di apertura di questo post. Stando all’ultimo rapporto pubblicato da OpenSignal si evince che la frammentazione di Android è peggiorata nell’ultimo anno. È bene precisare fin da subito che i dati di OpenSignal si basano su di un’analisi statistica realizzata fra gli utenti che hanno scaricato la loro app durante l’ultimo anno (per maggiori info sulla metodologia applicata fate riferimento alla pagina http://opensignal.com/reports/fragmentation-2013/, trovate le info in fondo alla pagina).

Attualmente sono ben 8 le versioni di Android in uso nel mondo ovvero:

Grafico con la frammentazione di Android
  • Android 1.6 Donut con lo 0,1% dei device attivi
  • Android 2.1 Eclair con il 3,1% dei device attivi
  • Android 2.2 Froyo con il 3,1% dei device attivi
  • Android 2.3.3 – 2.3.7 Gingerbread con il 34,1% di device
  • Android 3.2 Honeycomb con lo 0,1% dei device attivi
  • Android 4.0.3 – 4.0.4 Ice cream sandwich con il 23,3% dei device attivi
  • Android 4.1.x Jelly Bean con il 32,3% dei device attivi
  • Android 4.2.x Jelly Bean con il 5,6% dei device attivi
Ora, tralasciando le percentuali irrisorie di Donut e Honeycomb possiamo vedere che la stragrande maggioranza degli utenti è distribuita fra Gingerbread, ICS ed Jelly Bean (nella versione 4.1.x).

OpenSignal paragona nel grafico che segue la situazione di Android con quella del mondo iOS dove la frammentazione è nettamente inferiore anche se il dato lascia il tempo che trova in quanto Apple è la sola produttrice di device con iOS e dunque non soffre dell’effetto produttori.

Comparativa frammentazione fra iOS ed Android

Interessante è anche il grafico che mostra i maggiori produttori. Samsung si conferma leader del marketshare Android con il 47,5% dei device venduti.

Marketshare per produttori

Voi cosa ne pensate? Trovate che la frammentazione si eccessiva o normale visto l’enorme marketshare di Android?

Per maggiori info sulla ricerca di OpenSignal vi rimando al link http://opensignal.com/reports/fragmentation-2013/ dove potrete trovare maggiori info.

Marco Giannini

Quello del pacco / fondatore di Marco’s Box