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Convivere con Windows

Dopo la polemica su Bubbuntu che mostra Photoshop nella presentazione di Edge ho fatto una considerazione che suonava all’incirca: ma non è che Canonical stia tentando di promuovere l’uso di Linux (non ho detto che Ubuntu sia linux, eh!) anche in un’ottica di terminali per postazioni da lavoro, ovvero computer su cui non si fa molto di più che accendere il pc e collegarsi al servizio pincopallino [0], che costituiscono una buona fetta del mercato business.
Per quanto riguarda la mia (breve) esperienza nel mondo del lavoro ed il mio caso specifico, ho provato ad evitare la macchina virtuale e devo dire che al momento riesco a gestire da casa il sottoinsieme di operazioni da svolgere al di fuori dell’orario da ufficio e di seguito provo ad illustrare alcuni passaggi che ho toccato.
La rete aziendale, pur essendo gestita in vari nodi da macchine linux, è costituita da client Windows, due domini, dischi e periferiche di rete.
La mia macchina ha l’ultima versione di Mint.

1. VPN 

Innanzitutto per accedere alla rete dall’esterno la prima alternativa offerta è la VPN Cisco, e qui la cosa si fa banale: mi sono fatto passare un file pcf contentente la configurazione di un collega, poi da terminale ho installato l’estensione di Network Manager relativa, network-manager-vpnc che si è portata dietro il client di connessione a linea di comando vpnc. Dall’icona delle reti adesso mi connetto comodamente alla VPN. Mi ritrovo con un IP privato di classe B e faccio ciao ciao al traffico internet normale.

2. Accesso remoto: Radmin 

Adesso mi devo connettere al mio pc, lasciato opportunamente acceso: come applicazione di remote control usiamo Radmin, non è open ne free (la parte server è a pagamento), ma il suo lavoro lo fa. Non esiste il client Linux, pertanto lo uso tramite Wine e funziona.

3. Accesso remoto: Ts Gateway 

L’alternativa al remote control è quella più legata al concetto di terminale: lavorare su un server contemporaneamente ad altre persone è una soluzione che ti offre l’accesso a tutte le applicazioni che servono ma rispetto all’altra ti limita a fare solo quelle operazioni per le quali hai i permessi, quindi niente posta ed internet limitato allo stretto necessario per evitare di stressare troppo il server.
Ma attenzione, se si parlasse di una connessione RDP normale, pur essendo un protocollo Microsoft, avremmo millemila soluzioni già pronte all’uso, ma per eliminare il problema della connessione in VPN, MS si è inventata il TS Gateway (Gateway di servizi terminal).
Puntualmente, l’unico client stabile che supportava il protocollo su Linux, iTap oltre ad essere a pagamento[1], è stato ritirato dallo sviluppatore.
Ma ci ha pensato il buon FreeRDP a fornire una implementazione sperimentale del protocollo[2], ed essendo sperimentale va compilata: ce la caviamo con un po’ di pacchetti e make, per poi spaccarsi la testa dietro ai flag che seguono la sintassi windows e sono stati cambiati recentemente.

xfreerdp /v:[IP server] /d:[dominio] /u:[nome utente del server] /p:[psw del server] /g:[ip:porta del gateway] /gu:[nome utente del gateway] /gp:[psw del gateway] /size:1280×700 /t:FINESTRA +window-drag +clipboard /gdi:hw +home-drive /bpp:32 >/dev/null 2>&1 

dove gli ultimi parametri migliorano un po’ l’esperienza (dimensione e titolo finestra, attivazione di effetti e condivisione appunti, accelerazione hardware, profondità a 32 bit e mount della cartella home perché non sono riuscito con una cartella sola; infine buttiamo nel nulla i messaggi di debug).

Nota a margine: viene compilato per Android e iCosi.

4. Office ed altre storie 

Abuso pesantemente di Excel per varia reportistica. Odio profondamente come viene gestita l’internazionalizzazione (funzioni in italiano? seriamente? C’è bisogno del traduttore) e la formattazione dei valori (numeri riconosciuti come stringhe, stringhe come date. wtf!), ma devo dire che l’interfaccia Ribbon è più comoda del menù classico, e le pivot vengono gestite meglio rispetto a Libreoffice.
Dopo aver lanciato la trollata con la mano in bella vista, ecco che mi discolpo sottolineando come abbia il mio portatile vicino e lo abbia usato per certe situazioni in cui Windows avrebbe complicato eccessivamente la faccenda (oltre i vari numeri con sed grep e compagnia cantate da terminale, Windows non è una cima a riconoscere formati strani e mi è capitato di giocare con Draftsight per recuperare disegni CAD e con Tilemill per illustrare una presentazione).

Ah, si, io uso Gimp, non Photoshop.

[0] volevo scrivere X, ma si sarebbero generati misunderstanding
[1] Il che non è una scusa, se fosse servito l’avrei acquistato / fatto comprare un paio di licenze
[2] https://github.com/FreeRDP/FreeRDP/issues/386

Marco Giannini

Quello del pacco / fondatore di Marco’s Box