Ubuntu 13.10: la ricerca su Amazon non si può più rimuovere come prima. Ecco la soluzione
Per la cronaca potete farlo premendo Start + A, nel campo di ricerca andate a cercare la voce Amazon o chi che sia e poi disattivatela.
Nel frattempo la soluzione più immediata è quella di editare a mano la voce:
Installate come prima cosa dconf-editor
sudo apt-get install dconf-editor
Una volta fatto lanciatelo ed andate alla voce: com –> canonical –> unity –> lenses
Andate ora alla voce disabled-scopes e impostate come segue
[‘more_suggestions-amazon.scope’, ‘more_suggestions-skimlinks.scope’]
in modo da disattivare Amazon e Skimlinks (quello dei ganci).
Vi ricordate la shopping lens di Ubuntu? Si, proprio quella che ogni qual volta cercavate nella dash di Unity vi sputava fuori una serie di risultati a volte al limite del porno (complici Amazon e Skimlinks)?
sudo apt-get remove unity-lens-shopping
Ed ecco il risultato:
marco@ubuntu:~$ sudo apt-get remove unity-lens-shopping
[sudo] password for marco:
Lettura elenco dei pacchetti… Fatto
Generazione albero delle dipendenze
Lettura informazioni sullo stato… Fatto
Nota, viene selezionato “unity-scope-home” al posto di “unity-lens-shopping”
0 aggiornati, 0 installati, 0 da rimuovere e 0 non aggiornati.
Mi dico, ma che hanno cambiato nome? Vado allora ad approfondire la faccenda vedendo che cappero fa il pacchetto unity-scope-home e leggo:
A scope that aggregates results from multiple scopes and Server Scopes for
Home Lens view in the Unity Dash.It replaces the old implementation of Home Lens in Unity Dash.
Niente di niente |
Si, ho un file su Google Drive che si chiama domandine |
Questo invece con la ricerca online attiva
La stessa ricerca con le ricerche attive mostra il file su GDrive |
Conclusioni
Resta comunque una scelta molto discutibile quella di attivare di default tutti quei servizi senza chiedere prima all’utente. Così come è sciocca la funzione che disattiva in blocco tutte le ricerche online, avevano promesso di aggiungere un tool per disattivare selettivamente i servizi, non mi sembra tanto difficile aggiungere una voce in privacy.
Infine ancora più sbagliata è il non filtrare in alcun modo le ricerche onde evitare lo spuntare di aggeggi strani.
PS: se vi interessa conoscere alcuni dettagli sul Amazon leggete il post di +Marco Persy dal titolo Canonical-Amazon: che accordo c’è?