Piccolo focus su dual boot, efi bios e amenità moderne
In vista del linux day mi sembra lecito dedicare una parentesi alle installazioni di sistemi linux su macchine moderne, cioè dotate di bios efi, cenni utili a comprendere meglio il funzionamento e le piccole differenze riuspetto al passato.
un ringraziamento va al motivatore +Marco Rufinelli che mi ha convinto a portare a termine questo articolo ed a girare le mie sperienze alla comunità!
Stiamo vivendo in un brutto momento di transizione.
Il vetusto XP ci sta lasciando e con lui (si spera) i sistemi a 32 bit.
Microsoft spinge per tagliare fuori dal mercato tutto ciò che non è Windows 8 (o la sua reincarnazione Windows 8.1).
Il bios, nato col pc IBM sente tutto il peso dei suoi anni, i limiti che sembravano insuperabili quando è stato concepito ormai sono oggettivi e superati.
Qui arriva (U)EFI, un “bios” nuovo, concepito per superare i limiti operativi nati quando se avevi 16 bit, 2 lettori floppy, 2 mega di ram eri dio.
Parole e concetti ai quali siamo abituati, cose tipo “MBR”, partizioni primarie e logiche, bootloader: tutta roba che non interessa più.
Si, UEFI fa veramente belle cose, ma non esiste da quando è nato Windows 8, no, l’idea nasce quasi 14 anni fa in Intel che ragionava sui benefici del passaggio da 32 a 64 bit e delle necessità che si portava dietro.
Una delle necessità era quella di superare la capienza dei dischi.
MBR permette dischi con partizioni fino a 2Tb, non oltre, nessuno vieta di usare un “padellone” da 4Tb, a patto che sia diviso in 2 partizioni.
UEFI elimina anche la necessità di un bootloader (salvo per usi più avanzati, ma vediamo dopo) e da la possibilità di avviare moduli firmati (si, proprio lui, secureboot).
Microsoft si è accorta di UEFI da poco, con Windows 8 ed ha iniziato a spingerci su, Linux può usare UEFI dal 2002.
BOOT su sistemi bios, pillole per tutti:
-POST
-il bios ripesca dal master boot record il “pre bootloader” ( grub spiega bene questo concetto con i vari stage)
-il pre bootloader carica il bootloader vero e proprio
-il bootloader cerca secondo istruzioni (manuali o automatizzate ) cosa avviare
-avvio
BOOT su sistema EUFI
-POST facoltativo, con “fastboot” e determinate combinazioni hardware è saltabile
-UEFI carica cosa gli è stato detto di avviare
Dopo due accenni tecnici ecco come confrontarsi nei vari casi, tra “legacy “o” csm”, uefi boot , entrambi.
Da sapere, in generale:
-come identificare se la vostra distro può usare UEFI ?
Usate un live cd, non usb (può funzionare ugualmente con usb, ma è fuori standard!)
Usate una distro a 64 bit?
È presente, nel primo livello del cd, una cartella chiamata “EFI”?
Al boot, invece di isolinux vedete , pur essendo da live cd, grub2 *
A sistema avviato il modulo efivars (il nome potrebbe differire) è caricato ?
Se la risposta è si per tutte le domande la vostra distro ha “efistub” abilitato nel Kernel, il supporto a UEFI è completo e totale, l’installazione può procedere come avete sempre fatto senza differenze per voi.
Dual boot con Windows 8:
Windows 8 usa fastboot e secure boot, potrebbe essere quindi impossibile avviare il sistema da supporti diversi dal disco fisso.
Una soluzione semplice è identificare il PC e cercare la procedura per il riavvio da supporto esterno (in genere viene indicata come procedura di recovery dal produttore) o per avere accesso al bios per disabilitare fastboot e cambiare l’ordine d’avvio quando si vuole.
NON è necessario disabilitare secureboot per nessuna delle distribuzioni principali (esclusa Debian) alle release attuali.
Per dare numeri indicativi si parla di Ubuntu (e derivate) successive alla 12.04, Fedora e derivate successive alla 18, openSUSE e derivate successive alla 12.1.
Vedrete il live cd partire mostrando grub, procedete pure come avete sempre fatto, non ci sono differenze da qui in poi per effettuare l’installazione.
Dual boot con sistemi uefi+legacy con windows 8/7:
Questa combinazione non comporta differenze rispetto alle procedure di avvio live classiche, secondo quanto richiesto dal PC indicate il disco d’avvio e fate partire la live, dovrete utilizzare poi fdisk (o gdisk) per determinare se il disco è partizionato secondo lo schema gpt o secondo il vecchio MBR.
Determinato il tipo di tabella delle partizioni (gpo o mbr) è richiesta un pò di attenzione ed un riavvio.
Per dischi MBR:
Indicate come periferica d’avvio il CD, troverete 2 voci che lo nominano, una contraddistinta da EFI/UEFI:Unità CD e l’altra no, selezionate la seconda e installate come sempre.
Per dischi gpt:
Selezionate la prima, installate come sempre.
Verifica:
Il bootloader del CD vi indicherà in che modo il sistema si sta avviando, se vedete grub siete in modalità efi, potete proseguire se il vostro disco era partizionato con GPT, riavviare e selezionare l’altra modalità in caso il vostro disco sia MBR.
Discorso inverso se vedete qualsiasi bootloader ma non grub.
Proseguire con il boot in modalità errata renderà impossibile l’installazione nel migliore dei casi o peggio renderà inaccessibile Windows (che nel caso di 8 sarà perso per sempre).