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Linux Mint 16 – Guida post installazione

Come promesso durante uno dei miei ultimi video, ecco giungere la consueta guida post installazione per Linux Mint 16 nome in codice Petra, l’ultima incarnazione della popolare distro fork di Ubuntu che tanto piace a chi cerca una distro facile da installare e da gestire.
Molti utenti utilizzano infatti Mint come distro principale sia per loro, che per parenti e amici che intendono pinguinizzare poiché richiede poca manutenzione.
Ma vediamo ora di scoprire le novità di questa nuova versione e di vedere cosa installare per completarla.
 

Linux Mint 16: Cosa installare per completarla

Linux Mint 16 al primo avvio con il tema di default
Linux Mint 16 con il nuovo tema chiaro

FASE 1: Controlliamo la presenza di eventuali aggiornamenti

Indipendentemente da quando avete fatto o meno l’installazione, il primo passaggio è sempre quello di controllare la presenza di aggiornamenti.
In Linux Mint abbiamo un tool che fa in automatico tutto ciò. Possiamo dunque usarlo e bypassare il terminale.
Cliccchiamo sullo scudo che troviamo in basso a destra, accanto all’orologio,

 

e lanciamo il Gestore aggiornamenti cliccandoci su. Vi verrà chiesto di inserire la vostra password, fatelo.
Il tool verificherà la presenza di aggiornamenti. Cliccando su Installa gli aggiornamenti partirà l’installazione.

Ora non ci resta che attendere.
Durante l’installazione vi comparirà questo avviso

Cliccate su sostituisci per aggiornare il file.

In alternative potete usare il terminale e digitare

sudo apt-get update && sudo apt-get dist-upgrade

FASE 2: Installiamo i font Microsoft

Su Mint preinstallano tutti i codec ma come sempre evitano (per motivi di licenza) di preinstallare i font tipici di Microsoft Windows (Arial e compagnia bella). Io vi consiglio sempre di installarli perché questi fonts possono essere utili sia per la navigazione, sia per l’apertura di file di testo che scambiate con il lato oscuro dell’informatica.
Per installarli basterà dare da terminale

sudo apt-get install ttf-mscorefonts-installer

Durante l’installazione vi comparirà una schermata che vi invita ad leggere l’EULA dei Font (è roba di legalese) e di accettare. Muovetevi con i tasti freccia della tastiera e selezionate prima OK

e poi Si.

FASE 3: Messaggistica istantanea, RSS, IRC e Mail

Come sempre accade in casa Mint, su Linux Mint 16 troviamo già preinstallato Pidgin, un client di messaggistica multi piattaforma.
Per quanto riguarda la rete Skype, be, se ne fate uso l’unica cosa è installare Skype. Potete farlo da terminale dando

sudo apt-get install skype

Manca un lettore di feed RSS. Il mio consiglio è di installare Liferea. Prima di farlo però occorre aggiungere un repository esterno perché, come accade per le altre derivate di Ubuntu, il pacchetto Liferea presente nei repository di Ubuntu è patchato per funzionare su Unity e se installato su altri DE non mostra l’icona di stato di Liferea.
Fra quelli contenenti la versione
aggiornata e non patchata di Liferea quello che ha meno roba dentro
(sono tutti repo misti) è il PPA mediahacks. Per aggiungerlo basterà dare da terminale:

sudo add-apt-repository ppa:dtl131/mediahacks

aggiornare

sudo apt-get update

ed infine installare Liferea con

sudo apt-get install liferea

Oltretutto così avrete anche una versione più recente di Liferea.

Per quanto riguarda IRC troviamo preinstallato il programma XChat IRC.

Lato posta elettronica abbiamo preinstallato l’ottimo Thunderbird.

FASE 4: Browser alternativi e programmi P2P

Alcuni di voi potrebbero non gradire Firefox come browser predefinito.
Le alternative principali sono Chromium e Google Chrome. Ora
sinceramente, se proprio dovete cambiare tanto vale usare Google Chrome
che dalla sua ha flash integrato più altre cosucce made in Google.
Potete scaricare il pacchetto deb di Google Chrome da questo indirizzo https://www.google.com/intl/it/chrome/browser/
Molto probabilmente (a meno che non abbiano fixato Chrome mentre mi
state leggendo) potreste avere dei problemi ad installarlo nei sistemi a
32bit a causa di 3 dipendenze insoddisfatte. In questo caso leggete la
mia precedente guida Google Chrome risolvere l’errore dipendenze insoddisfatte su Ubuntu e derivate per scoprire come risolvere il problema.
Per quanto riguarda i programmi P2P (si lo sappiamo sono illegali, ma
sono anche utili per scaricare le ISO delle distro) su Linux Mint 16
troviamo
l’ottimo Transmission. Il programma è praticamente perfetto, l’unica
cosa che vi suggerisco di fare è seguire la guida Transmission abilitare blocklist Bluetack per aumentare la privacy al fine di migliorare la privacy del programma quando scaricare file dal torrent.
Se usate ancora la rete Emule due sono i programmi, amule ed
amule-adunanza a seconda o meno se siete su rete normale o su rete
fastweb.
Se siete su rete normale installate amule dando da terminale:

sudo apt-get install amule

Se siete su rete fastweb installate Amule Adunanza con

sudo apt-get install amule-adunanza

Come client per i protocolli stile fileserve etc (o quel che resta sigh)
l’unica soluzione completa è Jdownloader. Per installarlo dobbiamo per
prima aggiungere il PPA. Da terminale diamo quindi

sudo add-apt-repository ppa:jd-team/jdownloader

aggiorniamo

sudo apt-get update

ed infine installiamo jdownloader

sudo apt-get install jdownloader

FASE 5: Programmi da ufficio e svago

Su Linux Mint 16 troviamo già tutto quello che ci serve per lavorare.
Come suite da ufficio abbiamo infatti già preinstallato LibreOffice in versione completa anche di LibreOffice Base.

Lato editing immagini troviamo l’ottimo (e unica alternativa sigh) GIMP.

Se bazzicate nel mondo dell’editing video potete installare l’ottimo OpenShot. Potete farlo dando da terminale:

sudo apt-get install openshot

Coloro di voi che fanno largo uso di epub possono trovare in Calibre un
ottimo compagno. Questo programma consente di interfacciare il vostro
lettore ebook con il PC ma anche il vostro device android e
sincronizzare il vostro database.
Possiamo installare Calibre dando da terminale

sudo apt-get install calibre

FASE 6: Media player

Come player audio e gestore raccolta musicale troviamo Banshee nella versione 2.6.1 che è perfettamente integrato in Cinnamon
L’unico appunto che faccio al team di Linux Mint è che potevano fare l’applet un tantinello meno alto 😀

Lato player video troviamo ben due player (non chiedetemi perché). Abbiamo infatti sia Video (aka Totem) che VLC.

Come programma per la masterizzazione troviamo Brasero il
brasatore. Il programma ha una cattiva nomea, voi provatelo, se va bene
con il vostro masterizzatore tenetevelo, in caso contrario potete
installare o Xfburn oppure k3b.
Se volete invece trasformare il vostro PC in un mediacenter vi consiglio Xbmc. Possiamo installarlo dando da terminale
sudo apt-get install xbmc

FASE 7: Utility varie

A differenza delle sorellastre di Ubuntu, su Linux Mint 16 troviamo già buona parte dei tool che di solito consiglio di installare.
Troviamo infatti già presenti sia Synaptic che Gdebi.

Nel caso in cui vi dilettiate con la compilazione di programmi è utile
installare build-essential, un meta pacchetto che vi andrà ad installare
il minimo sindacale per la compilazione.
Potete farlo dando da terminale

sudo apt-get install build-essential


Se invece siete i tipi da star a provare ISO di altre distro dalla
mattina alla sera vi consiglio di installare due programmi. Il primo è
Gparted
, che altri non è che il gestore ed editor di partizioni. Vi
servirà sia per fare operazioni di resize etc, sia per formattare le
vostre chiavette dati
Possiamo installare gparted dando

sudo apt-get install gparted

Per quanto riguarda la scrittura di immagini su pendrive per la
creazione di live usb possiamo installare l’ottimo Unetbootin dando da
terminale:

sudo apt-get install unetbootin


FASE 8: Completare l’installazione della lingua italiana

Se avete installato Linux Mint 16 mentre eravate collegati alla
vostra rete domestica vi ritroverete già la lingua italiana installata.
In caso contrario potete installare la lingua italiana dando da
terminale:

sudo apt-get install language-pack-it language-pack-gnome-it

FASE 9: Aggiungiamo Google ai motori di ricerca di Firefox

Come da tradizione anche su Linux Mint 16 troviamo, per motivi di
accordi commerciali, Yahoo come motore di ricerca predefinito. Ora,
cioè, secondo voi è un motore di ricerca adeguato? A mio avviso no.
Vediamo come fare ad aggiungere Google ai motori di ricerca di Firefox.
Clicchiamo sul seguente indirizzo http://www.linuxmint.com/searchengines.php  
Scorrete la pagina fino alla voce Commercial engines dove troverete il logo di Google. Cliccateci su
La lista dei motori di ricerca che possiamo aggiungere a Firefox

Qualora vogliate trovate in questa pagina anche altri motori di ricerca da poter aggiungere.
Una volta fatto cliccate nel campo di ricerca di Firefox sulla freccietta

ed infine cliccate su Aggiungi “Google”. Una volta fatto Google apparirà fra i motori di ricerca di Firefox.

Un’ultima cosa. Ho notato che quando digitate una parola nella barra
degli indirizzi non viene effettuata la ricerca su Google. Questo perché il team di Linux Mint ha voluto metter mano anche a questa funzionalità (cattivi).
Per impostare Google anche in questo campo digitate nella barra degli indirizzi 
about:config
Giurate di fare attenzione 
Ora nel campo cerca scrivete keyword.URL. Come valore è preimpostato https://duckduckgo.com/?t=lm&q= ovvero la ricerca su quel papero malefico. Bene, cliccateci su con il tasto destro e scegliete la voce Ripristina. In questo modo scomparirà la ricerca sul papero e tornerà all’impostazione predefinita di Firefox.

FASE 10: Modificare le applicazioni in avvio automatico (PER UTENTI CHE SANNO COSA STANNO FACENDO)

Questo ultimo punto non è necessario ed è destinato agli utenti
smaliziati che sanno quello che fanno (o quantomeno non si mettono a
cancellare processi a cavolo ma li disattivano solo).
Possiamo migliorare i tempi di avvio e diminuire il consumo di risorse
andando a levare quelle voci che non ci interessano dall’avvio
automatico.
Lo possiamo fare andando nelle impostazioni di sistema. Qui troverete l’icona Programmi d’avvio.
Di default troviamo le seguenti voci in avvio automatico

Come potete leggere troviamo in avvio automatico i vari tool di Linux Mint come il mintUpdate (che vi notifica la presenza di eventuali aggiornamenti di sistema), il mintWellcome e il mintUpload.
Io di solito preferisco levare il segno di spunta al mintUpdate in
quanto faccio preferisco lanciare gli aggiornamenti a mano da terminale.
Se non siete utenti amanti del terminale potete lasciare tutto così
come è.
Altre voci sono nascoste per non farvi fare danni. Possiamo abilitarne la visione dando terminale

cd /etc/xdg/autostart/

Ora date il comando

sudo sed –in-place ‘s/NoDisplay=true/NoDisplay=false/g’ *.desktop

Vi verrà chiesto di inserire la vostra password. Rilanciate ora
Applicazioni d’avvio e appariranno le restanti voci nascoste (ripeto,
nascoste per non farvi fare danni).
Se volete, una volta fatte le dovute modifiche, nascondere nuovamente le voci in avvio automatico basterà dare da terminale 

cd /etc/xdg/autostart/

e infine il comando

sudo sed –in-place ‘s/NoDisplay=false/NoDisplay=true/g’ *.desktop

e Applicazioni d’avvio tornerà a mostrare le sole voci da noi aggiunte (resteranno però visibili in trasparenza le voci da noi disattivate).

FASE 11: Rimuoviamo le lingue inutilizzate

Nonostante la scelta di installare Linux Mint 16 in italiano vi
ritroverete anche la lingua inglese. Non occupa tanto, però perché
tenerla? Vediamo come rimuoverla. Andiamo in Impostazioni di sistema, e
successivamente clicchiamo sull’icona Lingue. Nella finestra che si
aprirà cliccate su Ricorda in seguito altrimenti vi installerà alcuni
pacchetti mancanti in lingua inglese (guide di gimp etc).


Cliccate ora su Installa/Rimuovi lingue


e nella lista delle lingue presenti togliete il segno di spunta ad Inglese. Una volta fatto cliccate su Applica modifiche.

Resteranno ora nel sistema alcuni dizionario superflui che se volete potete eliminare dando da terminale:

sudo apt-get remove aspell-en hunspell-en-us myspell-en-za myspell-en-au myspell-en-gb wamerican wbritish

Durante la rimozione dei dizionari vi apparirà questa schermata. Selezioniamo italiano e poi premiamo invio.

Infine, già che ci troviamo, installiamo il pacchetto

sudo apt-get install aspell-it

Marco Giannini

Quello del pacco / fondatore di Marco’s Box