Nel mondo sempre più amministrazioni decidono di abbandonare Microsoft Office in favore di LibreOffice.
La stessa cosa sta accadendo pian piano anche in Italia. Uno degli ultimi comuni italiani a fare il grande passo è il Comune di Todi.
Negli scorsi mesi il Comune di Todi aveva aveva preso contatti con LibreUmbria in modo da poter pianificare al meglio la migrazione. Oggi arriva l’annuncio ufficiale della decisione di adottare LibreOffice su tutti i computer dell’Ente.
Fino ad ora sono stati convertiti a LibreOffice una trentina di PC che erano stati recentemente acquistati. A breve verranno migrati gli altri 40 computer presenti negli uffici comunali. Grazie a questo passaggio l’Ente ha conseguito un importante
risparmio pari a circa 14mila euro solo per le licenze delle nuove postazioni.
A breve partiranno dei corsi di formazione rivolti ai dipendenti e strutturati in maniera tale da poter soddisfare le specifiche esigenze dei diversi uffici coinvolti.
“L’adozione del software open source – afferma Carlo Rossini, Sindaco di Todi – ci ha permesso di portare nei nostri uffici strumenti evoluti e di ottenere risparmi non trascurabili, non dovendo più acquistare licenze d’uso di programmi proprietari. Si tratta di una scelta strategica e coerente con la filosofia dell’open source, materia su cui l’Umbria è stata la prima regione in Italia ad avere approvato una legge dedicata al software libero ed alla diffusione dei formati aperti nella pubblica amministrazione.Le trenta nuove postazioni già installate negli uffici comunali utilizzano LibreOffice, lo stesso sarà fatto per gli altri 40 computer che arriveranno a breve. Attraverso questo percorso riusciremo a migliorare la tecnologia ed a realizzare, nel breve e medio periodo, un risparmio netto per le casse comunali”.
Complimenti all’amministrazione comunale di Todi e ai suoi lungimiranti amministratori per la scelta fatta e complimenti anche a LibreUmbria per il lavoro che continua a fare per promuovere al meglio LibreOffice.