Snapper, il paracadute di OpenSuse
Abbiamo parlato qualche giorno fa di OpenSuse, precisamente in questo articolo.
Quello non era un articolo nel quale parlare di tutte le funzionalità di OpenSuse ma, a mio avviso una in particolare merita di essere approfondita un pochino, Snapper.
Snapper è un potentissimo tool per la gestione e la salvaguardia del sistema operativo, ovvero è un tool che si occupa di creare snapshot di sistema ogniqualvolta vi sia una modifica rilevante al sistema.
Per ora, supporta ufficialmente solamente btrfs mentre ext4 è supportato in maniera sperimentale quindi, se vogliamo usufruire di questa funzionalità, all’atto dell’installazione dobbiamo scegliere btrfs come filesystem (opzione di default per OpenSuse).
Elenco immagini di Snapper |
Come possiamo vedere, aprendo Snapper, vi verranno presentate tutte le immagini che il sistema ha preso. Potete crearne a mano voi, eliminare quelle che ritenete non vi interessino o rinominare quelle già create.
Selezionando una delle immagini, potete cliccare sul tasto verde elenco modifiche ottenendo, ovviamente tutte le modifiche che sono intercorse da quella immagine allo stato attuale della macchina. Operazione che, sul mio computer può farvi attendere anche un minuto.
Snapper, elenco modifiche |
Le modifiche possono ovviamente essere esplose, a questo punto si possono selezionare singole parti di sistema o tutto quanto e ripristinarlo!
Il tutto, grazie ad un tool che lavora in background, totalmente trasparente per l’utente!
Leggendo nelle FAQ di Snapper è possibile abilitare il supporto per la /home tramite il codice
snapper -c home create-config /home
Cosa che non ho provato a fare, anche perché ritengo che i dati personali debbano essere salvaguardati in altra maniera (BackInTime santo subito!)
Snapper è l’ennesimo elemento di questa distribuzione che mi ha davvero colpito molto.
Spero di avervi incuriosito.