Derivate UbuntuGuideIgorInformaticaMondo LinuxUbuntu

Come rimuovere Snap dalle derivate di Ubuntu

Come sappiamo ormai da qualche anno Canonical punta sul suo formato di pacchetti Snap, questi pacchetti sono un formato proprietario e chiuso della stessa Canonical e vanno ad affiancarsi ai classici formati .deb, .rpm, ed a competere con i formati Flatpak e AppImage.

Canonical sta puntando molto su Snap e nel tempo ha portato la sua distribuzione principale Ubuntu e i flavours ufficiali ad abbandonare quasi completamente tutti gli altri formati, infatti con l’ultima Ubuntu 23.10 è stato anche sostituito completamente il vecchio Snap Store basato su Gnome Software, con il nuovo App Center nel quale quasi tutti i software installabili sono in formato Snap.

Le varie derivate di Ubuntu implementano quasi tutte Snap a parte qualche eccezione come elementaryOS, Budhi Linux, Mint, Pop!_OS e poche altre che hanno eliminato di default la possibilità di installare pacchetti Snap.

Nelle altre distribuzioni però è comunque possibile estirparlo, ed in modo anche abbastanza semplice e con pochi comandi da terminale.

Vediamo come fare a liberarcene definitivamente.

AVVERTENZA:

Questa guida può essere utilizzata anche su Ubuntu, ma probabilmente comprometterà la stabilità del sistema vista la forte integrazione con esso.

Intanto come prima cosa verifichiamo se abbiamo del software installato tramite Snap, apriamo il terminale e digitiamo:

snap list

Questo comando come vedete dall’immagine sotto ci darà la lista di tutto il software installato tramite Snap, segnatevi le applicazioni che vi interessano in modo da reinstallarle tramite repository, pacchetti .deb, .rpm, Flatpak o AppImage.

Se non avete alcuna applicazione installata, nella lista vedrete solo pacchetti che riguardano Snap e potete saltare questo passaggio andando direttamente al prossimo step.

Se invece come nell’immagine avete installato delle applicazioni come Firefox, LibreOffice, Chromium ecc… Cominciate a disinstallarle tutte con questo comando:
 

sudo snap remove --purge nome-pacchetto


Sostituendo “nome-pacchetto” con il nome delle applicazioni comparse nella lista, ad esempio per disinstallare Firefox il comando sarà:

sudo snap remove --purge firefox

snap remove app

Finito di disinstallare tutte le applicazioni possiamo procedere all’eliminazione di Snap e per farlo iniziamo disabilitando i suoi servizi con questi comandi:

sudo systemctl disable snapd.service

sudo systemctl disable snapd.socket

sudo systemctl disable snapd.seeded.service

Per verificare se siano stati eliminati diamo il seguente comando:

sudo systemctl snapd.service

Se tutto è andato come da manuale verrà restituita la seguente riga: 

Unknown command verb snapd.service

snap remove service

Fatto questo diamo il comando per rimuovere Snap:

sudo apt autoremove --purge snapd

remove snap

Confermate di volerlo rimuovere, ed in fine date i comandi per fare pulizia:

sudo rm -rf /var/cache/snapd/

rm -rf ~/snap

snap remove cache

Purtroppo ancora non è finita, c’è un ultimo step da seguire per evitare che usando l’installazione da terminale tramite apt questo vada a recuperare i software in formato Snap e reinstallare tua la baracca.

Per evitare questo problema dovete andare nella cartella “preferences.d” e create il file “nosnap.pref“, ma vediamo subito come fare, da terminale digitate:

cd /etc/apt/preferences.d/

sudo nano


Adesso scrivete dentro il testo qui sotto:

Package: snapd
Pin: release a=*
Pin-Priority: -10

Premete CTRL+O per salvare e vi chiederà di inserire il nome con cui salvare il file, scrivete nosnap.pref date invio e poi CTRL+X per uscire.

Date il comando sudo apt update per aggiornare i repository ed il gioco è fatto.

Se volete verificare il coretto funzionamento della procedura basta fare la prova cercando di installare tramite apt il browser Chromium, ed avrete la risposta che non è possibile inquanto non può essere installato snapd.

Adesso Snap è completamente eliminato dal sistema e potrete procedere a reinstallare i vostri software preferiti tramite repository, pacchetti .deb, rpm, Flatpak o AppImage.

Marco Giannini

Quello del pacco / fondatore di Marco’s Box