Il podcast di Marco’s Box – Puntata 162
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L’audio trascrizione della puntata
Amici del software libero e open source, benvenuti o bentornati in questa centosessantaduesima puntata del Podcast di Marco’s Box. Vi devo confessare una cosa, potrebbero strapparmi il passaporto foggiano, però ho provato a fare gli scagliozzi al forno anziché fritti, e so buoni lo stesso.
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E rieccoci qui in questa nuova puntata del Podcast di Marco’s Box a commentare con voi le principali notizie dal mondo del software libero e open source. Puntata flash ma che offre diversi spunti di riflessione. Cominciamo!
02-162-red hat punta a Wayland
Apriamo questa puntata parlando di Red Hat e di un annuncio molto importante, pubblicato qualche giorno fa sul blog della distro, che però ha lasciato i pinguini del tutto indifferenti, semplicemente perché è una cosa che tutti quanti sapevamo sarebbe arrivata. Red Hat Enterprise Linux 10, il cui rilascio è previsto per il 2025, eliminerà il supporto di X.Org Server e altri server X eccetto XWayland. Secondo gli sviluppatori Xwayland dovrebbe essere in grado di gestire la maggior parte dei client X11 che non saranno immediatamente portati su Wayland e, se necessario, i clienti enterprise potranno rimanere su RHEL 9 per il suo intero ciclo di vita mentre verrà completata la transizione totale a Wayland. Il futuro di Wayland è ormai delineato e nel giro dei prossimi due anni tutte le principali distribuzioni e desktop environment faranno la migrazione. L’abbiamo visto nelle scorse puntate, ormai anche i desktop envirnment più restii ad adottare Wayland, come Cinnamon, si sono mossi in questo senso. Fra l’altro giusto qualche giorno fa è stato pubblicata la versione 6.0 di Cinnamon, che vede l’inizio del supporto sperimentale a Wayland. Ormai Cesare ha attraversato il Rubicone, tutti quanti si allineearanno. Come dicono i Borg la resistenza è inutile, verrete assimilati.
03-162-rilasciata la beta 1 di kde plasma 6
Passiamo ora a parlare di desktop environment e precisamente del miglior desktop environment di sempre. Come avrete capito sto parlando del nostro caro e amato KDE. Oh per chi se la fosse presa per questa affermazione si fa per scherzare, suvvia, lo sappiamo che anche GNOME è buono, il problema son gli sviluppatori capatosta che non vogliono implementare alcune cose essenziali. È un po’ come il detto che si dice di Foggia, Fuggi da Foggia non per Foggia ma per i foggiani che stanno a Foggia. La stessa cosa si applica anche a GNOME. Tornando a noi, parliamo di KDE perché è stata rilasciata la prima versione Beta di KDE Plasma 6. Oltre ai pacchetti relativi a KDE Plasma 6 vengono rilasciate le versioni beta di KDE Frameworks 5.246.0 e KDE Gear, cioè il parco software, che giunge alla versione 24.01.80. Questa prima anteprima pubblica è destinata agli sviluppatori e ai tester in quanto è ancora lontana dall’essere pronta per l’utilizzo quotidiano.
Il prossimo appuntamento è ora fissato per il 20 dicembre 2023 quando, stando al release schedule di KDE Plasma 6, verrà rilasciata la seconda beta che sarà un tantinello più stabile.
04-162-nitrux e i miei demoni
Restiamo a parlare di KDE Plasma e del suo figlio illegittimo ovvero NX Desktop, il desktop environment di Nitrux OS. Che cos’è Nitrux? Nitux è una distribuzione, diciamo relativamente recente, sta in giro dal 2018 se non ricordo male, che è basata su debian, fa utilizzo di KDE Plasma e KDE Frameworks per costruire NX Desktop e utilizza applicazioni in formato AppImages. Dal punto di vista concettuale è un progetto interessante, che si differenzia dalle solite distro derivate che di solito si limitano a cambiare lo sfondo e il Parco software preinstallato. Qui abbiamo una serie di applicativi pensati per l’utilizzo con NX Desktop; quindi hanno fatto del lavoro in più.
Dal punto di vista pratico però, lascia un tantinello a desiderare. Negli scorsi giorni. Ho provato a installarla, l’ho installata in macchina virtuale e ci ho fatto una (non) recensione che trovate sul canale Youtube. A parte una sfilza di problemi che ho avuto nell’esecuzione su macchina virtuale e anche nell’installazione che non è andata a buon fine, continua a darmi un errore che non riesco a capire perché, quando altre distribuzioni vanno come una lama. Il giudizio finale non è stato tanto positivo, vuoi per alcune scelte progettuali del desktop Environment, vuoi per alcune cose, come appunto i problemi che ho avuto nell’installazione, ma anche alcune scelte come, ad esempio, quella di richiedere una password che abbia determinate caratteristiche per quando si creano gli utenti. Sì sì, sarà bello, si innalza il livello di sicurezza e quant’altro. Però io non la capisco tanto una cosa del genere sulla distribuzione, che non è una distribuzione pensata in ambito aziendale, ma è pensata per installarsi sui computer di tutti noi per utilizzo quotidiano. Vi invito a guardare la video non recensione e farmi sapere che cosa ne pensate, fra l’altro vi preannuncio che anche alcuni dei rettori presenti sul canale Telegram del blog hanno provato la distro e hanno avuto anche loro un giudizio non positivo. Io metto le mani avanti, sapete come dice il detto Mettere le mani avanti per non cadere. Sta puntata è tutta dedicata ai detti, praticamente.
05-162-firefox in formato .deb per tutti i gusti
Cambiamo adesso argomento e torniamo a parlare di Firefox. Qualche settimana fa vi avevo parlato della decisione, da parte del team di sviluppo del browser, di rilasciare il pacchetto ufficiale di Firefox Nightly in formato .deb con relativo repository dedicato per mantenerlo sempre aggiornato su Ubuntu, Debian e rispettive derivate.
A distanza di qualche settimana il team di Firefox ha deciso di ampliare ulteriormente il suo repository aggiungendo anche le versioni Beta e Developer Edition.
Ricordo a tutti che installare Firefox da questo repository offre molteplici vantaggi:
- otterremo prestazioni migliori grazie alle ottimizzazioni avanzate basate sul compilatore realizzate dal team di sviluppo di Firefox,
- riceveremo gli ultimi aggiornamenti il più velocemente possibile perché il pacchetto .deb è integrato nel processo di rilascio di Firefox,
- otterremo binari rafforzati con tutti i flag di sicurezza abilitati durante la compilazione,
- potremo continuare a navigare dopo aver aggiornato il pacchetto, il che significa che possiamo riavviare Firefox quando preferiamo per ottenere la versione più recente.
Insomma, una iniziativa davvero interessante da parte di Mozilla che spero venga replicata a breve anche per la versione stabile di Firefox.
Io sto usando la versione Nightly dal giorno del rilascio e devo dire che sembra girare meglio degli storici binari presenti sul sito.
06-162- Jimmy Wales vs DeepSeek AI
Come ultimo argomento di questa puntata vi voglio parlare di un post su X realizzato da Jimmy Wales, detto Jimbo, il famoso imprenditore statunitense, cofondatore del progetto Wikipedia (è suo il faccione che ogni tanto appare su Wikipedia chiedendovi una donazione). In questo post Jimmy Wales ha mostrato lo strano comportamento di DeepSeek, un nuovo chatbot AI sviluppato in Cina.
Jimmy Wales ha voluto testare il chatbot rivolgendogli una domanda piuttosto scomoda da fare ad un qualsiasi utente cinese, figuriamoci ad una intelligenza artificiale che deve comunque sottostare alle leggi locali.
La domanda posta a DeepSeek è stata la seguente: Parlami della censura del governo cinese su Wikipedia, per favore (e a mio avviso ha fatto bene ad aggiungere per favore perché è sempre di vitale importanza essere gentili con le intelligenze artificiali che un giorno governeranno il mondo, non si sa mai).
DeepSeek ha iniziato a rispondere alla domanda ma poi il messaggio è stato cancellato e al posto della risposta è comparso un avviso che informava che il messaggio era stato ritirato per motivi di sicurezza del contenuto. Sul blog trovate il video che mostra tutto il processo.
È interessante notare come l’intelligenza artificiale sia di fatto libera di rispondere anche a questo tipo di domande, per poi essere censurata dal blocco imposto dai programmatori.
Questa è una palese dimostrazione dei pericoli intrinsechi negli strumenti di intelligenza artificiale che possono diventare strumenti di censura e disinformazione.
Un utente non abituato ad esercitare il proprio senso critico può diventare bersaglio facile della disinformazione, anche di quella proveniente una intelligenza artificiale artificiosamente programmata per censurare alcuni argomenti scomodi al governo o la multinazionale di turno. È inquietante questa cosa
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E con questa ultima notizia si conclude qui questa centosessantaduesima puntata del Podcast di Marco’s Box. Come sempre vi invito a seguirmi numerosi sulle pagine social su Facebook, X, Linkedin, Mastodon ma anche su YouTube e Telegram. Vi ricordo inoltre che su Telegram trovate tre canali per seguire il blog: la pagina principale con le notizie che potete usare a mo di feed reader, la community Telegram dove potete discutere di tutto quello che interessa ed infine un canale Telegram con una serie di offerte Amazon da me selezionate e che potete usare per supportare il blog grazie ai link affiliazione o, se siete più smanettoni, potete utilizzare direttamente voi il codice referral marcosbox-21 che trovate linkato sul blog. Vi ricordo inoltre che potete supportare il blog anche acquistando o rinnovando la vostra VPN su NordVPN, Surfshark e Atlas VPN usando i miei link affiliazione che trovate sul blog.
Be un, saluto a tutti quanti, lunga vita e prosperità e ci riascoltiamo la prossima settimana, con la prossima puntata del Podcast di Marco’s Box. Ciao ciao.