Fedora 29 – Guida post installazione
Introduzione
Fedora è una distribuzione estremamente fluida e molto ben costruita. Ma basta poco per accorgersi che il tutto è davvero ridotto all’osso. Niente codec per la riproduzione dei media (a lavorare senza musica non se ne parla), niente driver proprietari per le schede di rete wifi, nemmeno i tasti massimizza e minimizza per le finestre sono disponibili di default. Vedremo ora come completarla per un utilizzo quotidiano.
Installazione di RPM Fusion e aggiornamento iniziale del sistema
Prima di procedere all’aggiornamento del sistema aggiungiamo il repo aggiuntivo RPM Fusion, ci sarà utile nei passi successivi per installare pacchetti che Fedora non include nei suoi repo
sudo dnf install https://download1.rpmfusion.org/free/fedora/rpmfusion-free-release-$(rpm -E %fedora).noarch.rpm https://download1.rpmfusion.org/nonfree/fedora/rpmfusion-nonfree-release-$(rpm -E %fedora).noarch.rpm
E quindi procediamo con
sudo dnf update
Installazione moduli per wifi
Non sempre è necessario, ma nel mio caso ho dovuto faticare parecchio per far riconoscere al sistema la schedina wifi; alla fine, grazie a rpm fusion, questo pacchetto e le sue dipendenze mi hanno risolto i problemi
sudo dnf install kmod-wl
Installazione codec, plugin, java, utility di compressione
Non ci giro intorno, senza questi pacchetti non si sente nemmeno la radio su internet, ho sintetizzato tutto in un solo comando per comodità
sudo dnf install -y gstreamer1-plugins-base gstreamer1-plugins-good gstreamer1-plugins-ugly gstreamer1-plugins-bad-free gstreamer1-plugins-bad-free gstreamer1-plugins-bad-freeworld gstreamer1-plugins-bad-free-extras ffmpeg icedtea-web java-openjdk
Installiamo anche qualche pacchetto utile per gestire gli archivi compressi
sudo dnf install p7zip p7zip-plugins unrar
Produttività
Libreoffice è già installato alla versione 6.1.2, installiamo ora i vari font di casa Microsoft
sudo dnf install curl cabextract xorg-x11-font-utils fontconfig
sudo rpm -i https://downloads.sourceforge.net/project/mscorefonts2/rpms/msttcore-fonts-installer-2.6-1.noarch.rpm
Sinceramente, arrivando da Ubuntu, sono abituato con thunderbird per gestire la posta, per cui preferisco prima rimuovere evolution e poi installare il client di casa Mozilla, oppure visto che molti usano client web, si può rimuovere evolution e basta
sudo dnf remove evolution
sudo dnf install thunderbird
NOTA: Thunderbird è presente anche come flatpak, ma al momento della scrittura di questa guida la versione dei repo è più aggiornata.
Installiamo, se serve anche gparted
sudo dnf install gparted
Skype e Slack possono essere installati come flatpack usando l’applicazione Software
Stessa cosa con GIMP, disponibile anch’esso da Software
A differenza di ubuntu, su Fedora non è installato nessun client per gestire i file torrent, io preferisco qBittorrent a Transmission, per cui
sudo dnf install qbittorrent
Riduciamo il consumo del nostro computer installando e abilitando TLP, un servizio che migliora la gestione dei consumi
sudo dnf install tlp tlp-rdw
sudo systemctl enable tlp
Multimedia
Con l’avvento di spotify non sento più la necessità di avere rhythmbox installato, rimuoviamolo con:
sudo dnf remove rhythmbox
E installiamo spotify dall’applicazione Software
Installiamo VLC
sudo dnf install vlc
Personalizziamo il nostro desktop
La versione di Gnome installata di default su Fedora è davvero ridotta all’osso rispetto alla personalizzazione di Ubuntu alla quale sono abituato
Installiamo gnome tweaks, utile per la gestione delle impostazioni e dei plugin (io lo uso anche per disabilitare le animazioni e rendere più scattante il sistema)
sudo dnf install gnome-tweaks
Dopodiché cerchiamo Personalizzazioni nel menu applicazioni, e nella tab ‘Barra titolo della finestra’ attiviamo minimizzare e massimizzare per avere anche quei due bottoni.
Nel tab Estensioni troviamo un sacco di cose interessanti.
Possiamo decidere se rendere l’interfaccia più simile a Ubuntu con Dash to dock – cosa che secondo me ha più senso visto che i monitor oramai sono molto larghi mentre le pagine web e i documenti sono molto più strette – Modificare le opzioni per avere la dock a tutta altezza dello schermo. Installare topicons plus per avere anche le icone della tray (meglio se a destra)
Oppure possiamo optare per uno stile windows/cinnamon con Dash to panel e Axe menu – Modificare le opzioni poi per far sì che il testo super apra poi quel menù e non quello classico di gnome.
Chrome e le policy
Su Fedora quando installiamo Google Chrome ci viene mostrato, all’interno del menu impostazioni, la dicitura “Gestito dalla tua organizzazione”. Questo messaggio vien fuori con le ultime versioni di Chrome ed è causato dal pacchetto fedora-chromium-config che viene preinstallato e serve ad aggiungere una configurazione per chrome per poter ottenere supporto per il single sign-in dei servizi web Fedora (come Pagure e Bodhi) pronto per l’uso se aggiungiamo un account kerberos fedoraproject.org in GNOME Online. Se non siamo interessati a questa cosa e vogliamo rimuovere quel messaggio di avviso ci basterà dare da terminale
sudo dnf remove fedora-chromium-config
Problemi da risolvere
- Le applicazioni che hanno un’icona nella tray (nel mio caso skype,slack,dropbox) non hanno il loro menu contestuale funzionante, per ovviare al problema ho impostato la sessione GNOME xorg in fase di login.
- Libreoffice è abbastanza aggiornato, non ho provato a installarci sopra il file rpm scaricabile dal sito, per ora mi accontento così
- Non ho ancora capito come impostare gli sfondi giornalieri di Bing come lock screen, il plugin al momento non funziona (grrrr)