Mozilla introduce i termini di servizio per Firefox e gli utenti si indignano
Mozilla ha da qualche giorno pubblicato un articolo nel quale ha annunciato l’introduzione dei termini di utilizzo di Firefox. Si tratta di una notizia importante per gli utenti Firefox in quando, con l’introduzione dei termini di utilizzo per Firefox, Mozilla va a definire un accordo vincolante tra noi utilizzatori di Firefox e Mozilla Corporation (“Mozilla”). Un paragrafo dei termini di servizio ha però messo in allarme la comunità di Firefox.
Ecco il paragrafo incriminato:
Diritti e autorizzazioni che tu concedi a Mozilla
Tu concedi a Mozilla tutti i diritti necessari a far funzionare Firefox, tra cui quello di elaborare i dati come descritto nell’Informativa sulla privacy di Firefox, e di agire per tuo conto per agevolarti nella navigazione in Internet. Quando carichi o inserisci informazioni tramite Firefox, ci concedi una licenza non esclusiva, esente da royalty e valida in tutto il mondo, per l’utilizzo di tali informazioni per aiutarti a esplorare, fruire e interagire con i contenuti online, come da te accettato con l’utilizzo di Firefox.
Vi ho evidenziato in grassetto la parte che sta facendo preoccupare la community. In pratica Mozilla ci sta dicendo che concediamo a Mozilla una licenza royality free per utilizzare le informazioni che carichiamo o inseriamo tramite Firefox.
Se a prima vista questo paragrafo può sembrare una clausola invasiva, analizzando la situazione attuale dei browser concorrenti emerge che tale clausola di fatto è similare a quelle presenti su Microsoft Edge e Google Chrome e serve a consentire il funzionamento del browser.
A ribadirlo è stata la stessa Mozilla con una appendice all’annuncio inziale:
Abbiamo notato un po’ di confusione sul linguaggio relativo alle licenze, quindi vogliamo chiarire la questione. Abbiamo bisogno di una licenza per consentirci di rendere possibili alcune delle funzionalità di base di Firefox. Senza di essa, non potremmo usare le informazioni digitate in Firefox, ad esempio. NON ci conferisce la proprietà dei tuoi dati o il diritto di usarli per scopi diversi da quelli descritti nell’Informativa sulla privacy.
Quindi, per ora, tanto rumore per nulla.