Il podcast di Marco’s Box – Puntata 184 (con video)
Nuova puntata del podcast di Marco’s Box, come sempre dedicata a commentare le principali notizie della settimana (circa) appena trascorsa. Buon Ascolto ma anche buona visione in quanto questa è una puntata speciale con video! Ebbene si, potete vedere il mio bel faccione sul canale YouTube @quellodelpacco.
Dove ascoltare la puntata del podcast
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Trovate la puntata su Spotity, Google Podcasts, Anchor, Apple Podcast, Castbox, TuneIn, Amazon Music, Amazon Alexa e YouTube. In alternativa, per ascoltarla sul vostro player preferito, potete aggiungere il seguente feed.
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Gli argomenti trattati in questa puntata
In questa puntata si parla di:
- 00:00 – Intro
- 01:15 – Ubuntu 24.04 e i file zip – https://www.marcosbox.com/2024/06/03/ubuntu-24-04-e-i-file-zip/
- 02:50 – Linux Mint news: Software Manager più veloce e sviluppi sulla
faccenda Xapps –
https://www.marcosbox.com/2024/06/03/linux-mint-news-software-manager-piu-veloce-e-sviluppi-sulla-faccenda-xapps/ - 07:26 – Pacstall – L’AUR per Ubuntu – https://www.marcosbox.com/2024/06/04/pacstall-laur-per-ubuntu/
- 09:14 – Proton Pass: disponibile l’applicazione nativa per Linux e macOS
– https://www.marcosbox.com/2024/06/06/proton-pass-disponibile-lapplicazione-nativa-per-linux-e-macos/ - 09:52 – In arrivo sul blog una guida sulla degooglizzazione
- 14:04 – (non) recensione Ufficio Zero Linux: per me è si! –
https://www.marcosbox.com/2024/06/08/non-recensione-ufficio-zero-linux-per-me-e-si/ - 15:14 – Saluti finali
Trascrizione della puntata realizzata con con Speech Note
E adesso la trascrizione della puntata realizzata con l’intelligenza artificiale:
Amici e software libero open source, benvenuti o bentornati in questa 184esima puntata del Podcast di Marcosbox a commentare con voi come sempre le principali notizie dal mondo del software libero open source della settimana appena trascorsa. Anche questa, se mi seguite già su YouTube, come potete vedere è una puntata video, quindi oltre a mia suedente voce trovate anche le pagine del blog in sottofondo in modo da poter ascoltare e guardare le varie notizie che di volta in volta vado a commentare. È una maniera migliore per poter seguire il blog, per poter seguire il podcast e molti di voi la stanno apprezzando. Sto vedendo però che molti di voi che seguono il canale YouTube di Marcosbox non sono iscritti al canale, quindi vi invito, qualora non l’aveste già fatto, a iscrivervi al canale YouTube di Marcosbox, mettere mi piace, condividere gli articoli, condividere i video e quant’altro. Quindi facciamo crescere questo canale perché ne ha bisogno di tanto affetto. E ci conto, spero di riuscire ad arrivare a me. Almeno a 2000 iscritti entro la fine del mese di luglio. Ce lo possiamo fare, siamo già a 1100, quindi siamo sulla buona strada. Se mi aiutate, possiamo crescere assieme e diffondere il verbo e il software di OpenSource. Ma apriamo questa puntata che è anche una puntata piccolina, ma ricca di articoli interessanti. Iniziamo con il primo articolo che è stato pubblicato da Luca. Luca ha instagrato 1.24.04 e si è accorto di un piccolo bug che è presente sulla distribuzione, ovvero che manca l’utility di GNOME per la decompressione dei file zippati. Che cosa succede? Succede che nella precedente versione l’azione del doppio clic apriva i file zippati permettendo all’utente di vederne i contenuti e poi deciderli da farsi. Adesso invece si va all’estrazione diretta. C’è da dire che questo comportamento di default lo troviamo anche su altre distribuzioni che utilizzano GNOME e che non vanno a personalizzare questa opzione. Quindi, diciamo così, è un problema… Noto tra virgolette di gnome però possiamo porre rimedio a questa cosa andando a installare il pacchetto firewaller e impostando come potete vedere qui Basterà cliccare su un file zipato con il tasto destro e andare a specificare di utilizzare firewaller per l’apertura dei file in formato zip Quindi così si bypassa il problema è un problema che onestamente non me ne ero accorto perché non mi è capitato ultimamente di gestire file zipati, devo essere sincero e adesso vado subito ad aggiungere questa cosa all’interno della guida post installazione lui ha tra l’altro anche segnalato il bug su su launchpad quindi dovrebbe poter essere corretto a monte da parte di Ubuntu se si accorgono che è cosa buona e giusta e restiamo sempre in tema in tema Ubuntu con una delle derivate più famose anzi la derivata più famosa di Ubuntu ovvero Linux Mint con le ultime notizie dal fonte sviluppo di Linux Mint ed i SIN. Clement Lefebvre, che è il patron di Linux Mint, nonché il principale sviluppatore della distribuzione, ogni fine mese realizza un post mensile con un recap sullo sviluppo della distribuzione, sullo sviluppo di Cinnamon e quant’altro. E questo mese è tornato sull’argomento del mese scorso, andando ad approfondire le modifiche che stanno operando per quanto riguarda il Software Manager. Nello scorso mese di cosa si era discusso? Si era discusso del fatto, qui possiamo vedere il vecchio articolo, che c’era un problema di sicurezza, potrebbe esserci un problema di sicurezza anche per i Flatpak non verificati. Al momento soltanto il 25% delle applicazioni in formato Flatpak sono state verificate su Flattab e questa è una cosa che va tenuta in considerazione per chi propina la possibilità di installare applicazioni in formato Flatpak direttamente out of the box sulla distro, così come fa Linux Mint. Sapete bene che è molto attenta alla sicurezza degli utenti, specie perché molti degli utenti che utilizzano Linux Mint sono anche utenti alle prime armi, quindi trovarsi davanti a potenziali problemi di sicurezza gli fa cattiva pubblicità e fa cattiva pubblicità anche al mondo Linux. Per questa ragione il team di Linux Mint ha deciso di adoperare delle modifiche e migliori all’interno del software manager. La modifica consiste nel fatto che adesso i Flatpak non verificati sono disabilitati per impostazione predefinita. L’avviso va a spiegare agli utenti quali sono i rischi per la sicurezza ad essere associati con le impostazioni di sistema. Quindi questa è la schermata che potete vedere. Qui vi fa vedere mostra applicazioni Flatpak non verificate, vi dice che non è raccomandato e vi dice perché potrebbe essere perigoso abilitare questa cosa. Quando poi sono abilitati questi Flatpak sono contrassegnati come non verificati, quindi qui possiamo vedere. Ad esempio con il Flatpak di Google Chrome che c’è proprio la scritta rossa non verificato e quindi un ulteriore rafforzativo per gli utenti che si trovano a installare applicativi in formato Flatpak. Oltre a questo, proprio per cercare di mettere la ciliegina su Quadotto, ci hanno messo anche un’altra modifica per quando riguarda gli applicativi Flatpak non verificati che adesso non presentano recensioni e non hanno un punteggio. Vi stanno dicendo da tutte le maniere, non lo installate. Aspetta poi agli utenti capire questo messaggio. Ci sono poi altre modifiche che sono state fatte al software manager che vanno nell’ottica dei miglioramenti delle prestazioni. Adesso a detta del team di Linux Mint, il software manager è molto migliorato nel caricamento con una velocità che si carica quasi immediatamente. Quindi benvenga anche questa modifica. Lo scorso mese poi avevamo parlato. Della tematica GTK4 all’interno di Linux Mint e quant’altro. Bene, i team di Linux Mint ci ha detto, ci tiene a far sentire questo mese a comunicarci che sono state ascoltate le preoccupazioni espresse da parte degli utenti e quindi adesso stanno cercando di cercare di mediare il tutto, stanno anche coinvolgendo gli sviluppatori di Gnome per cercare di trovare la quadra della situazione. Sebbene non siano ancora emerse decisioni e soluzioni importanti, c’è un consenso generale sulle questioni della compatibilità cross desktop e sull’indipendenza del progetto di Gnome per quanto riguarda le Xapp. Quindi stanno cercando di offrire il meglio che possono offrire a livello di compatibilità e stanno anche cercando contemporaneamente di portare avanti il loro progetto delle Xapp. Tecnologie comuni tra nome e appunto loro che utilizzano le Xapp. Quindi stanno cercando in tutte le maniere di venire in conto agli utenti, di venire in conto ai programmatori e di non forcare troppo la situazione. Vedremo nel prossimo mese quali saranno le altre novità a riguardo. Passiamo adesso ad una notizia, sempre in ambito Ubuntu, che è una guida che ho postato sulle pagine di Marcosbox. Vi avevo parlato qualche puntata fa di Rhino Linux, che è una derivata Rolling Rays di Ubuntu, che aveva uno strumento particolare chiamato Packstag, che praticamente non è altro che l’AUR per Ubuntu. Vi avevo accennato che molto ovviamente ci avrei fatto un articolo che spiegava come installare Packstag anche su Ubuntu, e l’ho fatto. Ho postato sul blog una guida che vi spiega come funziona Packstag e come poter installarlo su Ubuntu. Trovate poi una serie di guide ai comandi in base per l’installazione dei pacchetti, la rimozione e quant’altro. La sintassi è semplicissima per la gestione di tutto e ben venga anche questo sistema ulteriore per poter installare roba su Ubuntu. Anche in questo caso, metto sempre le mani avanti, Packstall va a scaricare, compilare e tutto pacchetti che normalmente non sono presenti nei repository della distribuzione e questo potrebbe essere però un rischio per la sicurezza e per quanto riguarda gli utenti, quindi quando installate roba al di fuori dai repository della distro, dai repository ufficiali, state sempre con gli occhi attenti. E’ un consiglio che lo danno anche gli utenti che utilizzano Arch Linux, di installare soltanto roba dai repository, sconsigliano spesso di andare a prendere roba da Aure e in questo caso con Packstall, visto che il concetto è lo stesso, mi sento in dovere di mettervi un disclaimer, quindi state attenti sempre. Passiamo adesso a una notizia riguardante Proton. Proton, lo sapete, è un provider di servizi incentrati sulla privacy. Adesso ha annunciato finalmente la disponibilità della versione Linux per Linux e per MacOS di ProtonPass. Il suo password manager. Quindi adesso completa il suo piano di applicazioni, lo troviamo praticamente per tutte quante le piattaforme, e quindi adesso possiamo installare nativamente su Debian, Red Hat, Ubuntu, Fedora, CentOS e quant’altro. Quindi installazione facilitata del ProtonPass. Apro e chiudo una parentesi, io sto cercando negli ultimi periodi di documentarmi sulla situazione di googlerizzazione. Devo dire, vabbè, ci siamo capiti. Abbandonare i servizi di Google. Perché lo sto facendo? Perché mi sto documentando? Mi sto documentando perché sto vedendo che sia da parte mia, col tempo, con gli anni, che da parte di diversi utenti all’ascolto, di diversi lettori del blog, c’è questo desiderio nato di distaccarsi dai servizi Google, servizi che, diciamocelo, sono tutti quanti incentrati sulla… Sul spionaggio da parte degli utenti Google sa tutto di noi, noi siamo troppo dipendenti dai servizi Google, sfido chiunque a dire non ho una Gmail perché la maggior parte delle persone hanno una Gmail per un smartphone Android per l’account, per la Gmail per l’account di YouTube, utilizzate Google Photo, utilizzate Google Drive quindi siete chiusi in questo recinto, siamo tutti quanti anzi perché anche io utilizzo i servizi Google per alcune cose quindi siamo tutti chiusi in questo recinto bello bello dorato servizi tra virgolette gratuiti che poi gratuiti non sono perché Google utilizza i nostri dati utilizzando i nostri dati anche per esempio ha utilizzato i dati per delle mail che noi scriviamo per poter addestrare il suo correttore automatico visto quello che ti fa anche la previsione delle parole sa tutto di noi perché può scansionare le foto, può scansionare le ricerche, sa che cosa. Cerchiamo su internet, ci mostra le conseguenti pubblicità per ogni cosa abbinate, quindi sì, ci dà dei servizi comodi, perché Maps, perché Foto, perché Gmail e quant’altro, però sono dei servizi che ci spiegano in continuazione, dai, non giriamoci attorno. Direte voi, io non ho nulla da nascondere, perché farmi un problema di questo tipo? Non mi firo, perché tutti quanti abbiamo qualcosa da poter, da dove volerne, nascondere, poi, comunque, anche se fosse, perché dominiamo utilizzare dei servizi che hanno questo scopo di funzionamento, hanno questa modalità di funzionamento? Utilizziamo Linux, siamo tutti quanti utenti Linux all’ascolto, quindi siamo già utenti che sono più attenti alla privacy, non vogliamo tutte quelle porcherie, ad esempio, che abbiamo su Windows, che ci spiegano in continuazione, pubblicità all’interno del menu start di Windows, adesso con l’introduzione della funzione Dico pilot e quella che vi fa in screenshot la. Funzione recall e quant’altro. Cioè, noi siamo utenti, i 3DLinux sono utenti più attenti alla privacy. Molti di noi sono utenti anche Firefox, non utilizzano Google come motore di ricerca, quindi perché non cercare di capire se ci possiamo distaccare completamente dai servizi Google? E’ quello che sto cercando di fare nei prossime settimane. Spero di pubblicare un articolo omnicomprensivo che vi spiega quali sono le alternative per email, quali sono le alternative per i motori di ricerca, ovviamente per i browser, per i cloud, per il foto, per il cloud per i nostri dati e quant’altro. Spero che sia un articolo per voi interessante, anzi magari lasciatemi un commento se siete interessati a questo e se avete anche dei suggerimenti iniziateli a scrivere in modo tale da potermi aiutare anche per cercare dei servizi alternativi oltre ai soliti che sappiamo che utilizziamo. Anche molti di voi utilizzano come Protonmail, tutta nota per email, oppure Image per quanti. Per quanto riguarda la gestione del salvataggio del cloud e delle forze e quant’altro. Lasciate un commento perché poi le prossime settimane vedremo un articolo sulle pagine del blog e anche un video che vi spiega un po’ la situazione. Tutto questo fatto perché mi sono appoggiato a Proton, che Proton è uno dei servizi più consigliati per chi si vuole distaccare dal mondo di Google. E vabbè, ultima notizia di questa settimana, ultima notizia di questa puntata riguarda la nuova non recensione che ho pubblicato sabato riguardante Ufficio Zero Linux, che è una distribuzione italiana basata su diverse distribuzioni, perché abbiamo quella versione basata su Linux Mint e Debian Edition, abbiamo versioni basate anche su altri distro, quindi attualmente gli sviluppatori di questa distribuzione non hanno ancora deciso quale base utilizzare per il futuro, stanno un po’ lavorando, stanno… Un po’ cercando di capire, è un progetto giovane, ha 4 anni di vita. È un progetto, una distribuzione che è interessante perché è rivolta a tutti quanti i liberi professionisti ed offre una serie di strumenti per far funzionare autodoc box, stampanti, scanner, firma digitale, applicazioni per il processo civile telematico e chi più ne ha più ne mette. Quindi tutto quello che è settore del libero professionista italiano che si trova a dover dialogare con la pubblica amministrazione, lavorare e quant’altro. Fatemi sapere che cosa ne pensate di questa distribuzione e lasciate un commento sul canale YouTube. E con questa ultima notizia si conclude qui questa 184° puntata del Podcast di Marco Sbox. Io come sempre vi invito a iscrivervi numerosi sui vari social, mi trovate su Facebook, su Twitch, su Youtube, sui principali piattaforme di podcasting, su Winkly, su Mastodon e soprattutto su Telegram, dove troviamo un canale dedicato alle notizie che potete. Potete utilizzare a mo’ di feed reader se non vi piacciono i feed reader, ma se vi piacciono i feed reader sappiate che se andate giù nelle pagine del blog trovate anche i feed, quindi io continuo a mantenere il feed RSS, anche se ho visto che molti siti l’hanno abbandonato. Trovate poi un canale telegram dedicato alla community di Microsoft dove si parla di tutto, non soltanto di Linux, e infine trovate un canale telegram dedicato alle offerte Amazon che potete utilizzare per supportare il blog acquistando da uno dei link affiliazione. Inoltre vi ricordo che potete supportare il blog anche acquistando o rinnovando la vostra VPN sul NordVPN, qui trovate il link sulle pagine del blog per poter avere il codice referral di Marcosbox. Infine vi ricordo, questa non è una promozione, questa è quest’ultima parte perché non ci guadagno niente, vi ricordo che fino alla fine del mese di giugno è attivo uno sconto. Letture di Marcosbox intenzionate ad acquistare un computer ricondizionato da Rewar, trovate l’articolo dedicato sulle pagine del blog, vi spiego chi è Rewar, vi spiego perché è buono acquistare computer ricondizionati da loro e trovate poi il codice sconto da applicare per acquistare un computer da loro. So già che alcuni di voi l’hanno già fatto, hanno già acquistato computer, quindi affrettatevi prima che finiscono i codici sconto messi a disposizione da Rewar. E con questo tutto, lunga vita e prosperità a tutti quanti, ci rivediamo e ci riscottiamo la prossima settimana con la prossima puntata del Podcast di Marcosbox. Ciao ciao! Ciao!