Il podcast di Marco’s Box – Puntata 181
Nuova puntata del podcast di Marco’s Box, come sempre dedicata a commentare le principali notizie della settimana (circa) appena trascorsa. Buon Ascolto ma anche buona visione in quanto questa è una puntata speciale con video! Ebbene si, potete vedere il mio bel faccione sul canale YouTube @quellodelpacco.
Dove ascoltare la puntata del podcast
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Trovate la puntata su Spotity, Google Podcasts, Anchor, Apple Podcast, Castbox, TuneIn, Amazon Music, Amazon Alexa e YouTube. In alternativa, per ascoltarla sul vostro player preferito, potete aggiungere il seguente feed.
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Gli argomenti trattati in questa puntata
In questa puntata si parla di:
- 00:00 – Intro
- 01:09 – Red Hat annuncia RHEL AI – https://www.marcosbox.org/2024/05/red-hat-annuncia-rhel-ai.html
- 02:08 – AlmaLinux 9.4 aggiunge il supporto per hardware deprecato da
RHEL – https://www.marcosbox.org/2024/05/rilasciato-almalinux-9-4.html - 04:47 – Rilasciata Fedora Asahi Remix 40 – https://www.marcosbox.org/2024/05/rilasciata-fedora-asahi-remix-40.html
- 06:54 – COSMIC Desktop: il COSMIC App Store è quasi pronto –
https://www.marcosbox.org/2024/05/cosmic-desktop-il-cosmic-app-store-e.html - 12:25 – Gli Stati Uniti bloccano la vendita di processori Intel e
Qualcomm a Huawei –
https://www.marcosbox.org/2024/05/usa-blocco-vendita-chip-intel-qualcomm-huawei.html - 19:09 – La vulnerabilità TunnelVision colpisce tutte le VPN – https://www.marcosbox.org/2024/05/vulnerabilita-tunnelvision-vpn-.html
- 21:40 – (non) recensione – Yokai, la parata notturna dei 100 demoni, un
libro open source –
https://www.marcosbox.org/2024/05/non-recensione-yokai-la-parata-notturna-dei-100-demoni.html - 23:50 – Saluti finali
Trascrizione della puntata realizzata con con Speech Note
E adesso la trascrizione della puntata realizzata con l’intelligenza artificiale:
Amici del software libero open source, benvenuti o bentornati in questa 181° puntata del Podcast di Marcus Box, a commentare con voi come sempre le principali notizie dal mondo del software libero open source della settimana appena trascorsa. Anche questa, come potete vedere se mi seguite su YouTube, è una puntata video. Se ancora non l’aveste fatto, vi invito ad iscrivervi in numerosi ai canali YouTube di Marcus Box, mi trovate cercando quello del pacco su YouTube. Mi raccomando di mettere mi piace, condivisione e quant’altro, come dicono sempre tutti quanti gli YouTuber, quelli navigati. Fatelo crescere un po’ sto canale, che ultimamente ho perso qualche visualizzazione, poi alla fine video vi spiego anche che cosa mi ha fatto perdere anche iscritti nell’ultimo periodo. Non lo so, la gente ogni tanto si incavola per le fesserie. Vabbè, comunque, iniziamo la puntata. Nella prima parte della puntata parleremo di distribuzioni Linux che si sono aggiornate o sono state aggiornate… Stiamo dicendo, annunciate. E nella parte finale parleremo di argomenti un po’ generalistici, ma andiamo con ordine e iniziamo la puntata parlando di Red Hat Enterprise Linux perché c’è stato il rilascio di un nuovo progetto di Red Hat, chiamato Red Hat Enterprise Linux AI che come lascia presagire il nome è una versione di Red Hat Enterprise Linux dedicata a chi sviluppa strumenti di intelligenza artificiale praticamente è una piattaforma di modelli base che consente agli utenti di sviluppare, testare e distribuire modelli di IA generative in modo più semplice sulle pagine di Marcosbox trovate il comunicato stampa ufficiale con tutti i contenuti di questa distribuzione, di questo progetto come lo volete chiamare voi Red Hat Enterprise Linux per adesso è disponibile come anteprima per gli sviluppatori, poi successivamente verrà stabilizzata e resa disponibile per tutti tutti. Fatemi sapere se voi siete del settore, se vi interessa questa distribuzione. E restando adesso sempre in tema Red Hat, c’è stato il rilascio di AlmaLinux 9.4. AlmaLinux che cos’è? È una distribuzione che viene portata avanti dalla fondazione AlmaLinux OS che va a realizzare una distribuzione compatibile con Red Hat Enterprise Linux. Questa distribuzione viene derivata dai sorgenti di Red Hat Enterprise Linux. Questa nuova versione di AlmaLinux segue i sorgenti di Red Hat Enterprise Linux 9.4 e in più rispetto alla distribuzione del quale deriva, va a introdurre alcuni aggiornamenti per migliorare la sicurezza delle nostre macchine, per la protezione dei dati, per facilitare le operazioni di ripristino, per potenziare la funzionalità di sdata. Snapshot delle macchie virtuali nell’ambiente di Cloud, i brividi, e infine va anche a ripristinare il supporto per il vecchio hardware deprecato da Red Hat Enterprise Linux. Sull’articolo dedicato che trovate sulle pagine del blog, come potete vedere c’è tutta una lista di tutti quanti quell’hardware che è stato disattivato upstream da Red Hat Enterprise Linux e che adesso è stato ripristinato su Alma Linux 9.4. Ovviamente Alma Linux è disponibile con ISO installabili, ISO live, immagini Cloud, immagini container, chi più ne ha più ne metta. È disponibile anche per Azure, per Google Cloud, per Oracle Cloud, insomma è disponibile praticamente… c’è anche un’edizione per Raspberry Pi. E poi non ve ne ho parlato sulle pagine del blog, ma si è aggiornata anche un’altra distribuzione derivata da Red Hat Enterprise Linux, ovvero Roki Linux, che è arrivata. Alla versione 9.4. Vediamo se che cosa… nel frattempo approfittiamo per andare a vedere che cosa hanno fatto quelli di Red Hat… di Rocklinux… mi sto impappinando in continuazione… vediamo un po’ che cosa dicono, che cosa hanno fatto anche loro… che è stato fatto? Niente di nuovo, anzi il grosso del lavoro hanno fatto quelli di AlmaLinux che hanno ripristinato hardware non più compatibili, mentre quelli di Rocklinux hanno fatto il compitivo soltanto di aggiornare la versione. Vabbè, e infine chiudiamo questo spezzone dedicato al mondo Red Hat parlando di Fedora, perché c’è stato il rilascio di Fedora Asai Remix 40. Questa versione di Fedora è praticamente la distro di riferimento del progetto Cygnus che mira, come ben sapete, a rendere. Linux compatibili sui Mac e Apple Silicon. Segue il rilascio di Fedora 40, avvenuto circa due settimane fa, quindi va a importare e portare tutto quanto le migliorie che troviamo su Fedora 40 sia in termini di desktop environment che migliorie varie che sono state appuntate qua e là e lo possiamo trovare anche su questa versione di Linux per Mac e Apple Silicon. Vediamo un po’ quali sono le novità di questa qua. Oltre ai miglioramenti apportati ovviamente da Fedora 40 troviamo il supporto OpenGL 4.6 conforme con Apple Silicon, supporto per l’audio di qualità e ovviamente come desktop environment principale troviamo KDE Plasma 6 con Calamares come installer grafico. E’ disponibile anche una versione con GNOME per la precisione con GNOME 46 però diciamo quella il DeX OpenVac di punto di… Di Fedora Asai Remix e KDE Plasma. Io sono veramente tentato di prendere un Mac, magari uno con M1 per poter provare le prezze di installare Linux su un Mac. Fino alla fine, se riesco a trovare un po’ di disponibilità economica, devo fare la pazia. Perché noi siamo pinguini, ci piace mettere Linux praticamente ovunque. E metterlo su una macchina come un Mac con Apple Silicon, con tutti quanti i vantaggi che offre la piattaforma, che offre i SOC di Apple. Tanta roba, tanta roba. E passiamo adesso a un’altra distribuzione, cambiamo decisamente di distribuzione Linux e passiamo a una derivata di Ubuntu che mi sta molto a cuore. Sto parlando ovviamente di Pop! OS e sto parlando del nuovo desktop environment che vedremo su Pop! OS che si chiama CosmicDev. Ogni metà mese il team di System76 pubblica un nuovo post mensile con l’ultima informazione sullo sviluppo di Cosmic e questo mese ha descritto tanti miglioramenti e tante novità che stanno arrivando su Cosmic Desktop. La prima cosa è il mirroring, il mirroring dei display è quasi terminato, i prossimi passi includono l’implementazione del supporto per il mirroring dei display nelle impostazioni di Cosmic e in Cosmic Render oltre al completamento di ulteriori ottimizzazioni. Stanno creando i pacchetti compatibili con architettura ARMA, ARM64 per Pop! OS 24.04. e questo è tutto. Questa è anche un’altra cosa molto bella, molto interessante di Pop! OS e di Cosmic, vedremo Cosmic sulla prossima versione di Pop! OS finalmente. Per quanto riguarda l’appstore Cosmic, ultra veloce, perché ci ritengo la sottenere, è ultra veloce e hanno ragione perché è fantastico, ovviamente, perché questo si basa sul database, mentre gli store di altri desktop e vario non si basano sul database, ecco perché questo è molto più veloce rispetto agli altri. Vabbè, piccola nota a margine del perché questo appstore è velocissimo. Quasi terminato, quasi stato implementato correttamente per la versione alpha, non resta altro che perfezionare alcuni piccoli problemi di interfaccia grafica, però è pronto. Qui potete vedere uno screenshot del Cosmic appstore. Il CEO di System76, Carl Ritchel, ha espresso il suo stupore per la velocità dell’App Store Cosmic. Anche loro che sono interni si appassionano e si stupiscono di queste migliorie, di queste ottimizzazioni che sono state apportate che gli consentono a questo App Store di essere velocissimo e ha detto che per anni ha utilizzato il terminale per ragionare il sistema ma adesso posso farlo direttamente dall’App Store Cosmic App Store, devo dire preciso altrimenti poi facciamo confusione. Miglioramenti sono stati apportati anche in Cosmic Files, il file manager, questo è un piccolo screenshot di Cosmic Files è stata aggiunta l’integrazione a GW File System, quindi il nome Virtual File System per la gestione degli archivi esterni come Unità Fresh e OO, condivisione di file. Di rete. E’ stato poi implementato un nuovo menu contestuale nella navigazione dei file che potete vedere nello screenshot, se mi seguite su YouTube. Miglioramenti poi anche in Cosmic Creator, quindi la schermata di login e quant’altro. Cosmic Aid Edit, migliorati anche il drag and drop, quindi è stata aggiunta la possibilità di trascinare testo e immagini per Cosmic Devise, migliorati il copy and call, apportate diverse ottimizzazioni e correzioni alla gestione dei temi. Anche tanti miglioramenti sono arrivate, tante novità sono arrivate dal community di Cosmic che sta implementando diversi tool, diverse ottimizzazioni all’interno di Cosmic Dev. Quindi qui potete vedere uno screenshot di alcune applicazioni che sono state integrate. Io non vedo l’ora di mettere le mani su su cosa. Cosmic Desktop in forma definitiva, sperando compatibile al 100% con i driver Nvidia, perché qualche problemino c’era nella sessione, questa volta perché si basa su Wayland. A me sta piacendo, sta piacendo a tantissimi di voi, tantissimi di voi all’ascolto mi lasciano i commenti, mi parano privatamente, tutti quanti non vedono l’ora di poterci mettere le mani. Potete provarla già da adesso, Cosmic Desktop in Varma, lo potete provare sia su Pop! OS ma lo potete provare anche su Fedora. Mi sembra che qualche tempo fa vi avevo fatto anche una guida che vi spiegava come poterlo provare su Fedora. Nel frattempo leggete ci sono alcuni commenti, ad esempio c’è Murad Reis, uno dei lettori del blog, che dice che lo sta utilizzando su Fedora ed è rimasto piacevolmente sorpreso da questo Desktop in Varma. Quindi, oh, datemi una mossa Team di System76, fatelo uscire subito perché io non sto più nella ferie come te. Tantissimi di voi all’ascolto. E passiamo alla seconda parte di questa puntata del Podcast di Markosbox parlando di argomenti un po’ diversi che non c’entrano direttamente con il software di numero ma ce li possiamo far centrare. La prima notizia riguarda la notte assorbia che arriva dagli Stati Uniti perché questi ban continui che il governo degli Stati Uniti sta perpetrando nei confronti di aziende cinesi un po’ stanno rompendo perché diciamo, vanno a rompere il panino non soltanto a quest’azienda ma anche a noi consumatori che potevamo avere dei prodotti di qualità e invece non li possiamo più avere. Sto parlando di una notizia che è stata postata qualche giorno fa gli Stati Uniti hanno bloccato la vendita di processori Intel e Qualcomm a Huawei Huawei lo sapete, è il produttore cinese era famosissimo. Per i suoi prodotti, i suoi smartphone erano davvero ottimi, erano davvero innovativi, aveva fatto anche un suo brand Honor che era un ottimo brand, ma i prodotti Huawei veramente facevano la differenza. Sì, avevano dei software che andavano un po’ svecchiati, però andavano a innovare tanto sul lato hardware ed erano anche prodotti di qualità. Io conosco diverse persone che hanno ancora il smartphone Huawei che funzionano in maniera perfettamente efficiente. C’è stato il primo ban da parte degli Stati Uniti per quanto riguarda Android, si sono dovuti fare loro un sistema operativo per smartphone tutto fatto in casa con blackjack e squigo di lusso, e ha avuto un bel colpo, un brutto colpo, ha avuto Huawei per questa vicenda. Si sta riprendendo, c’è stato poi il ban che gli ha vietato di avere chip dotati di connettività 5G, poi si è ripresa anche sotto questo punto di vista perché qualche… Qualche tempo fa, in questa estate anzi, aveva lanciato sul mercato un nuovo smartphone dotato di tecnologia 5G sviluppato assieme alla fonderia cinese SMIC quindi Huawei viene preso a cazzotti continuamente da parte degli Stati Uniti con questi ban continui che gli vengono fatti e adesso gli è arrivato un altro ban che gli tarperà le ali per quanto riguarda il settore dei computer portati perché Huawei oltre a produrre smartphone è anche un ottimo produttore di computer portati anche in questo caso tutti quelli che l’hanno provato mi hanno sempre detto che i Matebook sono computer stupendi, ottimamente assemblati e di qualità e adesso grazie a questo nuovo ban che è stato imposto dagli Stati Uniti Huawei non potrà commercializzare prodotti in futuro con chip Intel e Qualcomm quindi non solo quelli dotati di 5G. Con attività 5g ma a 360 gradi. Ovviamente la Cina si oppone fermamente al fatto che gli Stati Uniti estendano eccessivamente il concetto di sicurezza nazionale e abusione dei controlli delle esportazioni per reprimere aziende cinesi senza alcuna giustificazione. Questa è la dichiarazione che è stata fatta dal ministro degli esteri cinesi con un comunicato perché gli Stati Uniti hanno cacciato la solita scusa che fanno questo per evitare che i attenti alla sicurezza nazionale… questa scusa non sta più in terra diciamoci, lo fanno per bloccare l’avanzata di questo colosso tecnologico. Io ora vedo così perché sappiamo benissimo che le aziende statunitensi ci spiegano e ci tracciano continuamente. Poi da gente che ci spiega e ci traccia continuamente arriva il ditino puntato contro. Sono i cinesi che ci spiegano e ci tracciano continuamente. Continuamente. Vedremo come reagirà Huawei. C’è da dire una cosa. Ve ne avevo parlato già negli scorsi mesi. Il governo cinese ultimamente ha predisposto già un piano B già da tempo. Ve ne ho parlato nello scorso mese di marzo perché ho una tizia che riguardava il governo cinese con una serie di linee guida voluta eliminare gradualmente l’utilizzo di microprocessori statunitensi prodotti da Intel, AMD, personal computer e server governativi in favore di soluzioni nazionali come quelli prodotti dalle aziende cinesi Huawei e Pentium. Quindi che cosa accadrà adesso con questo ulteriore ban? Probabilmente Huawei spingerà ancora di più per i suoi prodotti con i suoi processori sviluppati in casa e ovviamente avrà sovvenzioni da parte del governo. Centrale cinese già da tempo ha deciso di diventare indipendente dal punto di vista tecnologico sotto questo punto di vista anche per andare a sorperire tutti quanti questi ban che gli Stati Uniti stanno operando nei loro confronti e ripeto questo mi sembra un po’ una cavolata quella fatta dagli Stati Uniti perché gli stanno dando anche un motivo in più ai cinesi di fare tutto per loro di distaccarsi continuamente e per me è una festeria perché non li stanno isolando li stanno rafforzando sotto questo punto di vista perché se quelli iniziano a investire perché hanno le capacità hanno i know-how per poter fare prodotti di qualità a mio avviso ne risentiranno anche i produttori occidentali a livello globale perché tu mi metti il ban per acquisto di processori prodotti negli Stati Uniti e quant’altro con tecnologie occidentali poi si fanno tutti i prodotti in casa e poi magari… Ad arrivare anche in maniera competitiva sul mercato internazionale quindi andando a penalizzare ulteriormente aziende che prima vendevano e che adesso non possono vendere più quindi è un cane che si muove la cosa. Per me stanno facendo una cavolata continua agli Stati Uniti perché poi ci impongono anche a noi europei di seguire questi ban. Vedremo nei prossimi mesi come si evolverà la situazione, ricordo anche sempre i soliti problemi con Taiwan e quant’altro. Altra notizia completamente distaccata dal mondo del software libro però ci interessa anche a noi riguarda una vulnerabilità che è stata scoperta all’interno di tutte le VPN. Questa vulnerabilità chiamata Tunnel Vision è stata scoperta dal Leviathan Security Group, il link su Marcosbox a questa vulnerabilità. abilità l’accevo web. 2024-3661. Come funziona questa vulnerabilità? Un aggressore può utilizzare questa tecnica, che è stata scoperta e pubblicata dall’Eviatan Security Group, per forzare il traffico di un utente Bersaglia di fuori del suo tunnel VPN, utilizzando le funzioni integrate del Dynamic Host Configuration Protocol. Il risultato è che l’utente trasmette dei pacchetti che non sono mai stati criptografati da una VPN e un aggressore può spiare il suo traffico. C’è tutto quanto un articolo che vi ho pubblicato sulle pagine di Marcosbox che spiega come funziona questa tecnica. La cosa triste è che questa vulnerabilità era possibile già da ARIA 2002, quindi potenzialmente potrebbe essere già stata scoperta e potenzialmente utilizzata. In questo caso quasi sicuramente se è stata scoperta è stata quasi sicuramente utilizzata da Arturia. Statali, diciamocelo, perché questi tipi di vulnerabilità quando vengono scoperte vengono utilizzate dai governi, per spiare i governi anche occidentali, soprattutto quelli occidentali, sappiamo che cosa c’è stato in passato con gli spionaggi da parte del governo statunitense a tutto il mondo. Come risolvere il problema, almeno su Linux, l’uso di namespace di rete su Linux può risolvere completamente questo problema. Per quanto riguarda Windows un po’ c’è da capire un po’ come si muoveranno i vari fornitori di servizi VPN. Andatevi a leggere l’articolo che ho postato sulle pagine del blog, perché è una cosa che poi quando vengono scoperte queste cose uno si dice cacchio, allora vedi che non bisogna mai fidarsi di nessuno. Come diceva il vecchio adagio, l’unico computer sicuro è il computer coloro spento. E c’è una ragione, c’è la vera ragione a chi l’ha detto. Vabbè, passiamo all’ultima notizia di questa settimana che poi non è una notizia ma è una non recensione che ho pubblicato qualche giorno fa. Perché ho fatto una recensione, sto guardando questa parte perché ho la mia sinistra di libro, ve lo faccio rivedere nel caso. Ho recensito un libro, Yokai, la parata notturna dei 100 demoni e ho definito nella recensione un libro open source. Perché è un libro open source questo libro? Perché è stato scritto utilizzando praticamente tutto software open source. È stato scritto con LibreOffice, è stato impaginato con Scribus, tutte le illustrazioni sono state fatte con Gimp, sono stati utilizzati dei caratteri gratuiti e infine tutto è stato fatto girare su Ubuntu Linux. Quindi l’autore Matthew Mayer ha realizzato un piccolo capolavoro fatto totalmente con software open source. Da apprezzare ulteriormente questo libro. Se vi interessa l’argomento Yokai, potete trovare, anzi, trovate il link, affiliazione Amazon al di sotto dell’articolo che ho pubblicato sulle pagine del blog, nel frattempo sta passando un’autoambulanza, spero nulla di grave, alla persona che si trova al suo interno. Io vivo vicino all’ospedale, quindi ecco perché sentite spesso sirene delle autoambulanze. Comunque, ripeto, Yokai, la parata notturna dei cento demoni, scritto da M.T. Umairo, edito in Italia da NuiNui, trovate la recensione sul canale YouTube di Marcosbox e trovate il link, affiliazione Amazon, se volete comprare il libro. E vi dico anche quella cosa che vi avevo detto da inizio puntata, questo video mi ha causato dei problemi, perché subito dopo la pubblicazione ho visto che sono state parecchie disiscrizioni al canale YouTube. La gente si è offesa che ho fatto un video su una cosa che non è Linux. E’ Linux questa cosa qua, perché è stata fatta con Linux, quindi c’entra perfettamente questo libro, questo video. E vabbè, con questa ultima notizia si conclude qui questa 181esima puntata del podcast di Marcosbox. Io come sempre vi ricordo che potete trovarmi praticamente sui principali social, mi trovate su Facebook, mi trovate su X. Su X c’è sia il mio profilo personale che trovate linkato, che quello di Marcosbox. Quello di Marcosbox non lo linko mai perché lo utilizzo solo per postare le notizie, mentre quello personale trovate anche qualche altra fesseria ogni tanto. Ovviamente mi trovate su Youtube con quello del pacco, il canale Youtube. Vi faccio vedere quello del pacco, così lo vediamo tutti assieme. Eccoci qua, quello del pacco. C’ho fatto anche la nuova copertina. Mi trovate poi sulle principali piattaforme di podcasting, mi trovate su LinkedIn, mi trovate su Mastodon, mi trovate su Castopod dove potete ascoltare anche il podcast in più. Marcosbox su mastodon quindi col servizio collegato con mastodon e soprattutto trovate le notizie su telegram cioè sono tre canali il canale principale è dedicato alle notizie nude crude quindi che potete utilizzare a modo di feed reader se non amate i feed reader, i feed lo trovate comunque in basso sulle branche del blog se siete interessati e trovate poi la community telegram di marcosbox sarà la quale vi invito a iscrivervi in numerosi perché non si parla soltanto di inqs ma si parla anche di altre cose e infine trovate un canale telegram dedicato alle offerte amazon acquistando su uno dei link affigurazione potete supportare il blog con appunto con per voi non vi cambia niente amazon che mi dà una piccola percentuale altrimenti se siete più scavati e sapete come utilizzare i codici referrer li trovate pubblicato su blog e il codice marcosbox-21. Pigrissimi come come sottoscritto c’è un simpatico tux sulle pagine del blog che ci cliccate da sopra e vi rimanda al link affiliazione. 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