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Il podcast di Marco’s Box – Puntata 168 (ora con video!)

Nuova puntata del podcast di Marco’s Box, come sempre dedicata a commentare le principali notizie della settimana (circa) appena trascorsa. Buon Ascolto ma anche buona visione in quanto questa è una puntata speciale con video! Ebbene si, potete vedere il mio bel faccione sul canale YouTube @quellodelpacco.

 

Trovate la puntata su SpotityGoogle PodcastsAnchorApple Podcast, CastboxTuneIn, Amazon MusicAmazon Alexa e YouTube. In alternativa, per ascoltarla sul vostro player preferito, potete aggiungere il seguente feed. Oppure potete ascoltare la puntata tramite il player integrato nella pagina 🙂

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E ora la trascrizione della puntata realizzata con l’intelligenza artificiale:

Amici del software libero open source, benvenuti o bentornati in questa 168esima puntata del podcast di Marcos Box. Anche questa puntata, come potete vedere se mi seguite da YouTube, è una puntata video e c’è il mio bel faccino che vi tiene compagnia durante il commento delle notizie da un modello del software libero open source delle ultime settimane appena trascorse, diciamo, in teoria è quella dell’ultima settimana, poi, come sapete, mi dilungo sempre. Sono un tipo poco affidabile sotto questo punto di vista, lo so. Questa puntata è anche una puntata video perché sto vedendo che sta riscuotendo successo tra voi ascoltatori del podcast ma anche visualizzatori del podcast su YouTube e ho deciso di continuare con questo esperimento. La perfezionerò probabilmente in futuro, riuscirò a mettere una sigla, la farò una cosa più fine. Abbiate… Abbiate fede e speranza nelle mie capacità, è soltanto che sono pigro e sono sommerso. Lavoro e quindi ancora non mi dedico a migliorare il podcast video. Comunque, iniziamo questa puntata con una notizia riguardante il rilascio della versione 24.2 di LibreOffice Community. Direte voi, com’è 24.2? Cioè, non eravamo fermi alla sette? Che c’è stato un apocalisse? C’è stato un viaggio nel tempo? No, non c’è stato nessun viaggio nel tempo, ma è frutto questa nuova numerazione di una decisione che la Document Foundation ha deciso di prendere riguardante la numerazione di LibreOffice. Di questo me ne avevo già parlato diversi mesi fa, trovate traccia scritta sia sul blog che nelle puntate del podcast. Hanno deciso di cambiare la numerazione e questa nuova numerazione è, diciamo così, segue il corso dell’anno. In che senso? Come potete vedere questa qui si chiama 24.2. 24 perché è il 2024 2 è il mese di riferimento quindi adesso a partire dal 2024 tutte quante le nuove versioni di LibreOffice saranno contraddistinte dalle prime due cifre riguardanti l’anno e la terza cifra riguardante il mese di rilascio perché hanno deciso di utilizzare questa nuova numerazione questo nuovo modo di indicare versioni di LibreOffice perché secondo loro questo aiuterà gli utenti a mantenere aggiornata la propria installazione di LibreOffice in maniera più semplice io raggiornavo lo stesso con la vecchia numerazione poi se ce l’avete installato normalmente se siete utenti Linux a voi non vi frega niente diciamo che questa cosa qua magari poteva essere può essere apprezzata dagli utenti Windows ma nemmeno tanto non lo so perché hanno fatto questa cosa qua vabbè contenti loro contenti tutti ma anche perché fa più figo vedere i numeri così vabbè forse è che. Ecco, diciamo, forse così gli utenti si renderanno conto Oddio, sto con una versione vecchissima, come se fosse che… Vabbè, io… Apre e chiuda parentesi. Non è che uno con la versione vecchia di LibreOffice di un anno ha così tanti stravolgimenti nella gestione. Il software, che è quello ormai da diversi anni, le migliorie che vengono implementate di volta in volta, come potete vedere anche da questo nuovo rilascio, sono migliorie che non riguardano l’utilizzo di tutti quanti gli utenti. Sono magari che viene aggiunta qualche cosa specifica per qualche tipologia di utente, però l’utente da un messico non si accorge nemmeno di queste migliorie. Non ci sono poi stravolgimenti da diverso tempo nell’interfaccia grafica e… Vabbè. Se volete leggere tutte le novità di LibreOffice 24.2 Community, trovateci in gioco sulle pagine del blog che non vi sto qui a ripetere, a leggere tutto quanto, perché sarebbe una noia mortale. L’unica cosa degna di nota… Riguarda alcune ottimizzazioni che sono state fatte nella notebook bar con miglioramento del menu anche se io ve la faccio vedere giusto che ci troviamo questa è l’interfaccia quella classica out of the box quando installate libreoffice questa è l’interfaccia utente la notebook bar che ne so questa qua applica tutto. Vi piace a voi un’interfaccia di questo tipo? Io lo so che questa è una cosa che io critico sempre aspramente di LibreOffice, però guardate, l’interfaccia anche con queste migliorie di questi layout aggiuntivi che sono stati aggiunti a LibreOffice nel corso degli anni, sembra sempre vecchiotta. Soprattutto poi se la vedete qui su KDE, perché il tema di KDE fa ancora più schifo. Vabbè, comunque, io di solito la tengo quella classica, che almeno oramai è una cosa a cui la trovo più intuitiva questa qua classica rispetto a tutte e quante le varie interfacce che hanno introdotto nel corso del tempo. È stata rilasciata LibreOffice ed è stata rilasciata anche il suo concorrente… …open, semi-open, virtuale, insomma. È stata rilasciata anche la versione 8.0 di OnlyOffice Desktop Editor. E che cos’è OnlyOffice? È una suite d’ufficio, anche in questo caso, multidimensionale. Di piattaforma, gratuita e chi più ne metta, che però ha dalla sua una interfaccia migliore rispetto a quella di LibreOffice, perché è un’interfaccia ribbon, adesso vi faccio vedere anche la comparazione tra le due interfacce. Vedete, ha un’interfaccia più carina, più bella visivamente, con questa ribbon che è carina da vedere, che molti utenti apprezzano anche su Microsoft Office, quindi magari l’utente che si trova a installare LibreOffice vede quell’interfaccia e dice, ma che sono tornato agli anni 90, mentre con LibreOffice è un qualcosa di più carino, graficamente curato, che ti ricorda Microsoft Office. Poi, a breve sempre se riesco a recuperare quel file maledetto, verrà fatta. Fatta sulle pagine del blog troverete una comparativa tra LibreOffice, l’ultima versione di LibreOffice e l’ultima versione di LibreOffice nella gestione e nell’apertura dei file in formato proprietario. Nella fattispecie c’è un file che utilizzavo nei vecchi confronti, era un file doc che si sminchiava completamente con LibreOffice. Così vi faccio vedere un confronto, che cosa succede se aprite un file con formato proprietario con LibreOffice e succede con OliOffice. Vi anticipo già da qui, spoiler, OliOffice ha una migliore compatibilità con i formati proprietari Microsoft e direte voi, sti cazzi, che me ne frega, se lavorate con qualcun altro che utilizza una suite proprietaria che salva i file in formati proprietari, non potete dire sti cazzi, perché se lavorate avete bisogno dell’interoperabilità e quindi avete bisogno di visualizzare lo stesso documento. Ne ha mangiato? Corretta sia da una parte che dall’altra a mio avviso quello che dovrebbero spingere in termini di sviluppo il team di LibreOffice è cercare di impegnarsi costantemente nel mantenere la compatibilità uno a uno con i formati proprietari Microsoft anche se come dicono alcuni mi hanno fatto notare in passato dice ma è una cosa difficile perché c’è una documentazione tutta quanta sgangherata e quant’altro però sotto gli occhi di tutti se aprite lo stesso doc o docx con LibreOffice e lo aprite con LibreOffice vedete che LibreOffice ve lo visualizza meglio rispetto a LibreOffice è un dato di fatto è una cosa che vado ripetendo dagli anni, da anni e tutti quando mi dicono è vero per poi scontro assicuratura voi magari lasciatemi un commento sulle pagine del blog o in calce a questo video su YouTube con la vostra esperienza di compatibilità tra i file in formati proprietari Microsoft aperti con. Suite libere comunque anche per all the office desktop editor 8.0 change log completo sulla pagina del blog non vi sto qui a leggere passo passo quello che è stato fatto trovate tutto sul blog e passiamo adesso cambiando decisamente argomento siamo alle distribuzioni linux con una notizia anzi con il solito recap mensili è quello realizzato da clement lefebvre spero di pronunciarlo bene perché visto la mia r se dovrei essere perfetto pronunciarlo questo nome che ogni consueto recappo dal mondo di linux mint quindi lo sviluppo di linux mint e soprattutto anche di cinnamon che il patrone di linux realizza ogni ogni fine mese con la fine di gennaio arrivato il recap con le ultime notizie che sono notizie basilari però sono notizie che. Vanno date la prima notizia riguarda Linux Mint 20.03 l’ultima versione dello strumento di aggiornamento che presenta i migliori eventi nella gestione dei pacchetti è stata sottoposta al backport su Linux Mint 20.03 quindi adesso se avete una vecchia versione di Linux Mint 20.03 e volete aggiornare alla 21.3 che è l’ultima potete fare in maniera più semplice rispetto a prima perché è stato effettuato il backport dello strumento di aggiornamento anche sulle versioni quelle più vecchiotte di Linux Mint sono stati poi corretti diversi bug in Mint Stick, nello screen save di Cinnamon e quant’altro ci sono poi notizie riguardanti Wayland gli sviluppatori di Linux Mint hanno scoperto che le sessioni Wayland in Linux Mint 20.3 avevano potenziali problemi con la sessione Xorg e hanno cercato di risolvere i problemi. Anzi meglio, stanno cercando di risolvere il problema e ci tengono a ricordarci che tutto questo è sperimentale quindi aspettatevi anche bug successivamente, però come consiglio che hanno dato agli utilizzatori della sessione Wayland è quello di se state sulla sessione Wayland e volete passare alla sessione XOR non dovete fare un semplice logout ma dovete proprio riavviare il sistema per evitare casini e quant’altro. Novità poi anche per quanto riguarda la versione Edge di Linux Mint 21.3 che è stata rilasciata con i kernel Linux 6.5 in questa ISO sono state risolte anche alcune regressioni come il supporto per loopback CFG e problemi che impedivano il supporto il funzionamento su partizioni EFI quando cercavate di installare tramite Rufus ci sono poi novità che ci aspettano per la prossima versione. Di Linux Mint, Linux Mint 22 avrà come nome in codice Wilma e su internet dove ho postato il posto tutti quanti hanno fatto la solita battuta Wilma, passami la clava se non avete capito questa battuta siete giovani perché questa è una battuta da vecchio, vabbè l’edizione principale di Linux Mint 22 sarà ovviamente con Cinnamon e includerà il nuovo Nemo Action Organizer che è un strumento che ci consentirà di poter organizzare meglio le azioni di Nemo in menu e sotto menu, questo strumento supporterà anche i sotto menu annidati con i menu e quant’altro ed è una, anzi è la prima prima la prima novità che ci viene spoilerata per quanto riguarda Cinnamon, la prossima versione di Linux Mint cosa ci aspetterà nei prossimi mesi lo scopriremo a fine a fine febbraio quando verrà realizzato il nuovo post. Di creamento che è febbre che magari ci darà qualche anteprima su qualche altra nuova funzionalità di Linux Mint, anche se, soprattutto su Cinnamon, non penso ci saranno grandi stravolgimenti. La cosa più grande che stanno facendo e a cui stanno lavorando in questo momento è la migrazione a Wayland, o meglio il supporto a Wayland, però sapete come sono quelli di Linux Mint, vanno proprio con i piedi di piombo, stanno, ci sguazzano, perdonatemi la parola, ci sguazzano nel vecchiume, diciamocelo, però è una cosa che comunque piace a molti di voi, quindi preferiscono, molti di voi preferiscono avere qualcosa di ben rodato anziché novità una appresso all’altra e ci sta anche questa cosa qua, se non siete malati come me di aggiornite, preferite una cosa del genere. Passiamo adesso a Kubuntu che ha deciso di assumere la sviluppatrice Scarlet Gate, per chi non la conoscesse questa sviluppatrice. Ha l’attivo più di 11 anni di esperienze nel campo dello sviluppo software, in particolar modo nello sviluppo di software libero open source, ha contribuito a Debian, ha contribuito a KDE, a KDNeo, a Netrunner, a Kubuntu in passato e anche al formato Snaps. Ebbene, Scarlet lavorerà per i prossimi tre mesi al rilascio di Ubuntu 24.04 GTS, si occuperà della preparazione a Plasma 6 e vi dico anche una notizia che non ho postato sulle pagine del blog, ma ve l’anticipo qui, magari ci metto un link in calcio a questa notizia postata sul blog, ovviamente Kubuntu 24.04 GTS non avrà Plasma 6 perché è stato annunciato proprio nelle scorse ore, quindi di default non lo troveremo, però conoscendo il team di Kubuntu, conoscendo anche a me… le intenzioni che di solito… perché quello che fanno, lo fanno di solito, fanno così, di sicuro verrà aggiunto un PPA ufficiale. Tramite il quale voi, aggiungendolo, potrete passare a Plasma 6 a vostro rischio e pericolo. Ovviamente, trattandosi di una LTS, magari la gente vorrà stare su qualcosa di sicuro, quindi la vecchia versione di Plasma. Io penso che Plasma 6 sarà sufficientemente stabile anche nelle prime versioni, però ci sta che abbiano voluto mantenersi su qualcosa di stabile. Comunque, come vi dicevo, la sviluppatrice Scarrett Gatry-Moore è stata assunta anche per preparare la migrazione a Plasma 6. E infine è stata assunta anche per riportare in vita la distribuzione, perché, sappiamo, Kubuntu in passato era una distro che era molto apprezzata dagli utenti. Io ero, qualcuno di voi se lo ricorderà, la mia vecchia incarnazione di Capitan Kubuntu. Io propinavo, cercavo di suggerire. Suggerivo a tutti quanti l’installazione di Kubuntu, C’è stato un periodo addirittura che ero diventato un fanboy di Netrunner, però con l’uscita di KD e Neon sono abbandonato Kubuntu, anche perché Kubuntu nel corso del tempo ha iniziato, diciamo così, a seguire troppo le decisioni della distro madre di Ubuntu con le snap centrica, anche la stessa cosa di proporre lo snap di Firefox, cioè a mio avviso avrebbe potuto cercare di distinguersi, almeno sotto questo punto di vista, anche perché la gente quello chiedeva, però non l’ha fatto, ma vedremo, vedremo che cosa farà Scarlet Gate Remover, quale sarà il suo zampino, dove andrà, diciamo così, a mettere mano per cercare di portare in vita la distribuzione, quali saranno le decisioni che cercherà di suggerire agli sviluppatori di Kubuntu. Comunque il suo primo compito all’interno di Kubuntu sarà quello di migrare l’installer di sistema a Kalamars, perché? Kubuntu finalmente ha deciso di… Adottare Caramares, Caramares lo conoscete tutti quanti, è un installer super calodato, lo trovate su praticamente tutte le distro basate su Arch, utilizzano Caramares, è rodato, è un installer che funziona, funziona bene, ha anche alcune opzioni particolari durante l’installazione che vi consentono di andare a personalizzare di fino l’installazione, le partizioni e quantità, quindi apprezzo questa scelta di Kubuntu. E poi, come ho ripetuto anche sul blog, la sviluppatrice, questa sviluppatrice è anche già, diciamo così, è stata già coinvolta in altre migrazioni a Caramares, quindi non dovrebbero esserci troppi intoppi per Kubuntu 24.04.ets, quindi vedremo come si, che cosa succederà nei prossimi mesi. Io faccio il tifo per Kubuntu che magari ritorna a essere una buona distro. E parlando sempre di desktop environment, c’è un nuovo articolo di Black Codec che è stato pubblicato fresco fresco questa mattina, un giorno sette, seguendo questa puntata del podcast nel giorno della pubblicazione. Black Codec è andato ad analizzare e a comparare i due desktop environment gerie e minimali per vedere se effettivamente possono causare per l’uso di tutti i giorni. I due desktop environment sono LXQT e LXDE. E il sistema operativo che è stato scelto come base è l’ultima versione di Fedora, ovvero Fedora 39. Andatevi a leggere la sua comparativa, andate a leggere tutte quante le sue considerazioni e fatemi sapere voi che cosa ne pensate. È davvero una bella comparativa. Infine, l’ultima notizia di questa puntata, di questa 168esima puntata del podcast di Marcos Box riguarda l’arrivo del podcast di Marcos Box, sulla piattaforma. Castopod.it. Castopod.it è una istanza italiana del progetto di podcast sociale della community di Mastodon.1, che è una delle istanze di Mastodon, e che va a raccogliere una serie di podcast che potete ascoltare su questo servizio. Offre anche la possibilità di hostare i propri podcast. Marcos Box rimane per adesso sul suo hosting ex-podcaster di Spotify. A voi non cambia niente, è soltanto un modo in più per seguire i podcast di Marcos Box. Se volete potete seguirlo anche dalla pagina di Castopod.it e interagire direttamente commentando. Grazie per aver guardato il video, vi ringrazio per avermi seguito e vi ringrazio per avermi seguito. Appunti riguardo questa scelta mi sono state fatte notare su diverse cose su mastro dal punto 1 io sono estraneo tutti questi queste discussioni che ci sono all’interno della community di massone io mi sono iscritto al mastro 1.1 semplicemente perché all’epoca mi sembrava quello più attivo visto anche diversi diversi influenza diciamo così che erano avevano un’istanza lì su mastro 1.1 e poi quindi mi sono accodato non seguo tutte le vicissitudini tra i vari tra i vari istanze di mastro non vuoi magari se avete qualche informazione in più lasciate un commento comunque ringrazio castropod.it per avermi selezionato perché è una attualmente si accede tramite invito hanno reputato il mio blog degno di attenzione e hanno deciso di includermi anche su loro piattaforme ma pare se gli ho creato anche una serie di problemi che non vi immaginate perché non si riusciva a impostare. Importare il podcast dal feed rss perché io come sapete io sono una calamita per i bug anche in questo caso ho portato bug anche sul casto potremmo dovuto scomodare anche lo sviluppatore principale di casto pod per cercare di capire lui aveva capito più o meno qual era la cosa anzi mi aveva detto che qual era la puntata specifica che causava problemi e indovinato un po anche anche andando a mettere risolvere il problema come come mi era stato suggerito dal potere di castro poteva lo stesso e ho dovuto cancellare il trailer del podcast marcos box perché se tengo attivo il trailer del podcast marcos box su su podcaster si baga importazione quindi non funziona il caricamento delle puntate lo fa soltanto sul castro pod perché altre piattaforme se ne fregano altamente non lo so speriamo che lo sviluppatore di castro pod. Riesca a trovare una soluzione per risolvere questo problema, però per adesso ho dovuto io togliere il trigger, anche se non è che chissà che cosa era questo trigger, è una sciocchezza che avevo registrato per i nuovi iscritti, e vabbè penso di aver detto tutto, anzi si ho detto tutto, per adesso non ci sono altre notizie, come sempre vi invito a seguirmi numerosi, mi trovate sui social facebook, x, youtube mi trovate sui principali piattaforme di podcasting, mi trovate sul mio profilo personale di linkedin mi trovate su masternode, mi trovate su telegram dove sono attivo, un canale telegram dove vengono postate le notizie la community telegram dove potete iscrivervi e commentare le notizie, parlare di tutto quello che vi interessa perché non è una di quelle community dove si parla soltanto di linux, qua potete parlare di tutto, è cazzeggio libero trovate poi il canale telegram delle offerte amazon, che potete utilizzare per supportare il blog acquistando da uno dei link. 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Non vi preoccupate, non mi sono dimenticato della questione dei… Della trascrizione della puntata che ho avuto casini e quindi non ho avuto tempo di darmi, però vi giuro che arriverà vi risolverò tutto sicuro ciao ciao.

Marco Giannini

Quello del pacco / fondatore di Marco’s Box