Desktop Environment leggeri: LXQt e LXDE
Oggi andremo ad analizzare e comparare due desktop environment leggeri e minimali per vedere se effettivamente possono calzare per l’uso di tutti i giorni.
Ho voluto confrontare due soluzioni molto simili ma allo stesso tempo diverse, parlo dei due desktop environment LXQt e LXDE, per avere una base comune ho utilizzato la stessa macchina con Fedora 39.
Non mi soffermerò sulla distro in se che è già stata analizzata da Luca, anzi andatevi a rivedere la sua guida post installazione davvero ben fatta, ma andrò a raccontarvi la mia esperienza d’uso dei due environment come postazioni di lavoro.
Una piccola premessa, non ho svolto sulle 2 configurazioni le mie tipiche attività lavorative, poiché occupandomi principalmente di sviluppo un ambiente varrebbe l’altro, ma ho spostato su questi due desktop environment tutte le attività a corredo che spesso sono costretto a fare (documentazione, navigazione web, film, call etc) sperando di ricalcare più fedelmente un utilizzo tipico dell’utente medio.
LXQt
LXQt è un desktop environment leggero basato su Qt che nasce dalla fusione del progetto Razor-qt e un porting iniziale di LXDE alle librerie Qt (LXDE-Qt) da cui eredita il file manager PcManFm-qt e altri tool.
Come per il corrispettivo GTK (LXDE) non ha un “suo” window manager ma solitamente è consigliato OpenBox, infatti entrambi forniscono una sessione openbox ad hoc (tramite file di configurazione).
L’aspetto iniziale è abbastanza semplice ma abbastanza piacevole, giochicchiando con le varie impostazioni è possibile modificarne l’aspetto agevolmente fino a ottenere mix piacevoli, qui nello screenshot ho provato a riprodurre qualcosa di simile al vecchio ubuntu:
Come potete vedere il consumo di ram è si contenuto ma non di certo ai livelli di TDE di cui avevo parlato la volta scorsa, parte dei consumi sono legati alla barra in basso (plank) e al compositor (xcompmgr) ma soprattuto dal gestore di aggiornamenti (dnfdragora), infatti rimuovendoli si guadagno un dentinaio di mb:
Consumo senza applicazioni in esecuzione |
Come si vede siamo buoni buoni un 50% in più rispetto a TDE il che rende LXQt ancora un desktop appetibile per quei computer con poche risorse ram ma allo stesso tempo valorizza ancor di più Trinity che continua a detenere il podio del desktop environment Qt più “leggero” (almeno al momento).
Per quanto riguarda le integrazioni funziona tutto piuttosto bene sia applicazioni Qt che GTK si integrano bene, così come anche le applicazioni flatpak:
Diciamo che è un de che ha bisogno di qualche customizzazione a mio avviso per renderlo gradevole e sotto questo aspetto Fedora forse è la distro meno indicata da valutare ootb in quanto lascia il tutto molto raw e quindi poco “appetibile” per l’utente che scappa da soluzioni di altri os (cof cof microsoft). In tal senso in generale il desktop environment mi è sembrato però molto (anzi direi troppo) old style, la mancanza di una dock o della funzionalità di “pin” delle applicazioni sulla barra è veramente disarmante (si possono creare dei launcher ma qui sembra di esser tornati a windows xp), il menu che ha una funzione di ricerca minima limitata solamente alle applicazioni e decisamente poco funzionale, la ricerca rimane valorizzata nel campo menu quindi a meno di sbiancarlo non si vedranno altre applicazioni chiudendolo e riaprendolo o cliccando su un’applicazione.
Diciamo quindi che è un desktop environment carino ma che secondo me non balla, non è così “leggero” rispetto alla concorrenza e ha decisamente delle funzionalità in meno o implementate in maniera minimale quasi come se fosse stata messa la funzionalità in alpha e lasciata così perché tanto non interessa a nessuno completarla.
LXDE
LXDE era il desktop environment leggero per antonomasia, ispiratosi a un progetto simile chiamato KDE-Light che pochi conosceranno ma che faceva uso del pannello fbpanel e di KWIN (ai tempi di KDE3 quindi senza tutto plasma a contorno) per fornire un’esperienza desktop funzionale e leggera… Ok mi è scesa nuovamente la lacrimuccia, scusate…
Dicevamo LXDE era il de leggero per antonomasia, costituito principalmente dalle componenti LXPanel e PcManFm affiancate, come per il suo successore, dal window manager OpenBox.
Come per LXQt ho utilizzato una configurazione simile così da poterle paragonare a livello di consumi, di seguito uno screenshot del desktop utilizzato su LXDE:
Come potete vedere ho riprodotto la medesima configurazione sui sistemi ma a differenza di LXQt su LXDE plank sembra impattare molto meno, è un fatto curioso che ho testato più volte avviando la sessione con e senza e la differenza sulla ram è veramente banale parliamo di pochi mb:
Senza plank |
Non so se sia un bug di plank o cosa ma diciamo che influisce ben poco sull’esperienza complessiva. Notiamo subito che rispetto a LXQt l’utilizzo di ram è leggermente inferiore (si attesa intorno ai 650mb senza dnfdragora xcompmgr e plank, è incredibile quanto consumi dnfdragora) ma resta comunque comparabile.
A differenza del fratello minore (LXQt è più giovane 😜) le personalizzazioni sono molto più limitate, almeno per quanto riguarda le componenti specifiche, ad esempio lxpanel pur supportando la trasparenza nella barra non la supporta nei bottoni che restano comunque colorati in base al tema utilizzato.
Il menu non ha una funzione di ricerca e giusto per dovere di cronaca LXDE può essere considerato quasi deceduto, anche il porting sperimentale GTK3 sembra essere quasi abbandonato.
L’integrazione delle applicazioni comunque funziona perfettamente, sia per le app GTK3 che GTK2 che Qt e flatpak:
Per il resto che dire, gira come dicono loro sul sito, ricorda molto l’esperienza utente pre windows xp ma per il resto nel 2024 non lo trovo funzionale, per carità ci si può fare tutto ma ti da sempre quella sensazione di vorrei ma non posso che a mio avviso non ne giustifica l’utilizzo se non proprio in casi estremi, dove però lo ribadisco ad oggi Trinity vince ancora per utilizzo di risorse.
Conclusioni
Per quanto riguarda questa panoramica dei DE e delle soluzioni per così dire leggere cambia ben poco rispetto a quanto detto la volta scorsa, TDE resta ad oggi la soluzione testata migliore per chi ha poche risorse (parliamo sempre di desktop environment completi) seguita da LXQt. LXDE la lascerei nel dimenticatoglio dove l’hanno relegata i suoi dev.