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Il podcast di Marco’s Box – Puntata 166 (ora con video!)

Nuova puntata del podcast di Marco’s Box, come sempre dedicata a commentare le principali notizie della settimana (circa) appena trascorsa. Buon Ascolto ma anche buona visione in quanto questa è una puntata speciale con video! Ebbene si, potete vedere il mio bel faccione sul canale YouTube @quellodelpacco.

 

Trovate la puntata su SpotityGoogle PodcastsAnchorApple Podcast, CastboxTuneIn, Amazon MusicAmazon Alexa e YouTube. In alternativa, per ascoltarla sul vostro player preferito, potete aggiungere il seguente feed. Oppure potete ascoltare la puntata tramite il player integrato nella pagina 🙂

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E ora la trascrizione della puntata realizzata con l’intelligenza artificiale:

Amici del software libero open source, benvenuti o bentornati in questa 166° puntata del podcast di Marcos Box. La prima puntata del 2024, nonché la prima puntata sperimentale con video, perché come potete vedere se mi seguite da YouTube, c’è il video, c’è la ripresa di questo bel faccione che ho io e dello schermo del computer, in modo tale, diciamo così, da annoiarvi meno quando visualizzate la puntata su YouTube e in modo tale da vedere anche gli screenshot, perché visto quando faccio le puntate del registro, le puntate del podcast, spesso vi parlo di nuova funzionalità, nuovo design e quant’altro, poi vi rimando sempre al sito e sembra un po’ una cosa un’inforzatura, però è così, se mi guardate su YouTube vedete anche quello che vi sto dicendo. Sto gesticolando troppo, lo so, sto gesticolando. Sto gesticolando troppo, lo so, sto gesticolando. Il bordello che c’è qua dietro, c’è la libreria con le cose di lavoro che devo prima o poi sistemerò, credo, forse mai. Concettatevi sulla parte arancione, da che parte, non lo so, che c’è la tenda che magari è più rilassante. Vabbè, vabbè, comunque, bando alle ciance e apriamo la puntata. La prima notizia di questa puntata riguarda una notizia riguardante Apple, che a quanto pare non gli piace tanto Firefox. Che cosa è successo? Ho scoperto questa notizia tramite Reddit. Quando provate ad accedere al sito internet school.apple.com, mediante Firefox, vi viene fuori un messaggio di errore che vi avvisa che state utilizzando un browser non supportato. Qui lo potete vedere. Stai utilizzando un browser non supportato, oppure stai visualizzando questo sito su un dispositivo mobile. Passa a un browser supportato. E quali sono i browser supportati da Apple? Chromium, quelli basati su Chromium, quindi Google Chrome e Microsoft Edge. E? Safari. Sì. Utilizzate Firefox, a me dispiace, non potete utilizzare il servizio. Il problema è stato segnalato molteplici volte sin da 2019, ma a quanto pare ad Apple non interessa, quindi non c’ha intenzione di perdere tempo a supportare Firefox. Evidentemente non c’hanno abbastanza sviluppatori per potersi a fare dei test sulla piattaforma, per testarlo su Firefox. Cioè, non lo so, una notizia del genere mi lascia alquanto sconvolto. Tra parentesi, come viene fatto notare anche da alcuni lettori con alcuni commenti che sono stati postati sul blog, c’è una normativa statunitense di cui vi ho parlato anche, vedete, lo scorso 6 dicembre, ovvero c’è una normativa statunitense che dice che tutti quanti i browser che superano il 2% di market share, secondo le statistiche del sito analytics.org, uso.gov, devono essere supportati. Browser che superano il 2% dalle amministrazioni pubbliche e di conseguenza anche da chi fa lavoro con le amministrazioni pubbliche statunitensi e in questo caso è una piattaforma dedicata alla scuola e penso, credo, che debba essere supportata al pieno, quindi sono tecnicamente anche sanzionabili quelle di Apple, però se ne sbattono. Io resto sconvolto da questa notizia perché sapete bene che ultimamente sono diventato ancora di più un Firefox fanboy e vedere questo cosa mi rattrista. Voi che cosa ne pensate? Perché viene fatto questo? Firefox lo utilizzate? Utilizzate ancora Firefox, vero? Spero di sì per voi perché se non utilizzate Firefox siete delle brutte persone. Ma restiamo in tema Firefox con un’altra notizia, o meglio con una video recensione che ho pubblicato sulle pagine del blog nella quale vi spiego un’altra cosa. Con un breve video, come è possibile utilizzare l’estensione Firefox Translations, quindi l’estensione che Mozilla ha sviluppato grazie al supporto finanziario dell’Unione Europea che consente di avere la traduzione automatica locale delle pagine web, quindi senza che i vostri dati passino attraverso i server di Google oppure di Microsoft. Questa estensione è stata recentemente anche integrata all’interno di Firefox, quindi sulle ultime versioni di Firefox, come potete vedere, c’è la possibilità di cliccarci sopra per poter utilizzare la traduzione delle pagine web integrate nel browser. Però lato mobile questo non accade. Perché non accade lato mobile? Semplicemente perché Mozilla ancora non ha deciso di integrare il codice all’interno di Firefox, per Android. C’è però un workaround che vi consente di poter installare… Questa estensione è anche su Firefox per Android ed è di una semplicità disarmante. Si tratta semplicemente di andare mediante Firefox per Android sulla pagina dell’estensione di Firefox Translations, attivare la visualizzazione desktop del sito e grazie a quel piccolo trucchetto far credere al portale di Mozilla dedicato agli addons che stiamo navigando da un dispositivo desktop e possiamo installare l’estensione. L’estensione funziona, l’ho provata su Firefox per Android sul mio dispositivo e non sbaglia un corpo, non ci sono problemi di sorta. Quando verrà integrato tutto questo all’interno del browser non si sa perché Mozilla ancora non si sta sbilaggiando al riguardo. Io spero che questa funzionalità arrivi quanto prima all’interno del codice direttamente di… di Firefox per Android, magari anche con una interfaccia leggermente ridotta. Visitata, perché attualmente l’estensione mostra un quadratino con i simboli per la traduzione in basso a destra, quindi visivamente quel pulsantino flottante non è tanto simpatico da vedere, sarebbe bello magari integrarlo tramite un pulsantino nella barra dell’indirizzo o quant’altro, quindi forse è per questo, forse stanno ancora lavorando per poter aggiungere una cosa del genere all’interno del codice, ma chi lo sa. Comunque, se utilizzate Firefox per Android e volete il traduttore, potete farlo, potete installarlo grazie alla guida che ho postato, quindi fatemelo sapere se vi piace, se utilizzate anche voi Firefox su Android. E adesso cambiamo decisamente il registro e passiamo ai desktop environment con una notizia riguardante KDPlasma 6, perché è disponibile finalmente la regolazione Race Candidate 1 di KDPlasma 6 che si porta anche. Che è l’aggiornamento a KDE Frameworks 6 e KDE Gear 24.02. Come per le versioni Alpha e Beta, si tratta di una anteprima destinata agli sviluppatori beta test, quindi se volete qualcosa di stabile, continuate a rimanere sul ramo stabile di KDE Plasma e lasciate l’utilizzo di questa versione sperimentale a chi magari sa come risolvere alcuni piccoli intoppi che potrebbero nascere dall’utilizzo di KDE Plasma 6 Release Candidate. Se però siete in grado di mettere mano e siete in grado anche di segnalare, di contribuire in questa maniera al miglioramento di KDE Plasma, in modo tale da avere una regolese di KDE Plasma quanto più stabile possibile il giorno del riace, beh, iniziate a installarla, potete utilizzare KDE Neon nel ramo unstable, dicevo, non si tratta… Iniziate a installarla e a provarla. Testarla e aiutateci a rendere KDE Asma stabile al punto giusto in tempo per la data di rilascio che verrà fra una cinquantina di giorni. E parlando adesso di un altro desktop environment, parliamo di Cosmic Day. Che te sei attivata tu? Vedete, io delle volte faccio le registrazioni nel pod che se mi devo interrompere perché si attiva Alexa, che non ho capito perché si è attivata in questo caso. Grazie. Armati, Alexa stop stavo sbisbigliando sottovoce qualche cosa, vabbè dicevo, parliamo di Cosmic Day, parliamo del desktop environment scritto in Rust che vedremo sulle prossime versioni di System 76 perché ci sono state due notizie riguardanti a questo nuovo desktop environment, la prima è un’anteprima passatemi il termine passatemi il gioco di parole dei due temi principali, la variante Dark e la variante Light di Cosmic Day, qui potete ammirare la variante Dark e potete ammirare alcune applicazioni come il file manager le impostazioni di sistema l’editor di testo non mi ricordo che cos’era guarda subito a leggere dove sta, dove sta, dove sta ah, è l’emulatore del terminale, non c’è proprio niente un emulatore del terminale, effettivamente adesso qua magari lo vedete bene che dirà i due temi. Non mi paiono molto carini o meglio li trovo un pochettino troppo contrastati vedete questo pino qua azzurrino sul cruso nero mi fa troppo effetto neon non lo so non li trovo tanto gradevoli per l’occhio secondo me è un gandare stancato magari su questo tema dark con questa combinazione di colori con questa palette di colori predefinita degli accenti potrebbe essere utile su che ne so se vi trovate su uno schermo OLED però su uno schermo normale non lo so a me mi dà un po’ fastidio quelli di Cosmic anzi meglio quelli di Pop OS non sono mai stati bravi a scegliere le palette di colori perché anche la versione attuale di Pop OS anche il tema attuale di Pop OS è un pochettino bruttarego da vedersi però c’è ampio spazio di meravigliamento comunque c’è la possibilità di scegliere anche gli accenti vedremo dal vivo giocando con gli accenti se ragazzi. Migliore. Comunque a me non mi pare tanto carina. E l’altra notizia riguardante Cosmic Day è che la versione Alpha di Cosmic Day arriverà entro fine marzo 2024, quindi l’annuncio è stato fatto pubblicamente da System76. Se tutto andrà per il verso giusto arriverà la versione Alpha entro la fine di marzo. Una volta poi compiuto questo step si potrà lavorare per rilasciare la nuova versione della distro basata su Ubuntu 24.04 durante l’estate. Quindi siamo lì. Mancano ormai pochi mesi per poter finalmente metterle le mani su Cosmic Day. Io voglio provare questo ambiente desktop perché sono fiducioso che una riscrittura da zero fatta come si deve di un desktop environment sfruttando le tecnologie moderne, che è una riscrittura da zero fatta come si deve di un desktop environment sfruttando le tecnologie moderne, che è una riscrittura da zero fatta come si deve di un desktop environment sfruttando le tecnologie moderne, possa dare i suoi frutti, possa produrre qualcosa di buono. A parte. Discutibile il gusto estetico degli sviluppatori di Cosmic Day. Quali sono le novità che ci sono state postate nel post da parte degli sviluppatori di Cosmic Day? La prima riguarda il terminale, che è dotato di rendering bidirezionali, come potete leggere, quindi da S a S a S a S, a Temi Desktop, i sintassi e il rendering GPU, quindi il motore di terminale promette bene. Le altre novità, adesso è che Cosmic Day è disponibile anche su NixOS, quindi un’altra distribuzione che ha dei sviluppatori molto bravi. Il tool dello screenshot in fase di lavorazione, c’è in fase di lavorazione anche l’applet per il tiling, quindi che potete vedere qui, con tutte le impostazioni. Che dice più? Cosmic App. Applet, icons e sviluppatori stanno anche… Stanno lavorando, provando alcuni design per le icone per le nuove applicazioni, stanno lavorando anche all’on-screen display, e vabbè, insomma, andatevi a leggere l’articolo che trovate pubblicato sulle pagine del blog, dove ci sono tutti quanti screenshot, nel caso non state guardando la videopuntata. Fatemi sapere poi che cosa ne pensate di CosmicDex, se vi piace, se lo trovate un desktop environment utile, bello, moderno, insomma, lasciate un commento. E restando poi sempre in tema Ubuntu, perché vi ho parlato che la prossima versione di Pop!OS sarà basata ovviamente sulla prossima GTS di Ubuntu, la 24.04, c’è una notizia che è proprio arrivata a Celserino, non era stata ben letta da… Dalla parte, diciamo, dei blogger che si occupano di raccontare notizie riguardanti il mondo del Linux e dell’open source e del software libero, perché all’inizio era passato un po’ in sordina, però c’è una bomba lanciata da. Mark Shatterworth che ha annunciato che Ubuntu 24.04 LTS, nome in codice Nobel Numbat sarà una distribuzione con supporto per 12 anni quindi con supporto stesso per 12 anni sino al 2036 sì, avete capito bene 12 anni di aggiornamenti non solo dei componenti principali quindi con solo tutto il pacco software e sempre stando alle dichiarazioni di Mark anche alcune versioni precedenti potranno ovviamente sempre che TSE beneficeranno di questo supporto esteso, per poter avere il supporto esteso di 12 anni però bisogna iscriversi a Ubuntu Pro che però fortunatamente è gratuito per l’utilizzo personale, almeno fino adesso è gratuito per l’utilizzo personale quindi di fatto lo potete utilizzare nella vostra piccola azienda oppure se ci lavorate e siete un’azienda da un solo uomo comunque potete utilizzare gratuitamente e quindi avere un supporto per 12 anni 12 anni è un’eternità per una distribuzione. Linux. È un impegno grosso quelli che si stanno assumendo, quelli di Canonical. Chissà se ripagherà in termini di quote di adozione di Ubuntu, perché manco Red Hat se non ricordo. Red Hat mi sembra pure una cosa simile che può offrire con il supporto stesso a pagamento. È una grande cosa per Canonical, un grande impegno. Bravo Mark che lancia questa bomba in un momento come questo, dove c’è poco interesse per Ubuntu, perché viene criticato continuamente Ubuntu, lo sapete, per alcune delle sue scelte come la scelta di essere una distro votata agli snap e quant’altro, ed è anche una distro che è votata alla rottura con le altre community, perché però l’agenda è sotterrita alla fine, sempre Ubuntu è in strada. Infine, chiudendo la parte dedicata alla a questi. Agli aggiornamenti e alle distribuzioni è stata rilasciata anche Linux Mint 21.3, nome in codice Virginia, l’ultima release di Linux Mint basata su .22.04 GTS. La principale novità di questa nuova versione di Linux Mint è che questa distribuzione, questa versione avrà a, anzi, Cinnamon 6.0 che introduce il supporto sperimentale a Wigan. È presente una sessione sperimentale a login che potete utilizzare per provare, per provare Cinnamon con Wigan. L’altra novità riguarda il supporto per le azioni al Fire Manager Nemo, realizzabili sia dagli utenti, quindi installabili a modo di spezie, aggiornamenti per l’applet sonore e quello energetico, infine il supporto per le immagini AVIF. Infine c’è anche un’altra cosa che non avevo, non ho scritto nell’articolo, però è una cosa da citare, vediamo se si apre. Riguarda, ve la faccio vedere, ok. Finalmente, lo cavolo sta. Sotto sotto ecco qua che che che dove sta dove sta dove sta vabbè praticamente che hanno ripristinato finalmente il supporto a ecco qua al secure boot perché con le vecchie versioni era stato interrotto per alcuni bug problemi di compatibilità adesso finalmente hanno reintrodotto il supporto completo al secure boot se non ricordo mai durante l’installazione vi fa fare una cosina al primo avvio che per abilitare il secure boot però è una procedura tutta automatica meno male che l’hanno reintrodotto perché molte persone utilizzano secure boot magari perché hanno il dual boot e quant’altro. E concludiamo questa puntata con una notizia che interesserà ad alcuni di voi, non è che interesserà a molti di voi, riguardante OpenWRT, che sta per rilanciare il suo primo router. E che cos’è? OpenWRT, lo conoscete, è un firmware che si può installare su diversi router open source e nel 2024 il progetto OpenWRT compie 20 anni e ha deciso per festeggiare questo anniversario di fare questo grande annuncio sulla mailing list del progetto, ovvero di quello di lanciare il suo primo router. Quindi un router completamente compatibile, progettato, secondo… che pubblicità che mi escono qua sotto, riscontramente di frase, bellissimo. E dicevo, scusate l’interruzione voi… E sentite l’audio, soltanto l’audio, vi siete persi una pubblicità che mi ha perso sul blog, che è tremenda. Dicevo, questo router è completamente compatibile con… OpenWrt, quindi scritto per essere, o meglio, realizzato per essere completamente compatibile, è un progetto di cui la community di OpenWrt ha iniziato a parlare per la prima volta addirittura nel 2017 e finalmente si è concretizzato. Qui trovate tutte quante le specifiche hardware di questo router, i SOC, un Mediatek MT7981B con modulo Wi-Fi sempre della Mediatek, un Gigabyte di RAM DDR4, una memory flash da 128 NAND, scusate, mi stavo impappinando, da 128 MB, che non so per far solo sbagliare a copiare il testo, due porte Ethernet, una porta USB 2.0, vabbè, andatevelo a spucciare tutte quante le specifiche, che ve l’ho scritto apposta, perché se siete nerdi di queste cose potete dire di queste cose. Io mangio a parte di queste cose, non ho la capacità. Tecnica di dire se sono buono o no. Molti mi hanno detto che sono delle specifiche comunque discrete per questo router, a parte alcune critiche che ho letto nei commenti sui vari social dove posto le notizie del blog mi hanno criticato la presenza di soltanto due porte ethernet che si dice che sono un po’ pochine. Altri mi hanno fatto notare che ormai la maggior parte dei dispositivi ci si connette tramite wifi, non vi so dire se è una cosa buona o una cosa sbagliata questa cosa qui, magari se voi siete più tecnici, se ci capite di più, fatemi questa cortesia, andate a lasciare un commento sotto l’articolo. Il prezzo di questo dispositivo sarà di circa 100 dollari, non verrà venduto direttamente da OpenWrt per ovvi motivi, però ci si affiderà a terzi che gestiranno la disponibilità. La distribuzione, la vendita e poi una parte del ricavato. Verrà donato a OpenWrt e questo denaro verrà utilizzato per coprire le spese di hosting oppure magari organizzare un summit di OpenWrt. Quindi hanno deciso di gestirselo in questo modo ed è anche, hanno fatto a mio avviso, bene. Con questa ultima notizia si conclude qui questa 166° puntata del podcast di Marcos Box, la prima sperimentale in video, la prima del 2024. Come sempre vi ricordo che potete seguirmi sulle principali social, quindi Facebook, X, YouTube, su tutte e quante le piattaforme di podcasting, mi trovate anche col profilo persone su LinkedIn, mi trovate su Mastrono, mi trovate su Telegram con tre canali. Il canale principale, la community Telegram e il canale Telegram per le offerte Amazon che potete utilizzare per supportare il blog. Adesso anche un simpatico pinguino che potete vedere adesso sulla destra, cliccandoci da sopra vi si aprirà direttamente la pagina Referral. Per poterlo utilizzare. Qui sta utilizzando il mio codice Referral, quindi è più semplice da utilizzare. Infine vi ricordo che potete seguire la mia pagina, Ricordo che se volete supportare il blog potete farlo anche acquistando una VPN, magari acquistando NordVPN che è diventato partner del canale. Quindi nella scorsa puntata già abbiamo avuto una piccola sponsorizzazione, prossimamente vedrete alcuni articoli di approfondimento dedicati a NordVPN. Con questo è tutto, lunga vita e prosperità a tutti quanti, ci riascoltiamo la prossima settimana nella prossima puntata del podcast di Marcos Box, oppure ci rivediamo. Ciao ciao!

Marco Giannini

Quello del pacco / fondatore di Marco’s Box