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Il podcast di Marco’s Box – Puntata 159

 

Nuova puntata del podcast di Marco’s Box, come sempre dedicata a commentare le principali notizie della settimana (circa) appena trascorsa. Buon Ascolto ma anche buona lettura in quanto da oggi è disponibile la trascrizione integrale della puntata!
Trovate la puntata su SpotityGoogle PodcastsAnchorApple Podcast, CastboxTuneIn, Amazon MusicAmazon Alexa e YouTube. In alternativa, per ascoltarla sul vostro player preferito, potete aggiungere il seguente feed. Oppure potete ascoltare la puntata tramite il player integrato nella pagina 🙂

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L’audio trascrizione della puntata

Amici del software libero e open source, benvenuti o bentornati in questa centocinquantanovesima puntata del Podcast di Marco’s Box. Ho comprato un tappetino nuovo per mouse e tastiera e l’odore che emana mi fa percepire la lingua amara, secondo voi ci arrivo alla prossima puntata del podcast?

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E rieccoci qui in questa nuova puntata del Podcast di Marco’s Box a commentare con voi le principali novizie dal mondo del software libero e open source. In questa puntata parleremo di una vittoria per i sostenitori delle libertà digitali e della tanto attesa nuova versione di Fedora.

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Apriamo questa puntata così come era stata aperta la precedente ovvero parlando del rilascio di Fedora 39 che è finalmente disponibile per il download. Come saprete il rilascio di questa versione era stato posticipato a causa della scoperta di alcuni bug dell’ultimo minuto che fortunatamente gli sviluppatori sono riusciti a risolvere in poco tempo.

Quali sono le novità? Quella più interessante riguarda l’edizione principale di Fedora grazie all’arrivo di GNOME 45 che si porta dietro una serie di miglioramenti alla prestazioni e all’usabilità del desktop, fra cui un nuovo switcher per lo spazio di lavoro e un visualizzatore di immagini migliorato.

Ovviamente sono stati aggiornati anche i desktop environment delle spin con ufficiali. Spesso mi viene chiesto un parere sulle spin ufficiali, per capire se sono o meno, in termini di stabilità, all’altezza rispetto all’edizione principale. Da quel che posso dire, per esperienza personale, le trovo buone per l’utilizzo di tutti i giorni e conosco diverse persone che utilizzano regolarmente la versione con KDE Plasma. Quindi pensateci, Fedora non è solo GNOME.

Vi segnalo inoltre che questa nuova versione di Fedora introduce una edizione speciale con Budgie Desktop di tipo atomico in stile Fedora Silverblue.

Ovviamente come sempre per maggiori informazioni vi rimando all’articolo dedicato sulle pagine del blog.

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Restando in tema distribuzioni Linux passiamo adesso a parlare del futuro di elementary OS in quanto, Danielle Foré, la sviluppatrice principale del progetto, ha postato sul blog ufficiale della distro, alcune info su elementary OS 8.

La prossima major release di elementary OS sarà basata su Ubuntu 24.04 LTS e, se tutto andrà per il verso giusto, verrà rilasciata verso ottobre 2024. 

Tre sono le novità principali attese per OS8. 

La prima è di certo la più importante e riguarda l’arrivo del pieno supporto a Wayland. elementary OS 8 utilizzerà Wayland per impostazione predefinita. Gli sviluppatori sono ormai da tempo al lavoro su questo importante cambiamento e già da ora, i partecipanti al programma di Early Access, possono testare la  sessione Wayland di Pantheon. Wayland consentirà agli sviluppatori di migliorare le prestazioni, la sicurezza delle applicazioni e supportare configurazioni di display più complesse, come le configurazioni multi monitor a DPI misti.

La seconda novità riguarda la dock di sistema. OS 8 utilizzerà una nuova applicazione per la dock scritta in casa abbandonando, dopo anni, la cara vecchia e buggata Plank. Il motivo è presto detto: Plank si basa su librerie vecchie, ha problemi con alcune applicazioni sandboxate ed infine non è compatibile con Wayland. Quindi il cambiamento si è reso necessario.

L’ultima novità, non meno importante delle altre, è la transizione alle GTK 4. La transizione alle GTK4 è iniziata nell’ambito del ciclo di sviluppo di OS 7 e attualmente già diverse applicazioni sono scritte con le GTK4. Questa transizione continuerà nel ciclo di sviluppo di OS 8 dove sono stati pianificati e realizzati diversi porting. La transizione alle GT4 ha richiesto alcune riscritture piuttosto importanti di alcuni componenti e si collega in modo sostanziale alla preparazione di Wayland. Grazie al lavoro di riscrittura sono stati corretti diversi vecchi bug, migliorate le prestazioni e risolti problemi di accessibilità. Quindi potete aspettarvi un Pantheon notevolmente migliorato in ogni area come parte della transizione a GTK 4.

Voi cosa ne pensate di elementary OS? Qualcuno di voi la utilizza come distro principale? Fatemelo sapere nei commenti.

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Parliamo ora di LXQt, il desktop environment leggero basato sulle Qt che viene leggermente bistrattato da parte dei pinguini che a lui preferiscono di solito soluzioni basate sulle GTK. 

Per tutti i suoi utilizzatori ci sono due buone notizie. La prima riguarda il rilascio della versione 1.4.0 che va a migliorare diverse componenti base di LXQt come il file manager, il terminale, il visualizzatore di immagini e la gestione del DBUS.

L’altra, che è la più importante, riguarda il futuro del desktop environment, Gli sviluppatori di LXQt hanno annunciato di star lavorando al porting alle Qt 6. Se tutto andrà per il verso giusto vedremo la prima versione di LXQt basata sulle Qt 6 durante il 2024. 

Voi lo utilizzate LXQt? Fatemelo sapere nei commenti.

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Prima del break di puntata passiamo ad un interessante notizia che riguarda il progetto GNOME. La GNOME Foundation riceverà un finanziamento di ben 1 milione di euro da parte del Sovereign Tech Fund (di sicuro avrò sbagliato la pronuncia). Il finanziamento è volto a modernizzare la piattaforma, migliorare gli strumenti e l’accessibilità e supportare funzionalità di interesse pubblico. 

Il fondo è finanziato dal Ministero federale tedesco per gli affari economici e l’azione per il clima e, ha già supportato altri grandi progetti come WireGuard, OpenSSH e Fortran. Il fatto che il fondo voglia investire anche in GNOME è un segno di riconoscimento al lavoro svolto in oltre 25 anni dal progetto GNOME. GG per GNOME.

Se il ministero tedesco è in ascolto, ora date qualche cosa anche a KDE perché anche lei ha bisogno del giusto affetto economico. Poi se vi avanza qualche spiccio e volete darlo a me, sto qua.

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Cambiamo argomento e passiamo a parlare di software libero. Gli sviluppatori di GIMP, il noto programma open source e multi piattaforma per l’editing di immagini, hanno annunciato il rilascio di GIMP 2.10.36, quella che probabilmente sarà l’ultima versione della serie 2.10, in quanto gli sviluppatori stanno lavorando alla prossima versione 3.0.

Innanzitutto, GIMP 2.10.36 introduce il supporto per i formati di palette Adobe Swatch Exchange (ASE) e Adobe Color Book (ACB), che vi permettono di importare ed esportare una vasta gamma di colori predefiniti, molto utili per creare armonie cromatiche e scegliere le tonalità giuste per i vostri progetti.

Inoltre, GIMP 2.10.36 aggiunge una nuova opzione di gradiente “FG to Transparent (Hardedge)”, che crea una transizione netta tra il colore di primo piano e la trasparenza, ideale per creare effetti di luce e ombra.

Un’altra novità riguarda il supporto per le immagini GIF con rapporto di aspetto non quadrato, che vengono ora visualizzate correttamente senza essere schiacciate. Questo significa che potete aprire e modificare le GIF animate senza perdere la loro forma originale.

Insomma, GIMP continua mano a mano a perfezionarsi e introdurre funzionalità interessanti. Bravi!

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Concludiamo la puntata con una vittoria per noi sostenitori del web libero. La tanto contestata API Web Environment Integrity (per gli amici WEI) non approderà più sui browser web basati su Chromium. Google ha deciso così di accogliere il feedback negativo della comunità nonché dei vari produttori di browser web che si erano opposti fin da subito alla sua introduzione.

Del WEI ve ne avevo parlato mesi fa. Era una API, introdotta in via sperimentale su Chromium, che consentiva ai server web di valutare l’autenticità di un dispositivo durante la navigazione sul web. Se questa API fosse approdata nel ramo stabile, sarebbe stato equivalente a introdurre un DRM per le pagine web rendendo quasi impossibile il blocco degli annunci pubblicitari da parte degli adblocker oltre che un potenziale strumento di tracciamento e censura. 

Fortunatamente l’introduzione della API è stata bloccata su Chromium. Ora non ci resta che continuare a vigilare su Google perché sti scherzetti li farà anche in futuro, son sicuro.

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E con questa ultima notizia si conclude qui questa centocinquantanovesima puntata del Podcast di Marco’s Box. Come sempre vi invito a seguirmi numerosi sulle pagine social su Facebook, X, Linkedin, Mastodon ma anche su YouTube e Telegram. Vi ricordo inoltre che su Telegram trovate tre canali per seguire il blog: la pagina principale con le notizie che potete usare a mo di feed reader, la community Telegram dove potete discutere di tutto quello che interessa ed infine un canale Telegram con una serie di offerte Amazon da me selezionate e che potete usare per supportare il blog grazie ai link affiliazione o, se siete più smanettoni, potete utilizzare direttamente voi il codice referral marcosbox-21 che trovate linkato sul blog. 

Fatemi infine ringraziare tutti i suppoter del sito che nel corso degli anni hanno effettuato donazioni, come ad esempio Marcello che qualche giorno fa mi ha inviato una grossa donazione. Grazie di cuore! 

Be un, saluto a tutti quanti, lunga vita e prosperità e ci riascoltiamo la prossima settimana, con la prossima puntata del Podcast di Marco’s Box. Ciao ciao.

Marco Giannini

Quello del pacco / fondatore di Marco’s Box