Pop!_OS per i vecchi pc?
Nel corso degli ultimi giorni ho notato un po’ di notizie di questo tipo
https://www.ilsoftware.it/articoli.asp?tag=Pop-OS-sistema-operativo-per-i-vecchi-PC-che-non-supportano-Windows-11_24193
https://tech.meteoweek.com/2022/03/04/una-nuova-vita-ai-vecchi-pc-con-pop-os-un-nuovo-sistema-operativo/
https://www.zazoom.it/2022-03-04/fai-rivivere-il-tuo-vecchio-pc-con-pop-os-un-sistema-operativo-leggero-e-funzionale-che-gli-dara-nuova-vita/10460751/
copia e incolla a parte, in soldoni si diceva che Pop!_OS (si scrive così) potrebbe essere un sistema operativo alternativo per i pc vecchi, facciamo un po’ di chiarezza a riguardo.
La parola vecchi è chiaramente fuorviante in quanto, leggendo gli articoli, ci si riferisce a tutti quei PC che non soddisfano al momento i requisiti richiesti da Windows 11; quando Windows 10 raggiungerà la fine del supporto, attualmente previsto per il 2025, gli utenti del sistema operativo di Microsoft dovranno optare per l’acquisto di un nuovo pc per avere un sistema operativo supportato; oppure installare Windows 11 forzando i blocchi imposti da Microsoft ma non è detto che nel lungo periodo sia la scelta migliore.
Il che è un gran peccato, la maggior parte dei computer sono ancora abbastanza performanti e in questi anni su Windows 10 è stato ottimizzato tantissimo, tutti sappiamo che il sistema è usabile anche su pc vecchi di una decade, ok ok magari pompati con un SSD. Inoltre i lettori di questo blog sanno perfettamente che un sistema operativo Linux potrebbe essere un’ottima alternativa.
Anche GNOME nel corso del tempo è migliorato moltissimo, se volessimo parlare quindi di un desktop più leggero dovremmo parlare di xfce o simili.
Google ha colto la palla al balzo entrando a gamba gamba tesa sull’argomento con Chrome OS Flex, ovvero la possibilità di installare Chrome OS sui normali pc. Per chi non avesse mai provato un Chromebook, come me, e fosse curioso è un’alternativa.
In pratica cosa succederà?
Benché Pop!_OS sia davvero un ottimo sistema operativo, come ho fatto notare nella mia recensione, sono convinto che vedremo su Windows 10 quello che vediamo ora su Windows 7, ovvero che verrà usato fino alla morte fisiologica del pc in uso. Non vedo, almeno nell’immediato, una forte spinta a migrare sistemi Microsoft a Linux, perché al momento non ce n’è assolutamente bisogno, in 3 anni possono ancora cambiare le cose e molti pc verranno naturalmente sostituiti.
La difficoltà più grande verso l’adozione di software open source, secondo me, non è il sistema operativo bensì il software applicativo. I software open source non sono quasi mai nemmeno considerate come alternativa, in quanto molti utenti preferiscono andare avanti con una vecchia versione di Office piuttosto che con un Photoshop cra****o. I motivi sono vari, sia tecnici che di abitudine, ma questo lo sappiamo tutti.
Se questo scoglio fosse superato, che sia Windows o Linux, cambierebbe poco, tanto Chrome, LibreOffice, GIMP, Skype ecc sono gli stessi
Un commento extra vista la situazione internazionale
Lo so che c’entra poco ma fatemelo dire, la pandemia prima e la guerra ora sta spingendo tutti a pensare di dipendere meno possibile da risorse che arrivano da altri stati. Credo che questa cosa debba valere anche per il software, e proprio in questo caso l’open source è un gran vantaggio per tutti. Non ho nulla contro il software commerciale, ci mancherebbe, ma forse iniziare seriamente a pensare (e preparare) ad alternative potrebbe essere una buona idea.