Andrea PazCinelerra-GGInformaticaMondo Linux

Parliamo di Cinelerra-GG Infinity

In questo articolo volevo parlare di un programma di montaggio video (NLE) trascurato dagli utenti a causa della sua storia complicata. Cinelerra-GG è un editor open che esiste solo per linux (e FreeBSD), che ha sviluppato un piccola ma dinamica comunità intorno al suo sviluppatore Good Guy (GG).

 

Storia

Nel 2000 un geniale musicista/inventore, Adam Williams, creò l’NLE Cinelerra, potente, moderno e che riscosse un buon successo. Si sviluppò una comunità intorno al programma fatta di gente molto competente e attiva. Ma Adam si allontanò dalla comunità continuando a sviluppare la sua versione (chiamata da allora Cinelerra-HV), mentre andava avanti il fork della comunità (Cinelerra-CV). Negli anni gli sviluppatori hanno abbandonato il progetto e lo sviluppo si è fermato quasi del tutto. Un altro sviluppatore ha creato una propria branch (Cinelerra-GG) che ha attratto la maggior parte dei vecchi utenti per via dei continui sviluppi e aggiornamenti. È stato creato un nuovo sito (www.cinelerra-gg.org) con forum, mailing list, issue tracker e canale Youtube. Il manuale, nelle mani di Phyllis, la compagna di Good Guy, è molto approfondito e completo; fondamentale per capire il funzionamento di CinGG.

 

Caratteristiche

GG produce nuove versioni ogni mese che le rende una specie di Rolling release; da qui il nome Infinity. Molti utenti richiedono nuove funzionalità e GG, pur essendo solo, si prodiga ad implementarle. Questa grande disponibilità e facililità di comunicazione ha attirato molti nuovi utenti fra gente esperta di montaggio video, ma pochi utenti principianti a causa della curva di apprendimento piuttosto ripida. Cinelerra-GG è infatti un programma ricco di funzionalità e probabilmente il più completo in ambito Open, ma questa sua ricchezza, unita ad un workflow inusuale, lo rendono ostico rispetto ad altri programmi. La curva di apprendimento la potremmo paragonare a quella necessaria per programmi professionali, tipo Premiere Pro e DaVinci Resolve.

Ma passiamo alle funzionalità. CinGG presenta tutte le funzionalità di un editor e se la cava anche nel compositing. Tagli, trascinamenti, split, trimming, maschere, overlays, sottotitoli, ecc. Usa i proxy e il background rendering; sincronizza audio e video tramite forme d’onda o tramite Timecode. Ha una Render Farm e tantissimi plugin. Quelli nativi sono molto potenti (anche nella parte audio) ma può usare anche i filtri di ffmpeg, opencv, calf (LV2 audio plugin), LDSPA, ecc. Il loro numero totale è enorme. Usa vdpau, e vaapi per encoding/decoding così da sfruttare la GPU; supporta HiDPI, ed ha Videoscope e strumenti per la color correction di livello professionale (Curve, HSL Qualifier, Ombre-mezzitoni-alte luci, ecc). Una delle funzionalità più potenti sono la gestione dei keyframe, anche usati dinamicamente. In CinGG TUTTO è keyframmabile. Stabilizzazione e Motion Tracking sono totalmente configurabili (ma difficili!).

Ha anche una serie di funzionalità originali: OpenEDL, per circoscrivere una parte della timeline su cui lavorare senza influenzare il resto. File by reference, per modificare i sorgenti originali (pericoloso, in genere l’editing è non-distruttivo!). C’è una semplice Motion Graphics per poter disegnare sul frame; il supporto multicam; la modalità Inter-view per poter passare dai sorgenti alla loro posizione nella timeline e viceversa; c’è anche un iniziale supporto ai metadata.

 

Punti deboli

Se CinGG è così potente, perché non riesce a sfondare? La prima causa è l’interfaccia a finestre separate (in stile GIMP) che sanno di “vecchio”. In effetti l’impatto estetico non è il migliore. Altro motivo è la stagnazione che Cinelerra ha avuto negli ultimi anni: è stato raggiunto e superato dai nuovi NLE; non solo, è stato dimenticato. Solo con il fork di Good Guy è stata ripresa la leadership delle funzionalità e aggiornamenti, ma ormai la cattiva fama continua a prevalere.

Ci sono anche alcuni punti deboli tecnici: la gestione colore confusionaria (ma su mia diretta richiesta, penso che sarà presto lavorata); il supporto a std professionali (causa license). Inoltre la filosofia del “fai tutto manualmente da te” porta alla mancanza di comodi e veloci automatismi (come il Motion Tracking, per esempio). Altro punto influente è il workflow molto diverso dai normali NLE che allontana gli utenti principianti; ecc. Infine un grande problema è il dipendere da un unico sviluppatore, che crea incertezza per il futuro. Ma la porta è aperta a chiunque voglia contribuire.

Con questo articolo spero di convincervi a dargli una possibilità.

Marco Giannini

Quello del pacco / fondatore di Marco’s Box