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Via i termini master e slave da Chrome, GitHub e OpenZFS

Foto di 200 Degrees da Pixabay

Sull’onda delle proteste di queste ultime settimane che stanno imperversando negli Stati Uniti dopo l’uccisione di George Floyd, sempre più società hanno deciso di rimuovere riferimenti potenzialmente razzisti e non inclusivi dai nomi dei loro prodotti o, come nel caso delle aziende che operano nel campo dell’informatica, dal codice sorgente dei propri software.

Le ultime due aziende ad agire in tal senso sono Google e Microsoft che hanno deciso di rimuovere la terminologia master/slave rispettivamente da Chrome e GitHub. La terminologia in questione rimanda nella testa allo schiavismo e dunque è stato deciso di eliminarla.
La prima ad annunciare la modifica è stata Una Kravets,  CSS/Web DevRel di Google Chrome che ha twittato quanto segue:

For what it’s worth, I’m *super* happy to rename the default branch structure of “master” to “main” and I hope we can all do this together as a community with @github leading the charge by implementing in their product moving forward 🙂

— Una Kravets 👩🏻‍💻 (@Una) June 11, 2020

Il termine “master” sparirà dalla terminologia usata per indicare il ramo di default e verrà sostituito da “main” ovvero principale.

Una Kravets ne ha approfittato per chiamare in causa i colleghi di GitHub che, per bocca di Nat Friedman, CEO of GitHub, ha twittato quanto segue:

It’s a great idea and we are already working on this! cc @billygriffin22

— Nat Friedman (@natfriedman) June 12, 2020

Ovvero che anche loro si sono già attivati per fare altrettanto all’interno del codice di GitHub.

Ma non finisce qui. La stessa proposta di modifica è stata richiesta da Matthew Ahrens, uno degli autori di OpenZFS che, tramite una pull request su GitHub, ha chiesto la rimozione, ove possibile di rimuovere il termine “slaves” con “dependents“.

Voi cosa ne pensate di tutto questo?

Marco Giannini

Quello del pacco / fondatore di Marco’s Box