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Fedora 32 – Guida post installazione

Introduzione

Fedora è una distribuzione estremamente fluida e
molto ben costruita e Gnome è un desktop veramente ben fatto ma basta
poco per accorgersi che il l’insieme delle due cose è davvero ridotto
all’osso. Niente codec per la riproduzione dei media (di lavorare senza
musica non se ne parla), niente driver proprietari per le schede di rete
wifi, nemmeno i tasti massimizza e minimizza per le finestre sono
disponibili di default. Vedremo ora come completarla per un utilizzo
quotidiano.

Installazione di RPM Fusion e aggiornamento iniziale del sistema

Prima
di procedere all’aggiornamento del sistema aggiungiamo il repo
aggiuntivo RPM Fusion, ci sarà utile nei passi successivi per installare
pacchetti che Fedora non include nei suoi repo

sudo dnf install https://download1.rpmfusion.org/free/fedora/rpmfusion-free-release-$(rpm -E %fedora).noarch.rpm https://download1.rpmfusion.org/nonfree/fedora/rpmfusion-nonfree-release-$(rpm -E %fedora).noarch.rpm

E quindi procediamo con

sudo dnf update

Flatpak è già disponibile, installiamo anche flathub usando le istruzioni disponibili quì

Installazione moduli per wifi

Non sempre è necessario, ma nel mio
caso ho dovuto faticare parecchio per far riconoscere al sistema la
schedina wifi; alla fine, grazie a rpm fusion, questo pacchetto e le sue
dipendenze mi hanno risolto i problemi

sudo dnf install kmod-wl

Installazione codec, plugin, java, utility di compressione

Non ci
giro intorno, senza questi pacchetti non si sente nemmeno la radio su
internet, ho sintetizzato tutto in un solo comando per comodità

sudo dnf install -y gstreamer1-plugins-base gstreamer1-plugins-good gstreamer1-plugins-ugly gstreamer1-plugins-bad-free gstreamer1-plugins-bad-free gstreamer1-plugins-bad-freeworld gstreamer1-plugins-bad-free-extras gstreamer1-plugins-good-extras gstreamer1-plugins-ugly-free ffmpeg icedtea-web java-openjdk ffmpeg-libs

Installiamo anche qualche pacchetto utile per gestire gli archivi compressi

sudo dnf install p7zip p7zip-plugins unrar

Produttività

Libreoffice è già installato all’ultima versione o quasi, installiamo ora i vari font di casa Microsoft

sudo dnf install curl cabextract xorg-x11-font-utils fontconfig
sudo rpm -i https://downloads.sourceforge.net/project/mscorefonts2/rpms/msttcore-fonts-installer-2.6-1.noarch.rpm

Peer to peer

A differenza di ubuntu, su Fedora non è installato
nessun client per gestire i file torrent, io preferisco qBittorrent a
Transmission, per cui

sudo dnf install qbittorrent

Multimedia

Con l’avvento di spotify non sento più la necessità di avere rhythmbox installato, rimuoviamolo con:

sudo dnf remove rhythmbox

E al suo posto installiamo Spotify da Flathub

VLC non ha bisogno di presentazioni

sudo dnf install vlc

E per le poche volte in cui mi serve lavorare con immagini installiamo anche GIMP

sudo dnf install gimp

Personalizziamo il nostro desktop

La versione di Gnome installata
di default su Fedora è davvero ridotta all’osso rispetto alla
personalizzazione di Ubuntu alla quale sono abituato Installiamo gnome
tweaks, utile per la gestione delle impostazioni e dei plugin (io lo uso
anche per disabilitare le animazioni e rendere più scattante il
sistema)

sudo dnf install gnome-tweaks

Successivamente, apriamo un browser e andiamo sul sito https://extensions.gnome.org/
Ci
verrà chiesto di installare un plugin per il browser per poter
installare e gestire le estensioni, nel mio caso con Chrome è ‘Integrazione con GNOME Shell’
Dash-to-dock
è un interessante plugin che permette di avere la barra delle
applicazioni di lato (come Gnome in salsa ubuntu) oppure in basso in
salsa Apple. Dash to panel, insieme ad Arc menu, offrono un’interfaccia
stile Windows/Cinnamon

Ci sono un altro paio di cose
che un utente che viene da Ubuntu noterà, la prima è che in certi casi
dove il portatile è dotato di touchpad senza i tasti fisici risulterà
difficile utilizzare la funzionalità del tasto destro del mouse. Il
motivo è che sembra che il default di gnome in questi casi sia il tocco a
due dita com’è nei sistemi Mac. Per modificarlo a nostro piacimento, da
Personalizzazioni scegliamo Tastiera e Mouse, in fondo nella sezione
Emulazione clic del mouse selezioniamo Area.

Un’altra
cosa alla quale ero abituato è la scorciatoia Ctrl+Alt+T per aprire il
terminale (strumento che serve al 90% del mio lavoro), altro default di
gnome che troviamo modificato in Ubuntu. Per aggiungerlo anche quì:
Impostazioni -> Dispositivi -> Scorciatoie da tastiera e
aggiungiamola come segue:
Nome: Apri il terminale (o quello che preferite)
Comando: gnome-terminal
Scorciatoia: Ctrl+Alt+T

Inoltre, sempre da Personalizzazioni, possiamo abilitare Minimizza e Massimizza dal menu Barra titolo della finestra.

EDIT: Seguendo alcuni suggerimenti ho rimosso snapd e tlp e aggiunto ffmpeg-libs. Grazie