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Fedora 31 – Guida post installazione

Introduzione

Fedora è una distribuzione estremamente fluida e molto ben costruita e Gnome è un desktop veramente ben fatto ma basta poco per accorgersi che il l’insieme delle due cose è davvero ridotto all’osso. Niente codec per la riproduzione dei media (di lavorare senza musica non se ne parla), niente driver proprietari per le schede di rete wifi, nemmeno i tasti massimizza e minimizza per le finestre sono disponibili di default. Vedremo ora come completarla per un utilizzo quotidiano.

Installazione di RPM Fusion e aggiornamento iniziale del sistema

Prima di procedere all’aggiornamento del sistema aggiungiamo il repo aggiuntivo RPM Fusion, ci sarà utile nei passi successivi per installare pacchetti che Fedora non include nei suoi repo

sudo dnf install https://download1.rpmfusion.org/free/fedora/rpmfusion-free-release-$(rpm -E %fedora).noarch.rpm https://download1.rpmfusion.org/nonfree/fedora/rpmfusion-nonfree-release-$(rpm -E %fedora).noarch.rpm

E quindi procediamo con

sudo dnf update

Installiamo subito anche flatpack, potrebbe tornarci utile più avanti

sudo dnf install flatpak

Suggerisco di installare anche flathub usando le istruzioni disponibili quì

Installazione moduli per wifi

Non sempre è necessario, ma nel mio caso ho dovuto faticare parecchio per far riconoscere al sistema la schedina wifi; alla fine, grazie a rpm fusion, questo pacchetto e le sue dipendenze mi hanno risolto i problemi

sudo dnf install kmod-wl

Installazione codec, plugin, java, utility di compressione

Non ci giro intorno, senza questi pacchetti non si sente nemmeno la radio su internet, ho sintetizzato tutto in un solo comando per comodità

sudo dnf install -y gstreamer1-plugins-base gstreamer1-plugins-good gstreamer1-plugins-ugly gstreamer1-plugins-bad-free gstreamer1-plugins-bad-free gstreamer1-plugins-bad-freeworld gstreamer1-plugins-bad-free-extras gstreamer1-plugins-good-extras gstreamer1-plugins-ugly-free ffmpeg icedtea-web java-openjdk

Installiamo anche qualche pacchetto utile per gestire gli archivi compressi

sudo dnf install p7zip p7zip-plugins unrar

Produttività

Libreoffice è già installato all’ultima versione o quasi, installiamo ora i vari font di casa Microsoft

sudo dnf install curl cabextract xorg-x11-font-utils fontconfig
sudo rpm -i https://downloads.sourceforge.net/project/mscorefonts2/rpms/msttcore-fonts-installer-2.6-1.noarch.rpm

Arrivando da Ubuntu preferisco giocare con snap piuttosto che con flatpack (solo perchè snap lo conosco meglio), quindi installiamo il supporto con

sudo dnf install snapd

Riduciamo il consumo del nostro computer installando e abilitando TLP, un servizio che migliora la gestione dei consumi

sudo dnf install tlp tlp-rdw
sudo systemctl enable tlp

Peer to peer

A differenza di ubuntu, su Fedora non è installato nessun client per gestire i file torrent, io preferisco qBittorrent a Transmission, per cui

sudo dnf install qbittorrent

Multimedia

Con l’avvento di spotify non sento più la necessità di avere rhythmbox installato, rimuoviamolo con:

sudo dnf remove rhythmbox

E al suo posto installiamo Spotify da Flathub

VLC non ha bisogno di presentazioni

sudo dnf install vlc

E per le poche volte in cui mi serve lavorare con immagini installiamo anche GIMP

sudo dnf install gimp

Personalizziamo il nostro desktop

La versione di Gnome installata di default su Fedora è davvero ridotta all’osso rispetto alla personalizzazione di Ubuntu alla quale sono abituato Installiamo gnome tweaks, utile per la gestione delle impostazioni e dei plugin (io lo uso anche per disabilitare le animazioni e rendere più scattante il sistema)

sudo dnf install gnome-tweaks

Successivamente, apriamo un browser e andiamo sul sito https://extensions.gnome.org/
Ci verrà chiesto di installare un plugin per il browser per poter installare e gestire le estensioni, nel mio caso con Chrome è ‘Integrazione con GNOME Shell’

Dash-to-dock è un interessante plugin che permette di avere la barra delle applicazioni di lato (come Gnome in salsa ubuntu) oppure in basso in salsa Apple. Dash to panel, insieme ad Arc menu, offrono un’interfaccia stile Windows/Cinnamon

Ci sono un altro paio di cose che un utente che viene da Ubuntu noterà, la prima è che in certi casi dove il portatile è dotato di touchpad senza i tasti fisici risulterà difficile utilizzare la funzionalità del tasto destro del mouse. Il motivo è che sembra che il default di gnome in questi casi sia il tocco a due dita com’è nei sistemi Mac. Per modificarlo a nostro piacimento, da Personalizzazioni scegliamo Tastiera e Mouse, in fondo nella sezione Emulazione clic del mouse selezioniamo Area.

Un’altra cosa alla quale ero abituato è la scorciatoia Ctrl+Alt+T per aprire il terminale (strumento che serve al 90% del mio lavoro), altro default di gnome che troviamo modificato in Ubuntu. Per aggiungerlo anche quì: Impostazioni -> Dispositivi -> Scorciatoie da tastiera e aggiungiamola come segue:
Nome: Apri il terminale (o quello che preferite)
Comando: gnome-terminal
Scorciatoia: Ctrl+Alt+T

Altri desktop?

Non avendo trovato da installare dash-to-panel ho provato a installare un paio di altri desktop giusto per provarli, cosa che ha poco senso visto che fedora, almeno per cinnamon già fornisce una spin cucinata, nel caso voleste installarlo

sudo dnf groupinstall -y "Cinnamon Desktop"

Oppure Deepin, se volete provare qualcosa di nuovo (per cui la spin non c’è, questo credo sia l’unico modo)

sudo dnf group install deepin-desktop

Marco Giannini

Quello del pacco / fondatore di Marco’s Box