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La Provincia Autonoma di Bolzano vuole abbandonare il software libero

FUSS è una soluzione GNU/Linux completa (server, client e desktop/standalone) basata su Debian per la gestione di una rete didattica. Il progetto fu avviato nel 2005 dalla Provincia Autonoma di Bolzano ed era rivolto a tutte le scuole di lingua italiana della provincia arrivando a coinvolgere circa 80 scuole, con 4500 postazioni di lavoro e 65 server.

Il progetto FUSS ha riscontrato nel corso degli anni un crescente riconoscimento a livello nazionale ed internazionale diventando un modello virtuoso da seguire.

Tutto questo però sta per finire. Il progetto FUSS non verrà più finanziato, contrariamente a quanto previsto dal piano triennale in atto. Contemporaneamente l’Assessorato provinciale alla scuola, durante l’ultima conferenza di servizio dei presidi, ha annunciato l’intenzione di migrare a soluzioni proprietarie Microsoft, dal sistema operativo Windows alla suite per l’ufficio Microsoft Office.

Questa decisione è stata presa senza avviare un confronto pubblico con gli utenti del sistema (docenti, studenti, genitori) e comporterà anche un problema di natura economica.

Il costo complessivo FUSS nel periodo 2005 – 2019 è di ca. 670.000 Euro per la attivazione, lo sviluppo e la manutenzione del sistema (mediamente meno di 50.000 € per anno) con una quota di meno del 5 % per costi di licenze software.

Nello stesso periodo i costi di sole licenze software per il sistema adottato nelle scuole di lingua tedesca (ca. 380 scuole con ca. 12-15000 postazioni di lavoro ) ammontavano a mediamente 400.000 Euro annuali, con contratti triennali ( 2014-2016: 1.250.000 Euro, 2017–2019: 1.825.000 ). A questa spesa si aggiungono ovviamente costi di sviluppo e manutenzione per applicazioni specifiche, per esempio il “Landesschulinformationssystem LASIS”.

Il Gruppo Sostenibilità Digitale Bolzano ( openbz.eu ) ed il Linux User Group LUGBZ ( www.lugbz.org ) hanno avviato una raccolta firme per impedire che tutto questo accada. Se volete partecipare alla raccolta firme vi basterà sottoscrivere la petizione che trovate su openPetition.it.

Marco Giannini

Quello del pacco / fondatore di Marco’s Box