Red Hat Gluster Storage 3.2 è ancora più interessante per sviluppatori e amministratori che gestiscono workload moderni
Milano, 24 marzo 2017 – Red Hat, Inc. (NYSE: RHT), leader mondiale nella fornitura di soluzioni open source, ha annunciato la disponibilità generale di Red Hat Gluster Storage 3.2. La più recente versione della soluzione storage software-defined di Red Hat include diversi avanzamenti e nuove funzionalità mirate a potenziare le prestazioni di file di piccole dimensioni, fornire integrità dei dati a un costo contenuto e migliorare l’integrazione con Red Hat OpenShift Container Platform.
Red Hat Gluster Storage 3.2 indirizza il problema legato alla scalabilità di operazioni metadata-intensive _ soprattutto con file di dimensioni inferiori a pochi megabyte – se si utilizza network attached storage (NAS). Questi miglioramenti potenziano lo storage di registrazioni Red Hat OpenShift Container Platform. Queste ultime – cuore della piattaforma container – sono fondamentali per le applicazioni residenti e necessitano di storage duraturo estremamente elastico. Inoltre, più rapide attività metadata-intensive possono migliorare l’operatività fino a 8 volte secondo dati Red Hat, incrementando la responsività del sistema storage in termini di scalabilità e l’esperienza utente nel suo complesso.
Red Hat Gluster Storage 3.2 introduce nuove funzionalità:
Maggiore integrazione con la piattaforma Red Hat OpenShift Container, aggiungendo il supporto nativo per avanzati servizi storage quali geo-replica e cifratura in-flight per applicazioni implementate nei container. Questi miglioramenti, integrati nella nuova immagine docker container disponibile con l’ultima release del prodotto, consente di triplicare i volumi persistenti (PV) per cluster secondo test di quality engineering svolti da Red Hat.
Minore footprint hardware tramite arbiter volume che possono ridurre i costi infrastrutturali, pur mantenendo lo stesso livello di integrità dei dati. Questi volumi sono in grado di risolvere conflitti in caso di disallineamento di dati tra due nodi senza richiederne una terza copia. I clienti che utilizzano i NAS per attività tradizionali come backup/ripristino possono ottenere l’integrità di dati offerta da una replica a tre vie senza incorrere nei costi hardware, di spazio datacenter ed energia associati. Questa proposta può essere particolarmente vantaggiosa per i clienti che dispongono di configurazioni iperconvergenti in ambienti ROBO.
Auto-riparazione più rapida di volumi erasure coded riduce l’impatto sulle prestazioni in fase di ripristino. Inoltre, questi miglioramenti possono beneficiare i clienti che hanno implementato Red Hat Gluster Storage con Red Hat Virtualization per archiviare immagini di macchine virtuali.
Avanzate capacità di monitoraggio abilitate tramite notifiche native e asincrone potenziano la gestione quotidiana dello storage. Inoltre, Red Hat Gluster Storage offre estensibilità tramite il framework di monitoraggio open source Nagios per ottimizzare la gestione dello storage.
“Le imprese moderne pensano allo storage software-defined per abilitare le loro iniziative di business tramite la trasformazione digitale”, commenta Ranga Rangachari, vice president e general manager Storage in Red Hat. “E’ un abilitatore chiave nel viaggio verso il cloud aperto ibrido. Red Hat Gluster Storage 3.2 segna una pietra miliare nella vita del prodotto e riunisce svariate innovazioni interessanti per il CTO moderno”.
“Questa nuova release di Red Hat Gluster Storage arriva in un momento in cui il settore dello storage software-defined è a un punto di flessione in termini di di come lo storage viene consumato dalle aziende data-driven”, aggiunge Laura DuBois, group vice president Enterprise Storage, Server and Infrastructure Software in IDC. “La flessibilità di poter implementare su macchine virtuali, container e public cloud offre a Red Hat Gluster Storage qualcosa in più rispetto alle tradizionali appliance storage monolitiche”.