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MonfyOS Black-Compiz-Edition |
Dopo una lunga pausa torna la rubrica con le interviste di Marco’s Box ai programmatori italiani. Quest’oggi ho il piacere di intervistare Salvatore Rotilio, l’autore di Monfy-Mate, una remix di Ubuntu con MATE come ambiente desktop e che fornisce una serie di personalizzazioni, sia lato estetico che lato software includendo alcune componenti di Linux Mint (come il tool di Linux Mint per la formattazione delle chiavette USB e il tool per il riconoscimento dell’hardware) e software aggiuntivi. A questo si aggiungono alcune ottimizzazioni fatte per migliorare il tempo di avvio/spegnimento ed un tool per la manutenzione della distro che consente di automatizzare l’installazione degli aggiornamenti e la pulizia del sistema.
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Il tool di manutenzione |
L’ultima versione della distro si presenta con Compiz già attivo e configurato e con MATE 1.14.x (l’ultima versione attualmente disponibile).
Il sistema è molto reattivo e l’utilizzo risulta fluido anche su macchine non più giovani.
PS: quando la proverete assicuratevi di avere le casse accese, al caricamento del desktop vi scapperà di sicuro una lacrimuccia di nostalgia 🙂
Ma passiamo all’intervista 🙂
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1) Come prima cosa che ne diresti di presentarti ai lettori di Marco’s Box parlando un po’ di te, dove sei nato, cosa fai nella vita etc
Sono nato nel lontano 1964, a Torino, attualmente lavoro come magazziniere presso una ditta che opera sulle grandi navi di Fincantieri a Monfalcone.
2) A che età il primo approccio con l’informatica? Quando invece con GNU/Linux?
Ho iniziato ad avvicinarmi alla informatica nel 1985 usando il primo Amiga 1000, successivamente un Amiga 500 poi via via con l’Amiga 1200 e 4000. Alla chiusura della Commodore ho dovuto per forza di cose passare ad un PC, windows 98… successivamente XP. Non trovandomi bene ho iniziato una ricerca su qualcosa di alternativo e ho iniziato ad usare Mandrake (KDE) sostituito poi nel 2008 da ubuntu che non ho più lasciato.
3) Ma veniamo a MonfyOS, il tuo progetto. Quando e come è ti è nata l’idea di realizzare questa distro? Da cosa deriva il nome?
Essendo appassionato di computer ed assenso iscritto ai gruppi “ubuntu-test” e promozione Ubuntu già dal 2009 facevo promozione e sostitutivo il maggior numero di PC win con una versione idonea all’hardware di Ubuntu.
Il nome deriva da Monfalcone che simpaticamente chiamiamo Monfy… e il falco (il logo della distro) è il falco dello stemma di Monfalcone ridisegnato a mano da me (così non ho problemi di copyright).
4) A tuo avviso cosa differenzia Monfy-Mate da altre distro basate su MATE? Quali sono i suoi punti di forza? Perché un utente dovrebbe provarla?
Non trovo differenze fra la mia Monfy-Mate e altre distro basate sul de Mate, se non alcune chicche che ho aggiunto, clean per esempio o il suono d’avvio che ricorda le Ubuntu classic. Perché provarla? Per il piacere di avere un sistema italiano semplice da usare e… con un mio supporto sempre presente, è già un vantaggio avere il supporto diretto del creatore.
5) Perché MATE e non altri desktop environment leggeri come XFCE? E come mai Ubuntu come base?
Questione di gusti, gnome2 è un must indimenticabile e Mate è riuscito a colmare quel vuoto sulle distro Linux. Ho preferito Ubuntu perché sono abitudinario, dal 2007 uso Ubuntu e non credo cambierò. Ho fatto delle ISO con mamma debian ma io ho nel cuore ubuntu.
6) Degli altri DE cosa ne pensi? Fra Xfce, LXDE, GNOME Shell, Unity e KDE quale preferisci oltre a MATE e perché?
Credo che il discorso sui De sia un po più complesso del classico pensiero di un singolo utente, i de, a prescindere dall’hardware ( de più o meno pesanti ) sono a gusti personali, personalmente Mate è quello che preferisco ma quando Ubuntu ha inserito Unity usavo il KDE.
7) Come pensi di far evolvere il progetto con le prossime release? Quali modifiche apporterai? Hai intenzione di realizzare dei repository personalizzati per MATE o seguirai gli aggiornamenti di Ubuntu?
Il mio progetto scaturito in Monfy-Mate vuole essere una alternativa valida per chi si avvicina per la prima volta sui sistemi GNU/Linux, rendere le cose semplici, e con un approccio utente piacevole guardando molto l’hardware datato sono le mie priorità, per ora seguirò gli aggiornamenti Ubuntu anche se penso ad l’idea di creare dei repo miei.
8) Oltre alla distro hai realizzato anche un manuale davvero completo e ben fatto (potete scaricarla da questo indirizzo). Puoi parlarci di questo progetto?
Il manuale è nato per caso, volevo scrivere semplicemente una guida tascabile da consegnare agli amici descrivendo Ubuntu, la guida è nata nel 2010 quindi con ubuntu lucid lynx 10.04… passando poi a mate ho fatto solo un piccolo aggiornamento.
9) Passiamo ora alle domande generiche sul mondo GNU/Linux. Secondo te perché Linux non riesce ad affermarsi nel mondo desktop? Cosa gli manca?
Ai sistemi gnu/Linux mancano le pubblicità, attualmente siamo una ristretta cerchia di utenti e purtroppo nemmeno molto compatti, questo è chiaramente visibile dalle “lotte interne” su quale distro è migliore di un altra. Io non credo che esista una distro migliore né un de migliore, in fondo, una volta che l’utente ha la sue balla distro installata userà più o meno gli stessi programmi di altre distro, libreoffice, GIMP, audacity, firefox ecc… (fortunatamente ogni distro è talmente flessibile che si possono usare programmi alternativi). Per esempio se prendo una distro arch e metto esattamente gli stessi applicativi che ho messo su Monfy-Mate basata su Ubuntu, mi troverei ad usarla allo stesso modo…
10) Passiamo ora ad una delle domande di rito di Marco’s Box ovvero quella relativa al tuo orientamento religioso: sei pro Torvalds o pro Stallman? Motiva la tua scelta.
Bella domanda… entrambi sono dei grandi personaggi, entrambi hanno fatto cose buone e cose meno buone, difficile schierarsi totalmente verso l’uno o verso l’altro… meglio l’uovo o la gallina? … fra i due scelgo un buon piatto di pasta al sugo 😉
11) Prima di lasciarci hai qualche saluto o ringraziamento da fare?
Grazie per questa opportunità, ho molte persone a cui dare i miei ringraziamenti, partendo da chi, consapevolmente mi ha aiutato e a chi mi ha aiutato inconsapevolmente.
Parto ringraziando chi mi ha aiutato inconsapevolmente:
Io leggo moltissimi siti tra questo anche il tuo, dal quale ho appreso molto, sperimentato molto, risolto molti problemi… quindi il mio ringraziamento va a te e a tutti coloro che hanno dei siti dedicati alle problematiche sui sistemi GNU/linux.
L’aiuto consapevole è quello offertomi da tutti i miei amici presenti nei miei profili e nel sito, i quali con le loro richieste, dubbi, problemi e supporto mi hanno spronato a migliorare la mia remix.