Google Chrome: fix icona duplicata GNOME Shell / Plank
Questa sera ho deciso di riprovare Fedora 22 nella sua edizione principale con GNOME Shell. Come da consuetudine la mia vita su Fedora è sempre infarcita di bug di varia natura. Questa volta è il turno di Google Chrome che ha il seguente bug: se provate a pinnare l’icona di Chrome su GNOME Shell e successivamente ad avviare il programma noterete subito una duplicazione dell’icona nel lanciatore.
Il bug è lo stesso che si verifica su Plank e che affligge elementaryOS Freya di cui abbiamo già pubblicato la soluzione nelle pagina di Marco’s Box.
Visto però che siamo pinguini e che ci piace trovare sempre nuove soluzione agli stessi problemi vi voglio mostrare un’altro metodo per rimuovere il bug dell’icona duplicata in GNOME Shell, un metodo ancora più semplice ed immediato dell’altro.
Per prima cosa rimuoviamo il pin di Chrome qualora fosse già presente.
Da terminale apriamo ora, con il nostro editor di testo preferito, il file google-chrome.desktop. Visto che siamo su GNOME tanto vale usare Gedit. Diamo dunque
sudo gedit /usr/share/applications/google-chrome.desktop
Nel file che si aprirà andiamo a cercare la riga
andiamo a modificare la riga evidenziata |
Exec=/usr/bin/google-chrome-stable %U
Adesso non dovremo fare altro che rimuovere la parola stable trasformando la riga in:
Exec=/usr/bin/google-chrome %U
Ecco come deve apparire la riga dopo la modifica |
Ripetete il tutto anche per le altre voci simili che incontrate nel file (per la modalità in incognito etc).
Salvate il tutto.
Ora non ci resta che riavviare GNOME Shell. Potete farlo in diversi modi, il primo è quello di riavviare semplicemente il sistema, l’altro è quello più nerdoso ovvero riavviare GNOME Shell manualmente: premete ALT+F2 e incollate il comando gnome-shell –replace
e premete il tasto invio. GNOME Shell si riavvierà.
Ora potete aggiungere il lanciatore di Google Chome, non apparirà più la doppia icona di Chrome nel launcher.
Siiiii funzionaaaa! |
Se non dovesse funzionare riavviate completamente il sistema.
C’è da aggiungere un ulteriore particolare. Il processo va ripetuto ad ogni aggiornamento di Google Chrome quindi tenete sempre sotto mano questa guida 😛