codice amministrazione digitaleEditorialegrilliniInformaticaMondo LinuxOpen SourceopenparlamentoStefano Sabatini

Non lasciate che l’open source sia una battaglia di parte

Il disegno di legge “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”, in discussione alla Camera (numero 3098), è in questo momento sotto l’esame della commissione affari costituzionali.

Nel primo articolo si elencano alcune raccomandazioni al governo inerenti il Codice dell’Amministrazione Digitale da “adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge” (ovvero da ciò che uscirà da questo disegno.

Leggiamo il comma g:

g) razionalizzare gli strumenti di coordinamento delle amministrazioni pubbliche al fine di conseguire obiettivi di ottimizzazione della spesa nei processi di digitalizzazione, nonché obiettivi di risparmio energetico;

L’11 Giugno l’onorevole Liuzzi, del Movimento 5 Stelle propone un emendamento approvato il 20 Giugno che modifica il comma come segue
g) razionalizzare gli strumenti di coordinamento delle amministrazioni pubbliche al fine di conseguire obiettivi di ottimizzazione della spesa nei processi di digitalizzazione favorendo l’uso di software Open Source, nonché obiettivi di risparmio energetico;
Una piccola aggiunta per specificare l’uso di open source nella digitalizzazione: potenzialmente si restringe quindi il solo campo di innovazione nel campo digitale al software! Ma ad esempio la telefonia dove la mettiamo? (di queste iniziative ne parlavamo nel 2013)
Stando a sentire la campana appartenente al partito dell’onorevole responsabile si legge:

Si tratta di una rivoluzione culturale che presente nel nostro programma elettorale stiamo portando ad una prima realizzazione pur da forza di opposizione.

Qualcuno evidentemente si sta dimenticando che, nel “lontano” 2012 uno dei decreti del governo Monti ha riformato il sopracitato Codice dell’Amministrazione Digitale, nella fattispecie l’articolo 68 che prescrive di prediligere nei requisiti della valutazione del software per la PA
software libero o a codice sorgente aperto;
Ma come reinventiamo la ruota – potenzialmente in modo sbagliato- e ci vantiamo pure? E l’attribuzione di cui si fa tanto uso nei rimandi a leggi pregresse non ce l’abbiamo messa?
Per concludere, se volete informarvi sull’attività legislativa, verificate sempre le fonti andando su OpenParlamento e seguendo le leggi di vostro interesse.
FATE GIRARE!

Marco Giannini

Quello del pacco / fondatore di Marco’s Box