Odroid C1: la (mia) resa dei conti
Si sa, quando una cosa piace e ha successo, l’imitazione è dietro l’angolo.
Poteva mancare un clone del famoso Raspberry Pi? Ovvio che no!
HardKernel Odroid C1 è uno degli ultimi arrivati, costa 35$ e partendo proprio dal gemello Raspberry B+, offre migliori prestazioni e una scheda tecnica di tutto rispetto.
* Amlogic ARM® Cortex®-A5(ARMv7) 1.5Ghz quad core CPUs
* Mali™-450 MP2 GPU (OpenGL ES 2.0/1.1 enabled for Linux and Android)
* 1Gbyte DDR3 SDRAM (2x Samsung K4B4G1646D)
* Gigabit Ethernet (Realtek RTL8211F)
* 40pin GPIOs
* eMMC4.5 HS200 Flash Storage slot / UHS-1 SDR50 MicroSD Card slot
* miniHDMI x 1
* USB 2.0 Host x 4, USB OTG x 1
* Infrared(IR) Receiver
* Ubuntu 14.04 or Android KitKat
ndr. le distro ufficiali sono Ubuntu 14.04 LTS (in realtà è una Lubuntu) e Android KK, ma sul forum ufficiale si trovano altre distro sperimentali e/o gestite dalla community (arch, debian, ubuntu mini, etc.)
Prima di andare avanti, vorrei precisare che quanto segue non vuole essere una recensione rigorosa e formale, ma è più una chiacchierata tra amici e una testimonianza della mia breve e personale esperienza con le dev board e un piccolo
Vengo da un Raspberry B+, acquistato qualche mese fa con l’idea di realizzare un sistema economico, silenzioso e dai ridotti consumi, che mi permettesse di avere i miei file sempre sotto mano e che fosse in grado di scaricare file “a pc spento”… e perché no, fatto trenta, facciam trentuno, un bel media center xbcm/kodi, in modo da vedere i file direttamente sulla tv, senza bisogno di fastidiose copie su usb e hard disk esterni vari.
archlinux, samba, ssh, demone pyload e kodi i miei alleati!
Causa riorganizzazione casalinga, il Raspberry da solo non bastava; serviva un fratellino, e la scelta è ricaduta sull’Odroid C1 (Rpi 2 non era ancora uscito al momento del mio ordine) fondamentalmente per la memoria ram in più, per il comparto cpu/gpu superiore e per il supporto all’H265… e per il prezzo altrettanto contenuto.
ndr. community e minuzie a parte, a mio avviso il C1 è superiore anche al Rpi2 e probabilmente avrei preferito lo stesso il primo.
Bundle & Hardware
Io ho ordinato il C1 dallo shop internazionale (base in corea del sud), ma è possibile acquistare (lo consiglio, in modo da risparmiare 15€ circa di dogana) dallo shop UK o tedesco. Ho acquistato il C1, l’alimentatore da 2A con jack specifico (ATTENZIONE!!! a differenza del raspberry, il jack non è mini-usb) e un cavo usb-mini usb per il mio htc. Vi arriverà tutto in una scatola di cartone, con stampata la scritta Odroid e al suo interno troverete il C1, in una piccola scatoletta bianca e con un piccolo manuale in inglese, il caricabatterie EU con adattatore USA e il cavetto (ovviamente, solo nel mio caso), il tutto protetto da un foglio di pluriball.
Partendo dall’alimentatore, posso dire che è di discreta fattura, non scricchiola ed è abbastanza grande e robusto. L’attacco, nonostante non sia circolare, è di tipo europeo e quindi vi servirà una tripla o una presa a muro con fori larghi. Unico neo: il connettore, una volta inserito nel C1, resta leggermente sporgente e da l’idea di essere precario; in realtà è solo apparenza e, infatti, non ho avuto nessun problema di collegamento; basta solo “dimenticarsi” che si sta usando un C1 e non un raspberry con mini-usb (il maschio entra per intero nella femmina).
La board, invece, ha le stesse dimensioni del gemello Rpi (85 x 56mm), pesa circa 40 grammi ed ha la stessa disposizione dei vari connettori (salvo differenze di dotazione), tant’è che una persona poca esperta, potrebbe facilmente confonderli. La costruzione è buona e non credo ci sia molto da aggiungere rispetto alle foto che potete trovare in rete: quello è!
Personalmente, ho trovato davvero molto scomoda la posizione della microSD/eMMC perché posizionata al centro e sul lato b della board, cosa che vi costringe a smontare case o board dal supporto in caso di problemi/cambio di memoria e per di più, la mSD sporge un po’ rispetto al pcb e quindi, senza distanziali, si rischia di rompere tutto; per di più, non è presente il sistema “a molla” presente sul Rpi e quindi l’installazione della schedina risulta più scomoda. Sempre parlando di differenze, scomoda anche la scelta (evidentemente costruttiva) di adottare un connettore mini-HDMI, a mio avviso meno solido e stabile, e la scelta del jack ad ago per quanto riguarda l’alimentazione.
Odroid C1 vs Raspberry Pi B+ |
Software
Premesso che nonostante il monitor fHD, il boot.ini settato a dovere e nonostante i riti voodoo, mi ritrovo a dover impostare una risoluzione 1360*xxx perché altrimenti il video è tagliato su tutti e quattro i lati e non riesco a vedere quello che scrivo se accedo via cli.
Per fortuna, per kodi si risolve facilmente, andando ad impostare il fullHD nel boot.ini e andando a calibrare il monitor dalle impostazioni dell’applicazione.
Per fortuna, per kodi si risolve facilmente, andando ad impostare il fullHD nel boot.ini e andando a calibrare il monitor dalle impostazioni dell’applicazione.
Chi mi conosce, sa che sono abbastanza estremista e che mi piace fare le cose da solo all’insegna del minimalismo. Deciso a replicare l’accoppiata vincente del Rpi, wiki alla mano, archlinux finisce sulla mSD classe 10. L’installazione/Configurazione base procede senza intoppi, uno dopo l’altro i pacchetti vengono installati e nel giro di mezzo pomeriggio, mi ritrovo con il C1 “assemblato”, con samba, ssh, demone pyload e dischi storage tutti installati, configurati e pronti all’uso.
Gasato come un bambino, mi butto a capofitto nell’installazione di kodi. Leggo un po’ e scopro che differenza degli altri Odroid e del Rpi, devo installare anche xorg per avere kodi su arch… vabbè, poco male. Installo kodi, compilo kodi-standalone in modo da poter avviare kodi da systemd* (ndr. minimal is the way: niente DE sulla mia arch) e mi preparo ad avviare il player per la prima configurazione.
* kodi-standalone su aur è per architetture a 32/64bit, ma su archlinuxarm spunta tra i pacchetti compatibili. Non trovandolo in rete, ho modificato il pkgbuild e ho compilato un pacchetto “any”.
Purtroppo kodi non parte, gli errori sono tre e in rete non riesco a trovare nulla di significativo. Kodi parte solo come servizio systemd ma non viene creata la cartella .kodi nella home e anche creandola a mano o editando kodi.service, si riesce ad avere una configurazione personale; oltretutto, il player gira male e lagga abbastanza nei menu.
Riprovo senza successo e stanco e frustrato causa ricerche inconsistenti, mi decido a provare la distro ufficiale, poi ubuntu mini, poi di nuovo arch e poi di nuovo ubuntu. Vi risparmio le prove, il tempo perso, i giorni passati, i pasti saltati e il sudore versato e arrivo alla conclusione di questa avventura.
– archlinux: gira bene ed è archlinux; i pregi e i difetti li conosciamo tutti (chi non li conosce può far finta di niente). se non fosse per quell’errore, avrei scelto ancora lei.
– ubuntu mini: miglior compromesso tra arch e ubuntu ufficiale, ma avevo problemi ad avviare kodi e la frustrazione ha preso il sopravvento e ha formattato la mSD prima ancora che potessi lottare contro i problemi.
– ubuntu 14.04: la migliore soluzione se si vuole la pappa pronta, tutto funzionante e la mSD piena. su 8GB di memoria, dopo l’installazione e un update, mi ritrovo con la memoria piena (2GB non vengono allocati e ho dovuto espandere a mano)… piena di applicazioni inutili e che mai userò.
Ci sono due browser, app per una webcam che non è integrata, ovviamente, ci sono tre terminali, c’è davvero tanta tanta roba. (ndr. ne parlo dopo nelle conclusioni).
Però funziona, ed è per questo che per ora sul mio C1 ci gira Ubuntu/Lubuntu… senza Xorg perché uso Kodi come service, ma pur sempre una distro mastodontica per quanto riguarda il numero di pacchetti installati.
– non ho avuto modo di provare Android e Debian, ma non escludo la possibilità di provare Debian (mini), in modo da avere un sistema più stabile e meno soggetto ad aggiornamenti, rispetto ad arch, ma che mi permetta di avere una distro minimal adatta ai miei gusti.
– non ho avuto modo di provare Android e Debian, ma non escludo la possibilità di provare Debian (mini), in modo da avere un sistema più stabile e meno soggetto ad aggiornamenti, rispetto ad arch, ma che mi permetta di avere una distro minimal adatta ai miei gusti.
Multimedialità
Venivo da un Rpi B+ su cui riproducevo bluray compressi 720p/1080p senza nessun problema. Il C1 da questo punto di vista è un discreto passo in avanti; il processore più potente e la ram in più si sentono, e si sentono non tanto nella riproduzione, quanto nella navigazione tra i menù, nell’accesso alle app/cartelle su kodi, nell’estrazione degli archivi compressi, e in tutte quelle operazioni che prima richiedevano qualche attimo (avvio demone pyload, per esempio). Notevole, poi, la riproduzione degli mkv@h265. Dove il B+ si blocca quasi di colpo, il C1 riproduce senza batter ciglio, permette di saltare avanti e indietro come se nulla fosse e la riproduzione è sempre fluida e precisa; promosso a pieni voti!
(ndr. prove effettuate con gli mkv di test usati dalle principali testate giornalistiche del settore)
(ndr. prove effettuate con gli mkv di test usati dalle principali testate giornalistiche del settore)
Conclusioni
Inutile nasconderlo, il Raspberry ha una community a dir poco immensa rispetto a quella del C1; nonostante il ricco forum e i numerosi progetti, il C1 resta comunque inferiore al suo gemello dal punto di vista del supporto.
Se, invece, parliamo di prestazioni il rapporto si inverte e il C1 vince a mio avviso in tutti gli ambiti (anche se paragonato al modello 2), soprattutto se consideriamo che allo stesso prezzo possiamo avere ugualmente consumi ridotti, temperature nella media, più potenza hardware e ottimo rapporto qualità/prezzo (in realtà causa importazione, in italia il Raspberry dovrebbe costare leggermente meno, ma il prezzo di lancio è lo stesso e ammonta a 35$).
Quello che non mi ha convinto e che non mi spinge a promuovere con lode il C1, è il fattore distro, forse nota dolente di questa board, ma che è strettamente legato al fattore community.
Quello che non mi ha convinto e che non mi spinge a promuovere con lode il C1, è il fattore distro, forse nota dolente di questa board, ma che è strettamente legato al fattore community.
Se da un lato le distro “sperimentali” ci sono (archlinux, debian, ubuntu mini, openELEC, e altre che potrete trovare sul forum), spesso i problemi sono dietro l’angolo e non sempre il rimedio si trova facilmente, proprio a causa della community meno nutrita.
Parlando di distro ufficiali, da un lato abbiano RaspBian e dall’altro abbiano Ubuntu/Lubuntu. la prima è molto più minimal della seconda ma almeno sul mio B+ non garantisce un’esperienza d’uso confortevole. Sul C1, invece, si riesce a navigare su internet senza piangere sangue e il sistema è, in generale, molto più usabile; il problema? un’infinità di applicazioni! 1960 e più pacchetti!
ndr. ok che è l’unica distro ufficiale, ok che tutto funziona, ma riempire la memoria di browser, terminali, app di debug, programmini vari e cose che probabilmente il 70/80% degli utenti non userà, non mi è piaciuto. avrei preferito una distro minimal ma con un bel repo (tanto su ubuntu, repo più, repo meno) su cui trovare le app di debug o tutto il resto; invece no, o tutto o niente.
Per di più, Kodi viene incluso nella versione 15.0 che allo stato attuale altro non è che un’Alpha1… scelta molto discutibile e mooolto azzardata a mio avviso.
Per di più, Kodi viene incluso nella versione 15.0 che allo stato attuale altro non è che un’Alpha1… scelta molto discutibile e mooolto azzardata a mio avviso.
Credo di avervi annoiato abbastanza; questa è la mia esperienza personale e non vi nascondo che tenterò di tornare ad archlinux in un futuro spero vicino. Se avete domande, dubbi, appunti o altro, potete scriverlo nei commenti 🙂