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Le mie frustrazioni domenicali: la desolazione di installare XP

Uh che bello, è domenica e non si lavora.
Eppure ho il magone.
La mia combinazione è particolare, sono un tecnico di pc che vive in un mondo Windows, ma cerco razionalmente di offrire qualcosa in più.
Un vecchio PC, un netbook per me non significa “ecco, tieni xp e vivi sereno”.
L’omino del mio cervello strilla e si ribella quando, da un anno a questa parte, devo installare XP .
Il famoso vecchio PC o netbook con il piccolo e spompo atom per me significano proporre Linux (propongo il mio fork , una distro costruita sulla base di Xubuntu 12.04) per offrire qualcosa di funzionante, veloce e moderno che soddisfa il cliente a pieno.
Su questi cassoni non ci sono rinunce di nessun tipo, i famosi programmi che legano al mondo Windows non ci vanno (ok, c’è qualche pazzo che usa Photoshop su un Atom con 1GB di RAM).
Ed ecco che arriva il caso X, quello che fa girare le palle.
Un Toshiba Equium spinto da un single core a 1.3 GHz, 1 Gb di RAM ed ovviamente XP (downgrade da Vista).
Qui Linux ha campo libero, c’è dentro solo roba Intel, il Wifi è Broadcom ma non ci sono grattacapi: ha smesso di funzionare un epoca geologica fa.
Spiego al cliente la solita routine.
XP è sconsigliatissimo, Seven è out-of-league, Vista è no, punto.
Però c’è una vita per salvare questo PC, si chiama Linux.
Lo proviamo live davanti a lui, la sua chiavetta 3G (il male del secolo..) funziona p&p, l’impostazione piace ed insomma, si può fare!
Installo e consegno, per sua ammissione il PC non è mai stato così veloce (gongolo dentro!).
Passa una settimana, su quel fronte tutto tace.. fino a sabato, torna disperato “non va niente”.
Controllo, va tutto come deve.. ma?
In download trovo l’orrenda visione, “softonic downloader per xyz.exe”
Ok, ho capito, a nulla sono servite le spiegazioni.
Ed è così che il 24 marzo 2014, a due settimane dalla fine del supporto ufficiale, installerò XP.  Mi sento così :

si, tipo l’ultimo che se ne va da pripyat
La sensazione è la stessa, solo che il mio paesaggio desolante era l’installer di XP.
Ho provato ad usare Seven in realtà, ho tolto tutto il toglibile ma non è vivibile, troppo troppo pesante.
Quindi ecco il concetto: è pienamente legittimo non voler spendere soldi per un PC nuovo, ma perché nel piatto della bilancia non finisce anche l’aspetto sicurezza e supporto?
L’aspetto più essenziale della fine di XP sarà la morte di Windows Update.
Niente Windows Update significa che qualsiasi periferica compatibile con XP, ma che richiede Windows Update per scaricare il driver, non funzionerà ne ora ne mai in p&p, ma dovrete andare a cercare voi il driver (cosa difficile in un mondo dove questa cosa non si fa più da quasi 20 anni!).
Niente Windows Update significa girare con un foglietto con scritto “prendimi a calci” sulla schiena.
XP ha avuto come unico barlume di sicurezza gli aggiornamenti, ora che non ci sono più tutto quello che è aperto rimarrà tale.
Insomma io mi tengo il magone di chi “esegue gli ordini” e so che molto probabilmente mi beccherò anche le colpe di qualcosa entro un mese, pazienza.
Questo nella storia è il primo caso  di un OS che sopravvive quasi 13 anni, sopravvive al suo successore come se nulla fosse, tiene il passo del nipote ed è preferito al pronipote.
Dove è stato l’errore ? 
Non ho la pretesa che tutti siano tecnici, ma perché  non si riesce a comprendere cosa comporta usare un OS  vecchio di 13 anni, veloce sui Netbook non perché sia speciale, semplicemente perché quando è uscito  se avevi 1GB di ram ed un single core a 1Ghz eri un boss oggi, col supporto agli sgoccioli è dannoso e pericoloso?
Sarà che la “formazione informatica”  è tutta da rivedere e ampliare? 
Vabbhè, a voi le conclusioni, io torno alle mie frustrazioni domenicali!

Marco Giannini

Quello del pacco / fondatore di Marco’s Box