Gnome 3InformaticaKDE 4.13Mondo LinuxNepomuk

Nepomuk, col cazzo che è morto

Michael Larabel, leader di Phoronix, ha pubblicato un articolo dichiarando che il team KDE sostituirà Nepomuk con un altro progetto di desktop semantico chiamato Baloo.

Baloo, fantomatico desktop semantico progettato e programmato in soli due mesi, garantisce un minore consumo di risorse rispetto al vecchio progetto già con l’attuale implementazione.
Ma è proprio a partire dalle dichiarazioni di Larabel che si può rivoltare tutto come un calzino.
Come cazzo è possibile che un progetto nato meno di due mesi fa a livello di bozza sia già migliore di un progetto sviluppato per anni?
Com’è possibile che in due mesi siano riusciti a creare tutte le specifiche, a scrivere l’implementazione completa del desktop semantico e a renderla così efficente?
In più, con l’abbandono da parte di KDE, è vero che Nepomuk non ha un futuro?
Partiamo dal principio. Cosa è Nepomuk?
Nepomuk, acronimo di Networked Environment for Personal, Ontology-based Management of Unified Knowledge, è un progetto rilasciato sotto varie licenze, anche open source, atto a fornire delle specifiche per implementare il desktop semantico.
Il suo costo fu di 17 milioni di Euro, di cui 11,5 finanziati dall’Unione Europea.
Secondo voi è possibile che l’Unione Europea spenda tutto questo denaro per creare un progetto usato da una nicchia di una nicchia?
Ne dubito fortemente, infatti Nepomuk non viene utilizzato solo in KDE, ma anche da Gnome attraverso Zeitgeist, usato anche in Unity, e Tracker.
Esiste anche una sua implementazione per il linguaggio Java e una implementazione commerciale. È stato sviluppato dal centro di ricerca per l’intelligenza artificiale tedesco. Quindi da tutti i punti di vista si capisce come non sia un componente creato per KDE.
Ora che abbiamo sfatato il mito “Nepomuk = KDE”, sfatiamo il resto delle stronzate.
Possibile che in un mese siano riusciti ad implementare un desktop semantico più efficente di Nepomuk?
Non mi risulta che un desktop semantico sia semplice da progettare, altrimenti l’UE dubito che avrebbe speso una cifra così ingente.
Infatti Baloo non è un desktop semantico. Come specificato da Aaron Seigo, sviluppatore di KDE, Baloo non è altro che una reimplementazione della parte di storage Nepomuk-KDE al fine di renderlo più efficente, gestibile ed estendibile.
Quindi l’esser passati dall’inizio della progettazione all’implementazione in soli due mesi ha notevolmente più senso e diventa tutto più fattibile.
Larabel, ma va a cagher.

Marco Giannini

Quello del pacco / fondatore di Marco’s Box