Oppo N1 CyanogenMod: L’uomo del Google ha detto sì
La storia di Cyanogenmod ricorda per un certo senso quella di Mint: iniziata come semplice mod di un prodotto già esistente (anche se AOSP non è Bubbuntu), si è cercata di distanziare proponendosi come versione maggiormente usabile di un prodotto che ha effettuato scelte poco condivise dagli utilizzatori originali. Addirittura la società a cui fa capo la distribuzione ha ricevuto 29 milioni di dollari in finanziamenti per diffondersi “alla luce del sole”: il primo tentativo è stato una app per sostituire facilmente Cyanogenmod alla versione android piena di bloatware di un certo insieme di telefonini (prontamente segata da Google).
Adesso arriva il primo telefonino ad essere venduto direttamente con CM, l’Oppo N1, ed incredibilmente ottiene la certificazione di Google: questo significa ad esempio non dover più ottenere i diritti amministrativi tramite sistemi aumma aumma per poter metterci il Play Store.
Il coso da 6 pollici di schermo (non posso chiamarlo telefonino nè tablet, phablet se lo sono inventati per trollare il consumatore, preferisco coso) ha un processore quad-core, 2 GB di RAM, fotocamera da 13 MP e un prezzo inguardabile: 449 (479) euri.
In arrivo insieme a bambin gesù il 24 Dicembre.
Son pazzi questi cinesi.
Oppo CyanogenMod Style
Post Scriptum: Due domande sorgono spontanee
– Adesso chi forka CyanogenMod?
– Il prezzo aumenta con l’aumentare della percentuale di free software?