Studio Storti entra nell’Advisory Board di The Document Foundation e apre la Divisione LibreOffice

Buone notizie per tutti i sostenitori di LibreOffice che vorrebbero che il software venisse usato anche nella Pubblica Amministrazione Italiana. 
Studio Storti, il principale fornitore di soluzioni Open Source per la Pubblica Amministrazione Italiana, è entrato a far parte dell’Advisory Board di The Document Foundation.  
Oltre all’ingresso nell’AB, Studio Storti ha deciso di investire creando una Divisione LibreOffice destinata ad assistere la Pubblica Amministrazione nella migrazione a LibreOffice.
Di seguito il comunicato stampa ufficiale:
Berlino, 19 settembre 2013 – The
Document Foundation (TDF) annuncia che Studio Storti, il principale
fornitore di soluzioni open source per la Pubblica Amministrazione, è
entrato a far parte del proprio Advisory Board. Studio Storti è pronto a
lanciare una Divisione LibreOffice per offrire supporto professionale
alle migrazioni da Microsoft Office a LibreOffice.
“Siamo attivi in ambiente open source
dal 1997, con soluzioni a valore aggiunto focalizzate sulle esigenze
della Pubblica Amministrazione. Negli ultimi tre anni, abbiamo
registrato un interesse crescente verso il supporto delle migrazioni a
LibreOffice, e abbiamo deciso di investire in quest’area creando una
Divisione LibreOffice”, afferma Paolo Storti, AD di Studio Storti.
“Intendiamo sfruttare la conferenza di Milano, dove abbiamo
l’opportunità di incontrare il nucleo della comunità, per rafforzare i
contatti con gli sviluppatori e con gli altri stakeholder del progetto
LibreOffice”.
“Studio Storti porta all’interno
dell’Advisory Board TDF un’esperienza di oltre 15 anni nelle migrazioni
della Pubblica Amministrazione italiana verso le soluzioni open source”,
commenta Italo Vignoli, Membro del Board of Director di TDF.
“L’annuncio è estremamente importante per l’intero ecosistema, perché
conferma – se mai ce ne fosse stato bisogno – che la visione di un
progetto indipendente che è alla base della nascita di TDF può stimolare
la crescita di terze parti che investono su LibreOffice. In Italia,
potrà cambiare lo scenario delle migrazioni”.
Con l’ingresso di Studio Storti, l’Advisory Board TDF è composto da 14 membri, sei dei quali si sono aggiunti nei primi nove mesi del 2013 – AMD, CloudOn, Collabora, KACST (King Abdulaziz City of Science and Technology), MIMO (French Ministries) e Studio Storti – a quelli già attivi: FRODEV (Freies Office Deutschland e.V.), FSF (Free Software Foundation), Google, Intel, Lanedo, RedHat, SPI (Software in the Public Interest) e SUSE.

Studio Storti

Studio Storti
si occupa di portare innovazione nella Pubblica Amministrazione in
Italia attraverso soluzioni Open Source di qualità. L’elevata
professionalitĂ  e la lunga esperienza si concentrano in due aree
fondamentali per gli enti pubblici: gestione del sistema di posta
elettronica e collaborazione (basata su Zimbra) e gestione del comparto
Privacy. Oggi, a queste due aree si aggiunge anche il supporto su
LibreOffice, e in particolare ai progetti di migrazione.