Perché non usare Google Map Maker
Oggi in Italia è stato attivato Google Map Maker, ovvero l’idea che Google ha avuto un paio di anni fa per cercare di ampliare il servizio offerto da Maps, che attualmente non è presente in diverse nazioni (avete mai provato ad andare dal Portogallo alla Cina ad esempio?) e con diverse imprecisioni sia sui dati geografici che sui dati relativi alle attività commerciali.
Un utente col proprio account Google può accedere ad una interfaccia che gli fornisce la forma del terreno e le immagini satellitari (che in certe zone risalgono ad un decennio fa!) e può inserire quei punti di interesse che interessano a Google, senza poter riutilizzare i dati che ci sono già (solo quelli di altri utenti). Ma poi? Cosa ne ricava?
Niente.
Infatti nei ToS si legge:
Pubblicando i Contributi dell’Utente sul Servizio, l’Utente concede a Google una licenza perpetua, irrevocabile, per tutto il mondo, gratuita e non esclusiva, a riprodurre, adattare, modificare, tradurre, pubblicare, rappresentare pubblicamente, visualizzare pubblicamente, distribuire e creare opere derivate da, i Contributi dell’Utente. L’Utente conferma e garantisce di possedere tutti i diritti e autorizzazioni necessari per concedere tale licenza. L’Utente concede altresì agli utenti finali dei servizi di Google il diritto di accedere e utilizzare, incluso il diritto di modificare, i Contributi dell’Utente, nei limiti di quanto permesso dai termini di servizio di Google applicabili.
Il Servizio è fornito all’Utente per il suo utilizzo a titolo personale e non commerciale e nel rispetto dei Termini. Inoltre, all’Utente è fatto divieto di utilizzare Map Maker in un modo che permetta all’Utente stesso, o a qualsiasi altro soggetto, l’accesso a download di massa oppure a feed collettivi di coordinate numeriche di latitudine e longitudine.
Quindi va bene caricare dati (solo se ne sei certamente sicuro, e te ne assumi la responsabilità) ma, oltre a concedere a Google tutti i diritti di riutilizzo del dato [commercialmente parlando], non puoi riprenderti l’elaborazione che hai fatto! Ed in più, essendo i contributi totalmente moderati, dovrà passare del tempo prima che appaiano sui prodotti Google.
Molti di voi sapranno che differenza ci sia tra “free as in beer” e “free as in speech” (http://en.wikipedia.org/wiki/Gratis_versus_libre). Google Maps è free come la birra, ma certamente non come la parola.
Perchè Google allora chiede agli utenti di aiutarli a migliorare i dati che hanno quando avrebbero la possibilità di andarsi a recuperare dati che hanno licenze libere ed usarli gratis? Semplicemente perchè chi gli vende i dati si incazzerebbe e gli farebbe causa perchè violerebbe i termini contrattuali (https://help.openstreetmap.org/questions/615/can-google-maps-take-osm-data-and-use-it-in-their-own-maps).
Mapquest mantiene un servizio separato che utilizza i dati provenienti dal progetto OpenStreetMap per lo stesso motivo, dando indietro alla comunità servizi e tools. Foursquare ha iniziato ad utilizzare OSM l’anno scorso e adesso spinge direttamente i superuser a migliorare OSM tramite link diretti nella sezione a loro dedicata.
Un utente che ha del tempo da perdere che vuole aggiungere dati a Google Map Maker (sempre perchè non si è certi che arrivi su Google Maps) dovrebbe considerare di perdere lo stesso tempo ad aggiornare i dati di un progetto come OpenStreetMap: a differenza dei progetti free software non servono capacità di programmazione o anche solo informatiche molto ampie. E’ come scrivere su Wikipedia, solo che al posto di sapere l’italiano bisogna sapere la geografia 😀
L’ecosistema di servizi che circonda OSM (pur non essendo integrato come Google Maps), e quelli potenzialmente realizzabili, è una ragione per quantomeno provare a considerare alternative!
A chi dice che “tanto quelle di Google sono più precise” invito a visitare siti come Map Compare, che offrono la vista side by side di servizi popolari come GMaps, Bing Maps e Yahoo Maps con Openstreetmap: a meno che non abitiate in posti sperduti o poco frequentati dai mappatori attivi (nel qual caso vi invito ancor di più a contribuire a OSM) dovreste notare la differenza.
Tornando all’esempio del routing nel paragrafo iniziale, guardate la pagina Taxi To che mostra alcuni dei percorsi più lunghi: quanto c’è da Lhasa ad Amsterdam o dal Sudafica alla Cina? Il percorso connesso più lungo per inciso è di 23448 km.
Altre info sul wiki di OSM nella pagina dedicata a Map Maker.
Articolo adattato ed aggiornato da questo scritto a fine 2011.