elementary OS Luna: la recensione
Rieccoci con il saltuario appuntamento delle mini recensioni. Questa puntata è dedicata a elementary OS Luna, la tanto attesa versione stabile della derivata di Ubuntu che strizza l’occhio al design.
In questo breve post andrò ad analizzare gli aspetti principali della distro nonché il suo parco software di default.
L’installazione
L’installer di elementary OS Luna è ripreso da mamma Ubuntu quindi è di una semplicità disarmante. Anche l’utente alle prime armi potrà facilmente installare la distro. Presente, in fase di installazione, la possibilità di scaricare i codec multimediali e gli aggiornamenti; personalmente ho evitato di scaricarli anche perché alla fine tocca comunque installare a mano adobe flash player e altre cosucce come i font di Microsoft e per farlo basta installare il solito meta pacchetto
sudo apt-get install ubuntu-restricted-extras
Il primo avvio
Al primo avvio possiamo subito ammirare nella sua bellezza la Shell di eOS. Pulita, con una dock in basso e gli indicatori in alto.
Che dire, per essere bella è bella.
L’interfaccia e il parco software
Il team di elementary, oltre a curare l’aspetto grafico, ha inserito una serie di applicativi fatti in casa al fine di ottere un ambiente quanto più coerente. Andiamo a fare una rapida carrellata.
Il lanciatore applicazioni è raggiungibile cliccando sulla scritta Applicazioni in alto a sinistra. Una volta premuta apparirà una finestra dove potremo selezionare il programma da lanciare.
Il menu applicazioni di elementary OS Luna |
Scorrendo con la rotellina del mouse sarà possibile andare nelle altre pagine. Ora, non guardate la presenza di Firefox, Chrome e Synaptic, quelli sono programmi che ho installato io durante il test 🙂
Il lanciatore applicazioni può, in alternativa, esser messo in modalità per categorie cliccando sull’iconcina a mo di listato in alto a sinistra.
La visualizzazione a categorie del menu applicazioni |
Il campo di ricerca ci servirà invece per ricercare le applicazioni se già conosciamo il nome in modo da velocizzare le operazioni.
Al centro del pannello superiore è posto l’indicatore di data e ora. Cliccandoci su apriremo un mini calendario (da non confondere con l’applicazione Calendario che vedremo più avanti).
L’indicatore data, ora e calendario |
Non mi dilungo sugli indicatori di rete, audio, messagistica, utente e spegnimento che si trovano in alto a destra perché nun ce ne po fregà de meno (come dicono a Cambrige)
Passiamo ora ad analizzare il parco software che troviamo preinstallato su elementary OS Luna.
Come browser web predefinito troviamo Midori 0.5.4 (ovvero l’ultima versione disponibile datata 15 Luglio 2013). Ora, lungi da me dal fare il solito criticone, però avrebbero potuto scegliere uno dei due grandi big della navigazione anziché usare Midori
Midori 0.5.4 |
Per chi non lo conoscesse, Midori è un browser minimale basato su WebKit. Una delle particolarità è quella di utilizzare come motre di ricerca predefinito DuckDuckGo. A me sinceramente non piace, e per questo ho installato Firefox e Chrome.
Da questo primo screen è possibile notare il look geek p0rn delle finestre di dialogo.
Come client di posta elettronico predefinito per scaricare la posta sul nostro PC troviamo Geary Mail, un client mail scritto in vala e che si integra alla perfezione con il sistema. Sinceramente non so dirvi se è buono o meno in quanto faccio uso di webmail da anni.
Geary, il client di posta elettronica |
Da quello che vedo nei menu ha preimpostato i parametri per GMail e Yahoo.
Come client di messagistica istantanea troviamo il classico Empathy (in una versione un po vecchiotta, ma questo dipende dal Ubuntu 12.04 LTS).
Passiamo ora all’applicazione Calendario (per gli amici Maya)
La vista principale dell’applicazione Calendario |
L’applicazione è fatta davvero bene, per la gioia di tutti i fan di questo genere di applicativi. Notare anche in questo caso la finestra di inserimento appuntamenti.
La finestra di inserimento appuntamenti di Calendario |
Carino vero?
E se vogliamo ascoltare della musica? Come player audio predefinito troviamo l’applicazione Musica (per gli amici Noise) sviluppata come il calendario tutta in casa eOS.
Musica, il player audio di eOS |
L’aggiunta dei file audio alla raccolta è abbastanza veloce (ovvimanete dipende da quanta musica conservate sul vostro HD).
Ovviamente una volta messa in riproduzione una canzone verrà mostrata nell’indicatore.
Musica: interfaccia principale e indicatore |
Come player Video troviamo (purtroppo) Totem (qui nella versione 3.0.1). A me non piace minimamente. Visto che sono tanto attenti al design e al minimalismo avrebbero potuto inserire il ben più potente gnome-mplayer.
Per la gestione foto e l’editing rapidissimo troviamo Shotwell 0.14.1
Come Software Center troviamo l’Ubuntu Software Center che qui è stato semplicemente rinominato perché sennò pareva brutto, loro mica copiano. Probabilmente hanno preferito aggiungere l’USC anziché il loro AppCenter perché ancora instabile.
Come file manager troviamo Files (per gli amici Pantheon Files). Che dire di questo file manager. Il programma è forse una delle pecche principali della distro in quanto non è ancora completo. Certo, lato velocità è veloce, però mancano ancora tante piccole chicche e per personalizzarlo bisogna utilizzare Elementary Tweaks (così come per molte cose della distro).
Una delle più grandi carenze (che per alcuni potrà sembrare una cavolata ma non lo è) di Pantheon Files è l’impossibilità di aggiungere graficamente i preferiti delle cartelle nel menu laterale.
+Daniele Simonetti mi ha suggerito un escamotage ricorrendo a Scratch che è si immediato, ma è comunque un bypassare qualcosa che in un programma normale dovrebbe esser possibile di default.
Visto che ci troviamo andiamo ora a dare uno sguardo all’editor di testo Scratch, anch’esso sviluppato in casa elementary OS.
Scratch è molto minimale e può essere considerato un sostituto di Gedit ma null’altro di più in quanto supporta solo i file di testo.
Scratch, l’editor minimale (molto male) |
In pratica se dovete lavorare fin da subito vi tocca installare qualche suite completa.
Anche il terminale è stato riscritto in chiave elementary con uno molto cool e che per gli amici si fa chiamare Pantheon Terminal.
Pantheon Terminal |
Ho lasciato alla fine il pannello con le impostazioni di sistema che è stato leggermente modificato da parte del team di elementary.
Cliccando su Scrivania e poi su Angoli attivi potremo gestire gli hotcorner e aggiungere gli effetti expose e altre amenità varie
La gestione degli hotcorner |
Se siete intenzionati ad installare elementary OS Luna vi consiglio di aggiungere fin da subito il repository Elementary Update e di installare alcuni tool sviluppati dalla comunità come Elementary Tweaks che, una volta installato, ci permetterà di cambiare tema, tipo di carattere, personalizzare Pantheon Files e tante altre cose.
Elementary Tweaks |
Conclusioni
La distro ha il suo fascino e risulta veloce e reattiva in tutte le occasioni, merito probabilmente della maniacale attenzione verso la chiusura di ogni piccolo bug prima del rilascio finale. A chi la consiglio? Be, elementary OS Luna non è certo una distro da smanettoni o da chi è alla ricerca di aggiornamenti costanti. La consiglio dunque a quegli utenti che vogliono qualcosa di graficamente carino e leggerezza. C’è da fare però una precisazione, il tema di defaults di eOS mal si integra con LibreOffice Calc e dunque se usate la suite da ufficio be, o cambiate tema o cambiate distro (oppure fate come in queste guide e andate voi stessi a fixare il problema con il tema elementary).