Recensire distro non mi è mai particolarmente piaciuto perché tendo ad essere un tipo molto pignolo su alcuni particolari che, se non sono come mi aspetto, inficiano il mio giudizio finale falsandolo (vedasi il caso GNOME Shell).
Quest’oggi, su suggerimento di Marco Milone e dei
Pinguinatori Diversamente Anonimi ho deciso di provare, seppur in maniera non approfondita e in virtualbox,
Netrunner 13.06 nome in codice Enigma.
Per chi non lo sapesse Netrunner è una derivata di Kubuntu sviluppata da
Blue Systems ovvero dal nuovo sponsor (da qualche release a questa parte) di Kubuntu. Oltre ad essere sponsor di Kubuntu, Blue Systems sponsorizza anche Linux Mint KDE e alcuni progetti come il launcher Homerun,
Muon Discover,
rekonq, KDE-gtk-config,
Firefox KDE, kmc-webaccount e kmc-samba-mounter (solo per citarne i più famosi). Oltre a questo alcuni sviluppatori di KDE lavorano per Blue Systems come, ad esempio,
Martin Gräßlin, maintainer di KDE Plasma Compositor e del Window Manager.
Insomma, Blue Systems è una azienda che si da davvero da fare sponsorizzando a destra e a manca (e da utente Kubuntu non posso che ringraziarli per quello che fanno) portando grandi benefici a tutta la comunità.
Come dicevamo Netrunner è la loro distro e, come logico aspettarsi, è infarcita di tutte le tecnologie che sponsorizzano.
Il target della distro è tutta quella utenza che per la prima volta si affaccia al mondo Linux e cerca una distro di facile utilizzo ma sopratutto con un aspetto quanto più simile a Windows in modo da non dover stare li ad imparare cose nuove.
In questo Netrunner ci riesce realizzando un desktop base che potrebbe esser scambiato senza problemi per una nuova versione di Windows.
Ma andiamo con ordine e vediamo di scoprire cosa c’è in Netrunner 13.06
L’installazione
L’installer di Netrunner 13.06 è ripreso pari pari da quello presente su Kubuntu 13.04 con tutti i vantaggi che ne competono. L’installazione del sistema è facile e immediata (grazie all’esperienza maturata da Canonical) e l’aspetto dell’installer è molto grazioso.
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L’installer di Netrunner 13.06 ripreso da quello di Kubuntu 13.04 |
Il primo avvio
Le personalizzazioni dell’interfaccia grafica cominciamo fin da subito. Ecco come si presenta la schermata di login (per alcuni potrà sembrare un po pacchiana ma diavolo, chi se ne infischia, tanto siamo su KDE e il pacchiano ci piace!).
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La schermata di login, vi sfido a trovare le citazioni presenti in questa immagine |
Al primo avvio ci ritroveremo dinanzi ad uno dei migliori default mai visti in ambito KDE (a parte il tema del gestore finestre che non lo digerisco proprio).
Nessun plasmoide cartella ma solo alcuni collegamenti a My Computer (che ci mostrerà un riepilogo del nostro sistema), alle risorse di rete, alle webapps (di cui parleremo più avanti) e un comodo installer per Steam.
Eccolo in tutto il suo splendore (e sbrilluccicantezza)
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Il desktop di Netrunner 13.06 in tutto il suo splendore |
In basso possiamo vedere il menu avvio e alcuni collegamenti rapidi alla home e a Firefox. Sulla destra l’iconcina di Yakuake (un comodo terminale a discesa).
Il wallpaper è molto bello e fa effetto wow così come i caratteri di sistema preimpostati che sono i famosi Roboto di Android (che prontamente copierò sulla mia Kubuntu).
Il lanciatore applicazioni
Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, come lanciatore applicazioni si è scelto di utilizzare Kickoff nella modalità classica. Scelta strana visto che sponsorizzano Homerun (che è comunque preinstallato, basta aggiungerlo). Tuttavia ragionandoci un po su la scelta è sensata in quanto un nuovo utente Linux saprà subito orientarsi e trovare quello che cerca.
Troviamo le macro categorie Applicazioni, Giochi, Web-Apps, Accessori, Sistema e Impostazioni. All’interno della categoria Applicazioni le sotto categorie Grafica, Internet, Multimedia e Ufficio.
I programmi preinstallati
La versione di KDE che troveremo ad installazione conclusa è la 4.10.3 che però potremo facilmente aggiornare a KDE 4.10.4 con un semplice
sudo apt-get update && sudo apt-get dist-upgrade
(o il alternativa utilizzare Muon, ma noi siamo professional e usiamo il terminale, vuoi anche per provare lo stiloso Yakuake).
Andiamo ora ad analizzare il parco software preinstallato su Netrunner 13.06 con le sue scelte azzeccate e quelle no (ci sono alcuni doppioni di cui non capisco il senso).
Cominciamo dalla categoria
Grafica. In questa sezione troviamo i programmi di grafica di uso più comune. Oltre ai soliti visualizzatori immagini e gestori webcam e scanner troviamo GIMP (come editor di immagini), Krita (per la pittura digitale) e Karbon (per la grafica vettoriale). Un utente appassionato di editing di immagini troverà dunque tutto quello di cui ha bisogno.
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Le applicazioni presenti per l’editing di immagini |
La sezione
Internet è infarcita di ogni ben di Dio. Troviamo infatti kfilebox (che una volta lanciato installerà Dropbox e lo integrerà nel sistema), FileZilla (il famoso client FTP), Firefox con le patch per l’integrazione in KDE e altre cosucce (di cui parleremo più avanti in maniera approfondita), Skype 4.2, due client per la messaggistica istantanea ovvero Pidgin e Telepathy KDE, come client torrent Qtransmission ed infine Thunderbird come client di posta elettronica.
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Connetterci non sarà un problema |
Anche la sezione
Multimedia è ben fornita di applicazioni ed anche in questo caso troviamo alcuni doppioni. Preinstallato troviamo RecordMyDesktop (per la registrazione del desktop, utile per chi fa video guide etc), Kdenlive (come editor di video), VLC (player video), KMix (per la gestione del mixer audio), WinFF (convertitore video) ed due player audio ovvero Tomahawk e Qmmp.
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Possiamo riprodurre tutto out of the box, presente anche il potente editor di video Kdenlive |
La categoria
Ufficio vanta la presenza di Calligra Flow (come editor di diagrammi di flusso) e del trio rappresentato da LibreOffice Writer, LibreOffice Calc e LibreOffice Impress. La cosa che mi ha lasciato positivamente stupito è la perfetta integrazione di LibreOffice con KDE (hanno usato il mio vecchio trucco per
migliorare l’aspetto dei menu di LibreOffice in KDE). Bravi perché, imho, tutte le distro KDE based dovrebbero adottare questa soluzione.
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Lavorare non sarà un problema |
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Come potete vedere hanno aggiunto il trucchetto che vi consigliai tempo fa per integrare LibreOffice in KDE |
Nella sezione
Giochi troviamo una selezione di giochi non impegnativi (dal KMahijongg agli scacchi, dal KSudoku al solitario etc) con in più Steam (non è preinstallato, ma vi basterà cliccare sul collegamento sul desktop per installarlo)
ed l’emulatore DOSBox (per la gioia dei nostalgici).
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Tanti giochi |
Menzione speciale va fatta per la sezione
Web-Apps. Cosa sono? In pratica sono dei collegamenti alle applicazioni web più comuni che, una volta lanciati,
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La lista delle Web-Apps |
apriranno una finestrella del browser dove sarà possibile accedere rapidamente ai vari servizi. Troviamo le Web-Apps di Dropbox, Facebook, Google (Calendar, Contacts, Docs, Mail, Maps), Twitter, Youtube ed altri servizi che personalmente non conosco (li potete vedere nello screen di su).
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Esempio di comportamento di una Web-Apps una volta lanciata |
In
Accessori troveremo invece una serie di accessori (scusate il gioco di parole) come KNotes, Klipper, Kcalc, KMouseTool, synaptiks (per la gestione del touchpad), AcetoneISO (per montare le ISO di CD e DVD, praticamente il Daemon Tools per Linux), K3b (il miglior programma di masterizzazione che ci sia) e Akregator. Che dire, sezione completa e fatta da soli software essenziali.
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Tu dimmi quello che vuoi fare, e io lo faccio |
Raggruppate alla voce
Sistema troviamo Dolphin (personalizzato nelle funzioni e nell’aspetto), la Konsole, Yakuake, Muon Suite comprensiva anche di Muon Discover che fa da software center, stranamente troviamo anche Synaptic che di fatto è un doppione del gestore pacchetti di Muon.
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Ci hanno messo di tutto sul povero Dolphin alla faccia di chi lo vuole minimale |
Qui troviamo anche alcuni tool interessanti come Network Drives per montare le partizioni e gli HD di rete grazie a samba (che ovviamente è preinstallato).
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Networks Drives |
In
Impostazioni troviamo infine Driver Manager (per l’installazione dei driver proprietari come quelli per la scheda video), Windows Wireless Drivers (per installare i driver delle schede wifi di windows), il collegamento alle impostazioni di sistema, OpenJDK
ed
Sorgenti software ovvero il tool per la gestione dei repository che troviamo su Linux Mint.
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Il sorgenti software ereditato da Linux Mint |
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I PPA preinstallati (ma non abilitati) |
Qui possiamo notare due cose. La prima è la presenza del repository principale made in Netrunner, la seconda è l’inclusione dei repository Kubuntu Backports che sono aggiunti ma non abilitati di default.
Preinstallato troviamo anche Virtualbox e il Marketplace di Firefox (che in pratica è un rimando allo store online di Firefox).
Precisazioni su Firefox
Come vi ho anticipato prima ecco l’approfondimento su Firefox.
La versione installata gode delle patch per l’integrazione con KDE (mimetypes etc) ed è personalizzata da Netrunner (come si evince dallo screen).
Oltre alle patch per KDE troviamo preinstallati Adblock Plus, DownloadHelper, ProxTube (che serve a vedere i video di Youtube bloccati nella nostra regione), Add to Search Bar. Il team di Netrunner ha deciso di preinstallare anche il tema Qute 3++ (da loro modificato). I plugin sono poi praticamente tutti quelli installabili. Presente il plugin per i DivX, Google Talk, IcedTea (java), Gecko Media Player, QuickTime, RealPlayer, Flash e Windows Media Player.
Per la serie, meglio abbondare che deficere (che poi è uno dei miei life motiv).
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L’orribile tema preinstallato di Firefox su Netrunner |
Codec e varie
Come facilmente deducibile dalle precisazioni fatte su Firefox, su Netrunner 13.06 trovate tutto quello che vi serve per riprodurre i vostri file multimediali. Presente anche Adobe Flash Player, Java (o meglio openJDK) ed infine Wine. Per la serie una volta installato non avrai bisogno di nulla.
La gestione del sistema
Il pannello con le Impostazioni di sistema è stato modificato nel suo default in modo da semplificare alcune schermate. Il lavoro svolto è interessante e serve a metter ordine nella mente caotica degli sviluppatori di KDE.
Cominciamo ad analizzarlo.
Ecco come si presenta. Quattro sono le sezioni:
Personal,
Amministrazione di sistema,
Hardware e
Advaced.
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Le impostazioni di sistema semplificate di Netrunnner
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Giusto per fare un parallelismo, ecco come appare
Impostazioni di di sistema su di una distro come Kubuntu (che non personalizza questo programma)
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Le impostazioni di sistema tradizionali su Kubuntu 13.04 |
Dal punto di vista semplicità l’aspetto di Netrunner è decisamente migliore.
Personal
In Personal, andando alla voce
Dettagli dell’account troveremo la gestione dell’utente, quella della lingua di sistema, le impostazioni di accessibilità e la gestione del Portafogli di KDE (io odio il portafogli di KDE). Qui si può notare una delle personalizzazioni fatte da Netrunner che sposta la gestione della lingua nella scheda relativa all’account ed elimina da questa sezione alcune voci come Percorsi.
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Dettagli account, Lingua, Accessibilità e Portafogli di KDE |
In
Social Accounts potremo abilitare i web accounts di Google, Facebook, ownCloud e Runners-ID. Presente anche la gestione di Akonadi e quella di Telepahty KDE.
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Qui possiamo aggiungere i Web Accounts, Gestire Akonadi e Telepathy KDE |
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Aggiungiamo un account web gestito da Akonadi |
Andiamo ora alla cosa carina. In Aspetto dello spazio di lavoro è stato raggruppato tutto quello che ci serve per personalizzare l’aspetto di KDE ovvero la gestione degli stili, la decorazione delle finestre, il tema di Plasma, gli schemi di colori, le icone (che normalmente starebbero in Aspetto delle applicazioni) e le impostazioni delle applicazioni GTK. Come potete vedere, a differenza di KDE liscio le voci sono state saggiamente raggruppate.
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Tutto quello che riguarda i temi è raggruppato in un’unica schermata |
Stesso discorso per
Comportamento dello spazio di lavoro dove troviamo la gestione degli effetti desktop, del tipo di desktop, la gestione dei desktop virtuali, i lati dello schermo attivi ed infine il tipo di scambiatore finestre.
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Qui possiamo gestire gli spazi di lavoro, gli effetti, i desktop virtuali, gli hot corner e lo scambiatore finestre |
Amministrazione di sistema
Qui troviamo tutto quello che riguarda l’amministrazione del sistema come la gestione del calendario, la gestione dei caratteri di sistema, i programmi predefiniti, le impostazioni di rete, l’associazione file, la gestione notifiche e Avvio e spegnimento che è stato epurato della gestione dei servizi in avvio automatico (spostato in Advanced).
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Avvio automatico, schermata di accesso e gestione sessione |
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I font predefiniti, come potete vedere sono i famosi Roboto di Android |
Hardware
Qui troviamo le solite cose inerenti la gestione hardware e delle periferiche.
Da notare la scelta del Backend. Come backend predefinito per
Phonon troviamo VLC seguito da GStreamer come secondario.
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Backend Phonon |
Advanced
Relegate in questa categoria troviamo tutte quelle cose che l’utente medio non dovrebbe toccare onde evitare di fare casini. Si va dalle attività di sistema, la modifica dei servizi in avvio automatico (che praticamente sono abilitati tutti come su Kubuntu), la gestione dei percorsi predefiniti dove salvare i file, Nepomuk (che è saggiamente disabilitato) e altre cosucce che potete vedere nello screen che segue
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Qui trovate tutto quello che non dovete toccare se non siete esperti
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Conclusioni
Lato prestazioni non posso esprimermi in maniera oggettiva in quanto ho provato la distro in virtualbox con gli ovvi limiti che ne conseguono (gli ho dato solo 1,2 Gb di RAM). La sensazione è comunque positiva. Nell’aprire i vari programmi si ha un senso di velocità e immediatezza che non si trova su Kubuntu nelle sue impostazioni di default (almeno sulla mia macchina).
Il parco software scelto è interessante e se ne infischia di integralismi tipici di altre distro KDE based che vedono di mal occhio le applicazioni GTK (frecciatina :P). L’unica cosa che stona è la presenza di alcuni doppioni che andrebbero eliminati in quanto potrebbero generare confusione (oltre che occupare inutile spazio).
Sotto il profilo estetico la distro ha un default nel complesso gradevole (a parte, imho, il tema scelto per il gestore finestre). Gli amanti di KDE come me soffriranno però della mancanza dell’effetto toretto (con somma gioia di Enrico e chi come lui). Facendola vedere ad un utente Windows potrebbe facilmente scambiare per un sistema operativo di Zio Bill.
Nel complesso dunque la distro si presenta bene e a mio avviso potrebbe essere una ottima scelta per chi si avvicina al mondo Linux e cerca una distro facile da usare e ben configurata. Personalmente farò qualche tentativo e proverò ad installarla ai futuri aspiranti pinguini che mi chiederanno una distro bella e facile.
Io qualche tentativo lo farò e la proporrò a chi mi chiede un sostituto di Windows perché penso che, per come è strutturata nel suo complesso, possa essere una ottima scelta per gli utenti alle prime armi.
Nei prossimi giorni vedrò di fare alcuni test per capirne meglio le potenzialità installandola su partizione fisica.
PS: A chi mi chiede se Kapitan KubuntO si trasformerà in Kapitan Netrunner rispondo con un categorico no 😛
+Martin Gräßlin, is
maintainer of KDE Plasma Compositor and Window Manager and is employed
by Blue Systems, coincidentally. – See more at:
http://www.linuxadvocates.com/2013/07/netrunner-1306-enigma-best-kde-out-of.html#sthash.2kJUgGDC.dpuf
+Martin Gräßlin, is
maintainer of KDE Plasma Compositor and Window Manager and is employed
by Blue Systems, coincidentally. – See more at:
http://www.linuxadvocates.com/2013/07/netrunner-1306-enigma-best-kde-out-of.html#sthash.2kJUgGDC.dpuf
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+Martin Gräßlin, is
maintainer of KDE Plasma Compositor and Window Manager and is employed
by Blue Systems, coincidentally. – See more at:
http://www.linuxadvocates.com/2013/07/netrunner-1306-enigma-best-kde-out-of.html#sthash.2kJUgGDC.dpuf