Ubuntu 12.04 e Secure Boot, facciamo il punto!
Va detto, quando la mattina arrivi al lavoro e il primo messaggio che vedi è questo (ok, stavo tentando il boot di Seven, gran vergogna ma è il cliente a decidere)
Ti girano, ma se in sottofondo hai “Walk” dei Pantera che dice “are you talking at me?” ti cresce il senso di sfida.
Questo portatile, un Vaio, è nato male e morto peggio, non boota più Windows 8 e ha EFI Bios in “super fast mode” (quindi per avere accesso al bios ho dovuto fare un cmos reset aprendolo e togliendo la batteria tampone in quanto, col sfm abilitato il bios sparisce, ci si può entrare solo con una apposita istruzione del sistema operativo).
No, Windows 7 non si avvia, poco male, secure boot è disabilitabile ma prima voglio vedere come se la cava Ubuntu 12.04.2 che introduce nel pangolino il supporto a secure boot (legittimo, dato il supporto a lungo termine e il boom di device con secure boot )
La versione scelta è la amd64 , giusto per essere sicuri che efi lavori come deve. (si, fra le specifiche dello standard c’è che si esegua codice a 64 bit)
Quindi secure boot abilitato, Ubuntu su usb e si parte.
Sorpresa: Ubuntu si avvia, mostra per 9 secondi una schermata strana, verosimilmente “sotto” c’è il menù del bootloader, di fatti riprovando e premendo subito invio il sistema parte, c’è subito la splash screen che tiene compagnia fino al desktop.
Complimenti quindi a Canonical, gran bel lavoro!
Secure boot ha intimorito molti facendogli credere ed ecco che finisce Linux.
No, andrò controtendenza nel dirlo ma questo apre molte possibilità, Ubuntu parte, di default, senza alzare un dito, per far partire Windows 7 ci vorrà un po’ e questo “po’” non è detto che sia alla portata di tutti!
Ecco un video per tutti i “se non vedo non credo”!