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Mark Shuttleworth mostra Ubuntu Phone OS in azione

Dopo il video di ieri realizzato da The Verge ecco arrivare un nuovo interessante video realizzato questa volta dal noto sito engadget.In questo video Mark Shuttleworth ci illustra il funzionamento di Ubuntu Phone OS sul (solito) Galaxy Nexus. Nel video Mark illustra alcune delle caratteristiche del sistema evidenziando la facilità d’uso e la reattività del sistema. Un dettaglio che non era stato mostrato nel precedente video è quello relativo alla barra delle notifiche; come potrete vedere nel video, la barra è scrollabile sia dall’alto verso il basso che da destra verso sinistra (e viceversa).
A voi il video 🙂

Ne approfitto del post per aggiungere alcune considerazioni fatte dal mio amico +Matteo Baranzoni sull’argomento. Matteo fa alcune interessanti considerazioni sul target di questo nuovo sistema.

– Tecnologie usate: Ubuntu Phone OS sarà il primo Smartphone ad essere
basato su QT5 (forse in contemporanea Sailfish, il progetto derivato dal
defunto meego). Non avremo Compiz (come mi ha confermato il sempre
gentilissimo Treviño
) anche se non si sa ancora se ci sarà wayland.
Certamente però l’SDK basato su QML semplificherà molto la creazione di
applicativi di qualità!

– Avremo 2 tipi di dispositivi,
smartphone e superphone con questi ultimi che riprendono quanto già
visto in Ubuntu for android. Collego uno schermo, tastiera e mouse ed
ecco che lo smartphone diventa un pc classico. Trovo che la
differenziazione “fascia alta/fascia bassa” utilizzata da canonical sia
un po’ fuorviante: tanti potrebbero pensare che la fascia bassa è quella
dei cellulari da 100€ quando invece IMHO la differenza la fa questa
funzionalità.

– Target: Punteranno decisi sulla clientela
business e IMHO questo è il punto che più di tutti può portare Ubuntu al
successo. L’integrazione con Landscape (http://www.canonical.com/enterprise-services/ubuntu-advantage/landscape)
può davvero fare la differenza: enti pubblici e aziende possono avere
un reale controllo e fare un’amministrazione dei dispositivi mobile
spettacolare. Aggiornamenti, installazioni distribuite, backup remoti e
centralizzati. Tutto centralizzato.
Giusto pochi giorni fa chiedevo
su G+ se esisteva una soluzione in grado di garantirmi la flessibilità e
la sicurezza di un sistema linux su un tablet pc. Devo fornire ai miei
clienti dispositivi su cui far girare i nostri applicativi (web e basati
su html5). Vorremmo però evitare che su questi tablet ci finissero
angri birds, you porn e simili quindi capirete la mia gioia nel leggere
di queste novità.

– Webapps: Nei primi commenti ho letto di
tutto: sono lente, non servono a nulla, sono integrate male ecc.
Cazzate. Le webapps FATTE MALE hanno questi problemi e una perfetta
dimostrazione la si ha in questo video: http://vimeo.com/55486684
Sencha
(gente che SA lavorare con HTML5) ha realizzato un applicativo facebook
che su iso è più performante dell’applicativo nativo. Per la cronaca
l’applicativo nativo ufficiale di facebook ha preso il posto del
precendente applicativo HTML 5 sviluppato internatemente da facebook che
era lento e instabile, una vera schifezza.
Le web apps servono per
avere da subito un ampio parco software sviluppato a costo bassissimo ma
IMHO possono essere usate per sviluppare soluzioni interne a
un’azienda. Anche qui un esempio: Ho un CRM aziendale e grazie alle
webapps con poche righe di codice integro le anagrafiche clienti e
fornitori nella rubrica e, sfruttando il sistema di gestione delle
notifiche se dall’applicativo mi deve essere notificato qualcosa mi
trovo la segnalazione direttamente sullo smartphone.
Il tutto con un investimento RIDICOLO se paragonato allo sviluppo di un applicativo nativo.