Nasce LibreItalia, la Comunità Italiana LibreOffice
Nasce LibreItalia, la Comunità Italiana LibreOffice
Lo annuncia Italo Vignoli (che in passato ho avuto il piacere di intervistare Intervista a Italo Vignoli su LibreOffice e la Document Foundation)
già presidente dell’associazione PLIO, fra i fondatori della “Document Foundation” e membro del Comitato Direttivo della stessa.
Ecco il testo con l’annuncio
LibreItalia è la comunità italiana di LibreOffice, e diventerà ben presto un’associazione di volontariato senza fini di lucro, con uno statuto che riflette quello di The Document Foundation, e con un consiglio che rappresenta la comunità degli utenti italiani di LibreOffice.Quando abbiamo concepito The Document Foundation volevamo una
comunità finalmente indipendente dall’egemonia di una sola azienda,
perché era un desiderio condiviso dalla comunità internazionale (e dalle
maggior parte delle comunità nazionali).The Document Foundation è stata una scommessa, di cui sono
orgoglioso. Un piccolo gruppo di “matti” – in totale, una ventina di
persone – che ha fatto quello che solo in pochi avrebbero avuto il
coraggio di fare: raccogliere un’eredità molto pesante come quella di
OpenOffice.org e trasformarla in un progetto veramente indipendente,
capace di attrarre aziende e individui sulla base di uno spirito di
trasparenza, condivisione, democrazia e meritocrazia che riflette i
principi più autentici del software libero.Oggi, The Document Foundation è una fondazione di diritto tedesco,
con un Board of Directors eletto dai membri – e tutti hanno la
possibilità di diventare membri sulla base dei loro contributi – e
un’infrastruttura indipendente, e con sponsor più noti come Canonical,
Google, Intel, RedHat e SUSE, e meno noti come Lanedo, una piccola
azienda tedesca che ha costruito la maggior parte del suo business
intorno a LibreOffice (e speriamo che sia la prima di una lunga serie).I fondatori hanno vinto la loro scommessa, ma il percorso è ancora
lungo, e aperto a tutti coloro che vogliono contribuire sulla base dei
due principi che i fondatori stessi hanno posto alla base del progetto:
l’indipendenza (nessuna organizzazione può avere più del 30% dei voti
all’interno del progetto, e non solo negli organi statutari come il
Board of Directors e il Membership Committee ma anche in quelli
informali come l’Engineering Steering Committee) e la licenza copyleft
(che è stata il principale motivo per cui LibreOffice è riuscito ad
attrarre centinaia di nuovi sviluppatori e volontari, che a loro volta
hanno contribuito alla crescita del software e del progetto).
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