Fra una settimana ci sarà un importante appuntamento per tutti gli italiani, una possibilità unica di poter dire il vostro pensiero su alcuni temi che in questi anni hanno interessato molti di noi.
L’appuntamento come ben sapete è quello referendario. Il 12 e il 13 Giugno 2011 i cittadini italiani saranno chiamati ad esprimersi su quattro quesiti che riguardano aspetti molto importanti della vita di noi tutti.
I referendum a cui siamo invitati a votare sono di
tipo abrogativo ovvero votandoli potremo cancellare le attuali normative vigenti proposte nei vari quesiti.
I referendum abrogativi del 2011 del 12 e 13 Giungo propongono l’abrogazione totale o parziale di alcune norme riguardo a:
Affinché il referendum sia valido, deve recarsi alle urne il 50% più uno degli aventi diritto al voto. Se vince il SÌ, vengono abrogate le norme sottoposte a referendum, se vince il NO, rimangono in vigore le norme oggetto del quesito. L’elettore ha la facoltà di votare per uno o alcuni dei quesiti referendari.
Gli effetti del referendum abrogativo
Gli effetti descritti del referendum abrogativo fanno sì che esso, o per meglio dire, la “normativa di risulta” (in pratica il decreto presidenziale che dichiara l’avvenuta abrogazione totale o parziale della legge sottoposta a consultazione popolare) venga qualificata tra gli atti aventi forza di legge.
Il Parlamento sarà vincolato dall’esito abrogativo del referendum e cioè sarà impossibilitato a disciplinare in maniera identica la materia così come abrogata dalla consultazione popolare. Rimangono ancora aperti alcuni interrogativi circa la durata del vincolo giuridico a carico del Parlamento.
L’articolo 38 della suddetta legge 352/1970 prevede poi che, se l’esito è stato contrario all’abrogazione di una legge o di parte di essa, questa non possa essere oggetto di una nuova consultazione referendaria prima di 5 anni.
La Corte Costituzionale può essere adita se una nuova legge non rispetta gli esiti del referendum popolare. Non è ammissibile il ricorso per atti normativi dell’Unione Europea o leggi che li recepiscono, anche se questi sono contrari agli esiti di un referendum precedente.
Il mancato raggiungimento del quorum di partecipazione non è generalmente considerato avere gli stessi effetti preclusivi che si hanno in caso di prevalenza dei voti contrari all’abrogazione nel caso il quorum sia stato invece raggiunto. Ma la giurisprudenza, su quest’ultimo punto, è divisa.
Perché un post sui referendum su Marco’s Box?
Sapete bene che questo è un blog dedicato all’informatica ed in particolare al mondo GNU/Linux. Molti di voi quando leggeranno questo post penseranno, ma ci azzecca un post del genere su questo blog?
Be ci azzecca ci azzecca…
Ho deciso di fare questo post per presentare i quesiti referendari ed invitare tutti i miei lettori maggiorenni a recarsi alle urne per votare SI perché con questi referendum si andrà a decidere di due quesiti che mi stanno molto a cuore ovvero la gratuitità del bene acqua e il nucleare.
L’acqua si sa è il bene più importante sul pianeta Terra, senza di essa non potrebbe esserci vita. Alcuni grandi pensatori hanno messo in guardia il genere umano dall’abuso dell’acqua e dal fatto che in futuro molte guerre potrebbero essere combattute proprio per il possedimento dell’acqua.
I due quesiti referendari sull’acqua sono stati promossi dal
Comitato promotore per il Si all’acqua pubblica, un gruppo di liberi cittadini che si battono per una gestione dell’acqua pubblica partecipata e democratica, che tenga lontano dall’acqua gli speculatori che vogliono arricchirsi con essa.
L’altro quesito referendario che mi sta molto a cuore è quello sull’energia atomica. È sotto gli occhi di tutti quanti quello che è successo negli ultimi due disastri nucleari ovvero il
disastro di Černobyl’ e il
disastro di Fukushima Dai-ichi che sono in linea temporale più vicini a noi. Disastri nucleari che lasceranno cicatrici nella nostra amata Terra ma anche in noi stessi con le conseguenze dovute alle fughe radioattive.
Il disastro di Cernobyl ha già animato le coscienze di noi italiani tanto è vero che gli italiani si sono già espressi sulla costruzione di nuove centrali nucleari sul nostro territorio con il referendum dell’8-9 novembre 1987. Questo però non è bastato a far desistere i governanti ed ora siamo costretti a muoverci nuovamente per ribadire il nostro non volere centrali nucleari sul nostro territorio. A distanza di 20 anni un’altra tragedia è arrivata pronta a ricordarci cosa significa vivere con il rischio del nucleare. Per questo è importante che Noi tutti andiamo a votare per abrogare con un SI le norme attuali che prevedono un nuovo ritorno di fiamma per il nucleare.
È per questo che ho deciso di fare questo post per invitare tutti i miei lettori a prendere coscienza che con questo voto sarà possibile cambiare le cose e rendere questa nazione un posto migliore da vivere e da lasciare in eredità ai nostri figli, ai nostri nipoti. C’è un motto che mi piace ricordare fin da quando da piccolo lo lessi sulla copertina di un libro di geografia delle medie, le parole attribuite ad un vecchio e saggio capo indiano: Questa terra non l’abbiamo ereditata dai nostri padri, l’abbiamo presa in prestito dai nostri figli.
Invito anche i miei colleghi blogger a diffondere il medesimo invito ai propri lettori.
VOTARE È UN VOSTRO DOVERE!
IO VOTERÒ SI IL 12 E IL 13 GIUGNO 2011 AI QUATTRO REFERENDUM
Se siete amanti del software libero e condividete le idee di libertà che ci sono dietro alla nascita del movimento fondato da Richard Stallman non potete astenervi dall’andare a votare SI ai quattro quesiti referendari del 12 e 13 Giugno 2011.
Quali sono nel dettaglio i quesiti che andremo a votare?
PRIMO QUESITO: Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione
Colore scheda: rosso
Descrizione: Il quesito prevede l’abrogazione delle norme che attualmente prevedono l’obbligo di gara per affidare la gestione (non la proprietà, che resterebbe pubblica) dei servizi pubblici locali a operatori privati o a società miste dove il capitale privato non è inferiore al 40%.
Testo del primo quesito
“Volete Voi che sia abrogato l’art. 23-bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e finanza la perequazione tributaria”, convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n. 133, come modificato dall’art. 30, comma 26, della legge 23 luglio 2009, n. 99, recante “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia”, e dall’art. 15 del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea”, convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n. 166, nel testo risultante a seguito della sentenza n. 325 del 2010 della Corte costituzionale?”
Cosa accade se…
Se vince il SI: Il servizio idrico resterà gestito da enti pubblici.
Se vince il NO: la gestione del servizio idrico potrà essere affidate ad aziende private.
SECONDO QUESITO: Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma
Colore scheda: giallo
Descrizione: Il quesito propone l’abrogazione della norma che stabilisce la determinazione della tariffa per l’erogazione dell’acqua, il cui importo prevede attualmente anche la remunerazione per il capitale investito dal gestore.
Testo secondo quesito
“Volete Voi che sia abrogato il comma 1, dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, limitatamente alla seguente parte: “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”?”
Cosa accade se…
Se vince il SI: Le aziende potranno far pagare ai cittadini solamente le spese di manutenzione degli impianti non potendo lucrare sulle tariffe.
Se vince il NO: Le aziende potranno maggiorare le spese al fine di generare profitto sulla gestione del bene pubblico acqua facendo in pratica soldi su di una risorsa naturale.
TERZO QUESITO: Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme.
Colore scheda: grigio
Descrizione: Il quesito propone l’abrogazione delle norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia nucleare. A seguito della pronuncia della Cassazione il testo del terzo quesito referendario sul nucleare è cambiato
Testo del terzo quesito, riformulato dalla Cassazione.
«Volete che siano abrogati i commi 1 e 8 dell’articolo 5 del decreto legge 31/03/2011 n. 34 convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n.75 ?».
Cosa accade se…
Se vince il SI: In Italia non potranno essere costruite centrali nucleari per la produzione di energia elettrica e verranno di fatto cancellati i due commi del decreto omnibus.
Se vince il NO: Sarà possibile costruire sul territorio italiano centrali elettriche di tipo nucleare e resterà in vigore la normativa vigente.
QUARTO QUESITO: Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale
Colore scheda: verde chiaro
Descrizione: Il quesito propone l’abrogazione di norme in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale.
Testo quarto quesito:
“Volete voi che siano abrogati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5 e 6, nonché l’articolo 2, della legge 7 aprile 2010 n. 51, recante Disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza?”
Cosa accade se…
Se vince il SI: il legittimo impedimento viene cancellato e viene ribadito il principio cardine del diritto italiano ovvero che tutti i cittadini sono tutti uguali davanti alla legge.
Se vince il NO: il legittimo impedimento rimane invariato, premier e ministri potranno continuare ad invocarlo.
Info e link utili sul referendum
Referendum abrogativi del 2011 in Italia fonte Wikipedia.
Guida al Referendum, contiene il testo integrale dei 4 questiti, e le informazioni chiave sulla consultazione referendaria
Votoil12giugno.it, sito informativo sui temi referendari
IoVoto.eu, iniziativa apartitica che promuove l’importanza del voto tramite video virali
Comitato promotore per il Si all’acqua pubblica
Comitato nazionale vota Si per fermare il nucleare
http://www.referendum-2011.info/
I pazzi siete voi
Fac-simile schede referendum