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Vendola e la Puglia si accordano con Microsoft AGGIORNAMENTO

SE STATE CERCANDO IL TESTO DELL’ACCORDO ANDATE QUI.
Da pugliese (sono foggiano) apprendo la triste notizia di un passo indietro nel campo dell’impiego di software  libero nella pubblica amministrazione della mia amata Puglia.
Questo pomeriggio “Regione Puglia e Microsoft Italia hanno siglato un Protocollo d’intesa che dà inizio ad un rapporto di collaborazione al fine di consolidare l’innovazione e l’eccellenza nell’ideazione, sviluppo e utilizzo delle tecnologie e delle soluzioni informatiche valorizzando il ruolo della Regione nelle relazioni dirette con i più grandi gruppi internazionali del settore.”

In pratica la Puglia stringe la mano a Microsoft e si fa aiutare anziché preferire soluzioni alternative che prevedano l’uso di software libero.

Vi riporto per intero il comunicato stampa rilasciato dalla Regione Puglia

La collaborazione partirà da un’analisi congiunta delle discontinuità tecnologiche in atto e dello stato dell’arte in materia di ricerca e sviluppo informatico in Puglia, per continuare con iniziative in grado di favorire lo scambio di esperienze e di ‘best practice’ tra le imprese del territorio e gli enti locali. Uno dei punti più importanti del progetto è lo sviluppo di una sinergia per la costituzione di un Centro di Competenza che stimoli la ricerca applicata nell’area delle tecnologie della conoscenza, lo sviluppo delle eccellenze all’interno della Regione e l’adozione di soluzioni moderne per le imprese e le pubbliche amministrazioni. Inoltre, Regione Puglia e Microsoft Italia si impegneranno a facilitare l’accesso e l’utilizzo delle tecnologie informatiche presso tutto il mondo scolastico pugliese, valorizzando l’impiego di soluzioni IT per fini didattici e amministrativi, anche in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale. “Con la sottoscrizione di questo Protocollo d’intesa – ha detto il presidente Vendola – vogliamo sperimentare concretamente la scelta della neutralità tecnologica. Da una parte dunque noi sottoscriviamo il protocollo con Microsoft, che ha accettato il nostro invito a sperimentare senza riserve la neutralità tecnologica, e dall’altro come giunta regionale la settimana prossima approveremo un disegno di legge sull’open source quale sistema di riferimento per l’e-government regionale.  L’obiettivo del Protocollo – ha concluso Vendola – è quello di rendere la Puglia una regione di riferimento anche nella sperimentazione di modelli evolutivi all’interno della relazione tra i sistemi informatici.Il futuro è nel cloud”.
“Crediamo nel valore della tecnologia per dare nuovo impulso alla creatività e siamo convinti che la tecnologia stessa rappresenti l’elemento principale in grado di far recuperare competitività all’Italia nei confronti delle altre nazioni europee” ha dichiarato Pietro Scott Jovane, Amministratore Delegato di Microsoft Italia. “Siamo anche sicuri che l’innovazione del Sistema Paese debba partire da progetti di eccellenza a livello locale che possano essere presi come modello e replicati su scala più ampia. L’obiettivo del Protocollo d’intesa firmato oggi con la Regione Puglia è quello di stimolare l’uso delle tecnologie anche attraverso il supporto delle centinaia di partner con cui lavoriamo sul territorio e di garantire interoperabilità e cooperazione fra le organizzazioni, siano esse pubbliche o private, per fare dell’innovazione la base su cui costruire il successo e la trasformazione non solo di una regione, ma anche di una nazione. In questo contesto, la nuova era del ‘cloud computing’ porterà indubbi benefici economici, sociali e culturali attraverso un nuovo modo di concepire l’informatica sul posto di lavoro. La Regione Puglia e L’Italia devono essere al passo con i tempi per cogliere appieno le opportunità tecnologiche e le ricadute occupazionali che ne scaturiranno”.
Ho evidenziato come potete vedere una parte del comunicato che risulta alquanto ambigua (in rosso). Da una parte si firma un accordo con la Microsoft e dall’altra si asserisce che la prossima settimana verrà approvato un disegno di legge sull’open source quale sistema di riferimento per l’e-goverment regionale?
È come dire “voglio la botte piena e la moglie ubriaca”.

Non era forse meglio cercare di realizzare un accordo con un partner diverso che garantisca, senza scanso di equivoci, un impegno verso soluzioni open source?

Potrà mai un accordo con la Microsoft (monopolista del mercato) portare neutralità nella scelta delle soluzioni software da fornire così come viene asserito nel comunicato? Assolutamente no!

Inoltre, Regione Puglia e Microsoft Italia si impegneranno a facilitare l’accesso e l’utilizzo delle tecnologie informatiche presso tutto il mondo scolastico pugliese, valorizzando l’impiego di soluzioni IT per fini didattici e amministrativi, anche in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale. 

ovvero la Microsoft fornirà soluzioni software nelle scuole e nella Pubblica Amministrazione?

A riguardo si è espressa anche l’Assoli, l’Associazione per il Software Libero che tramite un contro comunicato rilasciato in mattinata, prima dell’accordo, ha così commentato:
La Regione Puglia attui politiche per il Software Libero
Comunicato stampa del 24 novembre 2010
Apprendiamo che il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, è in procinto di siglare questo pomeriggio a Roma un Protocollo d’Intesa con l’amministratore delegato di Microsoft Italia, Pietro Scott Jovane.
Obiettivo dichiarato dell’accordo, quello di «promuovere l’innovazione e l’eccellenza nell’ideazione, sviluppo e utilizzo delle tecnologie e delle soluzioni informatiche».
L’Associazione per il Software Libero esprime fermamente la sua più netta contrarietà ad un accordo di questo tipo, purtroppo l’ennesimo, tra una Pubblica Amministrazione ed un monopolista più volte condannato per abuso di posizione dominante sul mercato.
È poco comprensibile come il Presidente di un partito che afferma che «parlare di copyleft, di software libero, di neutralità della rete sia una necessità per un partito moderno, così come lo è parlare di lavoro, ambiente, economia e diritti civili» [1] possa, alla prova dei fatti, muoversi in direzione diametralmente opposta.
È poco comprensibile come chi si è fatto portavoce dei movimenti in favore della necessità di mantenere pubblico un bene fondamentale per la vita, quale l’acqua, non colga l’importanza di un analogo ragionamento per il software. La libertà del software non è questione che interessi solo tecnici, informatici o appassionati; al contrario, in una società ogni giorno più digitale la libertà del software riguarda da vicino la libertà dei cittadini e condiziona pesantemente la possibilità di
rendere concreti ed effettivi i diritti civili.
Il software deve essere libero. Per ragioni etiche, non tecniche.
Crediamo che una Pubblica Amministrazione commetta un grave errore politico siglando un Protocollo d’Intesa con Microsoft. Auspichiamo che il Presidente Vendola se ne renda conto e, conformando il proprio agire alle idee ed ai principi affermati, lasci cadere nel nulla il protocollo d’intesa che sta per sottoscrivere con Microsoft e, dopo più attenta riflessione, attui invece politiche di favore per il Software Libero, in linea con quanto già fanno altre regioni (come il Piemonte ed il Veneto)
più attente agli interessi collettivi. Solo il Software Libero può garantire lo sviluppo di un ecosistema locale di imprese, associazioni, realtà sociali con reale ricaduta sul territorio.
L’Associazione per il Software Libero si mette a completa disposizione dell’amministrazione regionale pugliese qualora decidesse di approfondire su questa tematica.
Renzo Davoli
Presidente dell’Associazione per il Software Libero

[1] http://www.sinistraeliberta.eu/vetrina/ecologia-della-conoscenza

Possibile che in Italia non si riesca mai a fare un accordo con partner che offrano soluzioni basate su software libero così come invece si fa in Europa?

Voi cosa ne pensate di questa ennesima sconfitta del softare libero nella pubblica amministrazione italiana? Siamo davvero alla frutta? Sarà mai possibile un futuro diverso?

Come avete potuto leggere i dubbi e le paure ci sono proprio perché dal comunicato stampa non viene specificato in nessun modo come Microsoft si prodigherà per mantenere una neutralità.

L’unica cosa che ci resta da fare ora è attendere un chiarimento sulla natura dell’accordo e sul motivo per il quale è stato preferito un accordo con un’azienda che fa dei software proprietari il suo modello di business a discapito di soluzioni gratuite come sta facendo il resto dell’Europa intera.
Seguirò gli ulteriori sviluppi anche sul decreto legge di prossima attuazione per cercare di capire assieme a Voi come questo decreto possa convivere con l’accordo fatto con la Microsoft.

AGGIORNAMENTO DEL 25 NOVEMBRE ORE 18.01

COME PROMESSO VI AGGIORNO PUBBLICANDO LA RISPOSTA CHE IL GOVERNATORE DELLA PUGLIA NICHI VENDOLA HA DATO A RIGUARDO

La sottoscrizione del Protocollo d’intesa con Microsoft ha suscitato le perplessità di chi crede che con questa iniziativa si possa mettere in discussione il software libero e la libera circolazione dei saperi. La tentazione di lasciarsi andare a dinamiche da tifoseria, divisi in modo quasi manicheo fra favorevoli e contrari, non aiuta la comprensione né favorisce una discussione chiara su questi temi. Per la Puglia, per l’Italia il nemico è Microsoft? O uno qualsiasi degli altri colossi dell’informatica? A mio parere dovremmo guardare a queste dispute con lo stesso coraggio che ci aiuta a decifrare la politica di questi giorni bui. Combattendo i luoghi comuni.
Dovremmo ammettere che in un secolo nuovo che si apre al cloud computing, all’open data government, alla neutralità tecnologica, al crollo dei prezzi delle Apps, il compito delle politiche pubbliche non è più tanto di scegliere tra competitori, ma quello di allargare le autostrade della società dell’informazione.
I veri nemici nel 2010 (e forse nel 2015 sarà più chiaro) non sono più Windows, Google, Leopard o l’iPad. Il vero nemico è il digital divide in cui il paese è prigioniero. Meno rame e più fibra.
Sogno un’Italia in cui i sistemi operativi siano una scelta affidata al gusto piuttosto che alle tasche dei cittadini. E chiunque possa con il suo sistema collegarsi ad una rete veloce, lavorare, scambiare file, guardare film, apprendere e formarsi, fare videoconferenze, caricare e scaricare archivi e fare cose oggi nemmeno definibili e prevedibili. Sogno insomma i 100Megabit.
Qualcuno ha detto: Internet è il regalo di Dio alla Cina. In realtà, Internet è il regalo degli uomini (non so, forse anche di Dio) al Sud. Al Sud del mondo e dell’Italia. Ai paesi che hanno faticato negli ultimi anni a colmare il loro divario di sviluppo.
E’ internet, la rete, che ci consentirà di recuperare le posizioni.
In questa logica, la Puglia sceglie per la Pubblica Amministrazione l’Open Source, ma non chiude la porta ai grandi competitori internazionali che rispettano la scelta di neutralità tecnologica della Puglia e che collaborano per fare della Puglia e del Sud un polo di eccellenza di questo secolo. Sarà difficile? No, avendo le idee chiare.
La giunta regionale, la settimana prossima, approverà un disegno di legge sull’open source quale sistema di riferimento per l’e-government regionale.

Marco Giannini

Quello del pacco / fondatore di Marco’s Box