Intervista a Giorgio Tani l’autore di PeaZip
Giorgio Tani, 35 anni, alla fine del liceo (scientifico) ero indeciso tra biologia e informatica, entrambe presentate come “materia del futuro”; mi sono laureato in biologia e ho messo in secondo piano per alcuni anni l’informatica, che poi è quello che sarei finito a fare…
Gli hobby sono tanti, troppi per una giornata di 24 ore, diciamo che soprattutto mi piace imparare a fare un sacco di cose.
2) Da quanto tempo usi i pc?
Venendo da una famiglia scarsamente tecnologica http://it.wikipedia.org/wiki/Gli_Antenati 🙂 da ragazzino ho dovuto accontentarmi di usare Commodore e Spectrum degli amici, cosa che non ha fatto altro che aumentare la mia curiosità per l’informatica.
Veri e propri PC li ho visti per la prima volta alle lezioni di Logo alle scuole medie, ma mi sono realmente appassionato solo con i primi programmi in Pascal del liceo, che miracolosamente sono arrivati backuppati fino ad oggi.
3) Windows o GNU/Linux… quale sistema operativo usi maggiormente e perché? Qual’è la tua distro preferita?
Utilizzo entrambi, le mie distro preferite sono openSUSE, Debian e Ubuntu.
4) Come sei diventato programmatore?
Grazie alle allettanti offerte di impiego nel campo della biologia già da subito dopo la laurea ho deciso di rimettere mano alle mie basi di informatica, poi le ansie create dal “millenium bug” e la temuta migrazione da Lira a Euro hanno aperto qualche spiraglio nel settore.
5) Linguaggio di programmazione preferito?
Sono “nato” col Pascal e quando ho conosciuto Lazarus/FreePascal mi è piaciuto subito http://www.freepascal.org/ anche se ovviamente è MOLTO diverso dal TurboPascal che usavo nel’89!
E’ un ambiente di sviluppo Open Source che intende replicare le funzioni dell’IDE Delphi e devo dire che mi ci trovo veramente bene.
Apprezzo soprattutto il fatto che anche la parte grafica dei progetti sviluppati in quell’ambiente sia facilmente portabile tra le varie piattaforme, pur usando gli elementi grafici nativi del sistema e quindi risultando assolutamente naturale per gli utenti finali.
6) Come è nata l’idea di PeaZip? Da dove deriva il nome?
Inizialmente doveva essere solo una interfaccia grafica per il formato PEA, l’acronimo significa Pack, Encrypt, Authenticate.
Sono arrivati subito molti suggerimenti, cosa che mi ha fatto molto piacere, e mi sono venute molte idee su ciò che avrei voluto vedere implementato su software di quel tipo… un buon sistema di navigazione e bookmarking, interfacce di creazione ed estrazione che consentissero una più dettagliata definizione dei contenuti da gestire (come ad esempio nei software di masterizzazione), esportazione dei lavori come righe di comando ecc…
Grazie a tutti questi fattori l’applicazione è cresciuta portando, spero, un contributo che qualcuno potrà apprezzare sia come software in se, sia per aiutare la diffusione dei formati supportati, sia come esempio delle potenzialità dell’ambiente di sviluppo usato.
7) Quali sono i vantaggi del formato Pea?
Pea è un formato primariamente orientato alla sicurezza: supporta cifratura e autenticazione attraverso l’algoritmo AES usato in modalità EAX, e controlla l’integrità dei dati archiviati in modo granulare (a livello dei singoli file, dei volumi e dell’archivio stesso) utilizzando hash crittograficamente sicuri (come Whirlpool o la famiglia SHA2).
La compressione è basata su Deflate, quindi non è particolarmente potente ma è ragionevolmente veloce.
Qui è disponibile una breve analisi del formato http://peazip.sourceforge.net/pea_help.pdf
E’ però molto importante dire che se da un lato è giusto e indispensabile sperimentare nuove soluzioni, dall’altro occorre tenere presente che buona parte del valore di una implementazione viene dai continui test degli utenti e degli esperti, e quindi il formato proposto di default da PeaZip è il ben più conosciuto Zip.
8) Cosa bolle in pentola per la nuova versione? Puoi darci qualche anticipazione?
Ho appena pubblicato la beta della versione 2.9, che (ritengo) completa lo sviluppo dell’interfaccia dell’applicazione, uno sviluppo che è stato centrale in tutta la serie 2.x.
Il futuro è nelle versioni 3.x, in cui intendo migliorare e ottimizzare l’applicazione senza modificare troppo radicalmente i punti di riferimento per l’utente.
E inoltre mi piacerebbe aumentare il numero delle lingue supportate, per chi volesse contribuire al progetto con una traduzione tutte le istruzioni sono sul sito e nel manuale dell’applicazione.
9) Il tuo software è pubblicato sotto licenza LGPL, come mai la scelta è ricaduta su questo tipo di licenza?
Penso che questa licenza sia molto valida nel garantire a tutti i livelli l’interoperabilità del progetto con altri componenti sia open che closed source; anche 7-Zip è rilasciato sotto licenza LGPL.
10) Nella home page del progetto chiedi di donare eventuali donazioni (scusa il giro di parole :D) all’UNICEF o all’UNESCO. Come mai questa scelta?
Già al punto 6 ho detto che spero che il progetto possa rendersi utile in molti modi diversi… e quando hanno cominciato ad arrivare richieste su come fare donazioni ho capito che potevo trasformare il valore percepito dagli utenti in qualcosa di più direttamente e concretamente utile del progetto in se stesso.
11) Il mondo dei programmatori italiani… cosa pensi che manchi a chi scrive software open in Italia?
Ci sono ottimi programmatori in Italia, dovrebbe solo esserci più attenzione verso questo settore.
12) Ora domandina sul mondo open source e sui differenti modi di viverli…. sei più pro Torvalds o pro Stallman?
Credo non si possano mettere in contrapposizione, valutarli singolarmente, è troppo grande l’impronta che il lavoro di ciascuno ha dato a quello dell’altro.
13) Prima ti ho chiesto quale fosse la tua distro preferita…. ora ti vorrei chiedere cosa ne pensi di Ubuntu e del contributo che sta dando al mondo Linux.
E’ una buona distro e ha saputo catalizzare l’interesse di una comunità notevole, il che è un importante valore aggiunto.
14) Cosa pensi di WUBI?
Mi sembra un progetto ormai sufficientemente maturo, ho installato diverse Ubuntu attraverso WUBI sempre con buoni risultati.
E’ molto comodo, e lo consiglio anche agli utenti più pigri per provare Linux senza ripartizionare.
15) Come speri si evolva il mondo dell’open nei prossimi anni?
Spero aumenti la partecipazione da parte di tutti sia in termini di quantità che di qualità, cioè che l’Open Source consenta a sempre più persone di appassionarsi e poi di dare un proprio contributo.
16) Google sta per lanciare il suo sistema operativo. Cosa ne pensi?
Creare un sistema operativo, trovargli una collocazione e integrarlo con le proprie strategie aziendali esistenti non è sicuramente facile, ma credo che il management di Google sia tra i migliori in circolazione.
Sono molto curioso di vedere cosa porterà questa grandissima scommessa nei prossimi anni.
17) Windows…. cosa pensi dovrebbero i sistemi linux prendere dai sistemi di zio Bill?
Dipende soprattutto da quale obiettivo si propone una determinata distro.
“Unix is user-friendly. It’s just very selective about who its friends are.”
18) Ti ringrazio per il tempo dedicato a questa intervista. Hai qualcosa da dire ai lettori? Vuoi salutare qualcuno?
Ringrazio tutte le persone che hanno contribuito allo sviluppo di PeaZip, testando il software, dandomi il loro feedback, mandando le traduzioni… e soprattutto ringrazio chi attraverso la pagina delle donazioni ha dato un aiuto concreto a UNICEF e UNESCO.